Eccessi e carenze di Selenio: effetti sulla Produzione e Riproduzione delle vacche da latte

The dairy cattle breeding constitutes one of the most vital agricultural sectors in Italy, as it characterizes our territory in different ways: from being an integral part of our socio-cultural heritage, to representing an irreplaceable economic source for the rural areas, through the production of a wide list of excellent dairy products. Over the years, the genetic selection and the careful management of dairy farms have promoted an increasing trend in milk yield. In this scenario, particular emphasis has been addressed on satisfying the nutritional and behavioural needs of the dairy cows. Breeding techniques and housing structures have been changed to better respect the normal ethological behaviour of the species. At the same time, the cattle's diets were also better balanced according to the different production phases of the cows. In the diet of dairy cows, the intake of essential micronutrients is of fundamental importance, as they play a crucial role in maintaining the overall health and well-being of the animal by acting on metabolism, the immune system, disease prevention, performance and milk production, reproduction and fertility. Among the various essential micronutrients, Selenium (Se) is one of those for which an inadequate intake can lead to considerable damage not only on the individual, but on the entire herd. In this paper, pathologies and complications resulting from Selenium imbalances - due to both its excess and deficiency - in the context of reproduction and milk yield were examined. These issues mainly focus on the immune system, the mammary system, the reproductive sphere and the digestive system, with particular attention to the liver. To support the paper, results of three case studies conducted in the United States, Italy and the Republic of Korea, respectively, were discussed. In the different experiments, different quantities and sources of Selenium were administered and the results induced by the supplementation of this trace element in the body of cows and their productive and reproductive responses were analyzed. In conclusion, this thesis has highlighted the role that Selenium, an often neglected trace element, can play in the nutrition of dairy cows, emphasizing the need to carefully monitor its dietary intake.  

L’allevamento delle vacche da latte costituisce uno dei settori agricoli di vitale importanza in Italia, in quanto caratterizza il nostro territorio sotto differenti aspetti: a partire dall’essere parte integrante del nostro patrimonio socio-culturale, fino a rappresentare una insostituibile fonte economica per le realtà rurali presenti nel nostro territorio, attraverso la produzione di tutta una serie di eccellenze caseari. Negli anni, la selezione genetica e una gestione sempre più attenta delle stalle da latte hanno favorito un incremento della produzione, ponendo una particolare enfasi al soddisfacimento delle loro esigenze nutrizionali e comportamentali. Sono state modificate le tecniche e le strutture di allevamento in modo che rispettassero maggiormente i normali comportamenti etologici di specie. In parallelo, sono state maggiormente bilanciate anche le diete delle bovine in base alle varie fasi di produzione in cui esse si trovavano. Nella dieta delle bovine da latte sono di fondamentale importanza gli apporti di micronutrienti essenziali, in quanto hanno un ruolo cruciale nel mantenimento della salute e del benessere complessivo dell’animale agendo a livello di metabolismo, del sistema immunitario, di prevenzione delle malattie, di performance e produzione del latte, di riproduzione e fertilità. Tra i diversi micronutrienti essenziali, il Selenio (Se) è uno di quelli per i quali un apporto scorretto può comportare ingenti danni non solo sul singolo individuo, ma su tutta la mandria. Nel presente elaborato sono state esaminate le patologie e le complicanze derivanti dagli squilibri di Selenio – dovuti sia al suo eccesso che alla sua carenza – nel contesto della riproduzione e della produzione di latte. Queste problematiche si concentrano principalmente sul sistema immunitario, sull’apparato mammario, sulla sfera riproduttiva e sull’apparato digerente, con particolare attenzione al fegato. A supporto dell’elaborato, sono stati presi in discussione i risultati di tre casi studio condotti rispettivamente negli Stati Uniti, in Italia e nella Repubblica della Corea. Nelle differenti sperimentazioni sono stati somministrati quantitativi e fonti diverse di Selenio e sono state analizzati i risultati prodotti dall’integrazione di questo microelemento nell’organismo delle bovine e nelle loro capacità produttive e riproduttive. In conclusione, il presente lavoro di tesi ha messo in luce il ruolo che il Selenio, microelemento spesso trascurato, può rivestire nell’alimentazione delle vacche da latte, sottolineando la necessità di monitorare con meticolosa precisione il suo apporto nella dieta.