Approccio multidisciplinare nella gestione dell'osteoporosi in età senile: l'importanza dell'alimentazione e dell'esercizio fisico

Osteoporosis is a disease characterized by bone mass reduction and deterioration of bone tissue microarchitecture which induces increased fragility and can risk bone fracture as a result. We generally know it as a disease mainly affecting older people, both men and women. As a matter of fact, 50% of people don't even know they are affected. Osteoporosis is also a disease that has a huge social impact; after all, the presence of this disease predisposes people to a decreased quality of life and life expectancy due to complications arising from fractures in more advanced stages of the disease. According to statistics sourced from major medical associations, over 200 million people worldwide suffer from osteoporosis and every year there is an occurrence of about 9 million fractures. Being a chronic and degenerative disease relating to age, the occurrence of osteoporosis is expected to rise due to the average increase in lifespan that human beings benefit from in our modern era. The winning weapon is prevention, both primary and secondary. In the first case, direct medical intervention can be done to delay the degenerative process of the bone. In the second case, a more passive intervention can be administered through diet to better manage the disease and prevent it from progressing, resulting in a decrease of risk. The aim of this research is to show the method of prevention which is a pivotal point for osteoporosis control just as it is for all chronic degenerative diseases. This research was conducted using the electronic databases PubMed and Google Scholar. Systematic reviews and meta-analysis were mainly considered but also randomized controlled clinical trials have been considered. The analysis concerns the elderly population (women and men aged 65 or over). It should be noted that literature points to how important a multidisciplinary approach is as the most effective strategy. It is specifically characterized by two fundamental aspects: dietetic intervention and physical exercise. Dietetic intervention is based on the correct diet, a contributing factor affecting bone health. There are several nutrients that positively affect the skeleton, primarily calcium and vitamin D, and when combined, have positive effects on bone mineral density. There are also additional nutrients from which bone can benefit, which have been a source of study especially in recent years. The main ones are proteins, vitamin K and A, magnesium, and phytoestrogens. Physical exercise is considered a real and effective non-pharmacological therapy to combat osteoporosis. Scientific studies attribute a high level of importance to physical activity suggesting that it positively affects bone density because it counteracts the physiological loss of bone tissue related to aging. It is also important to choose the most appropriate and profitable physical activity for the body to achieve the necessary amount of mechanical stimulation to maintain a good state of bone mineral density. This research has shown the importance of these two aspects that positively affect bone health and consequently the quality of life. It is necessary to remember that nutrition and physical activity work in synergy and only by paying attention to both aspects is it possible to obtain the best benefits. The research was therefore divided into three chapters: the first devoted to the description of the disease; the second dedicated to nutrition with a focus on nutrients and their effects on bone and finally the third which is dedicated to physical exercise with an exploration of how best to structure activities in the gym.

L'osteoporosi è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, che induce un'aumentata fragilità, con conseguente aumento del rischio di frattura. È noto che sia una malattia che colpisce prevalentemente gli anziani, uomini e donne, e il 50% di essi non sa di esserne affetto. L'osteoporosi è una patologia che incide enormemente a livello sociale oltre che dal punto di vista clinico; infatti, la presenza di questa malattia predispone ad una diminuzione della qualità della vita e della speranza di vita, nonché ad un aumento di complicanze dovute alle fratture. Secondo i dati statistici, nel mondo oltre 200 milioni di persone soffrono di osteoporosi, e ogni anno ci sono 9 milioni di fratture. Trattandosi di una malattia cronica e degenerativa, è correlata all'età, e ciò significa che l'incidenza sarà destinata ad aumentare, a causa dell'aumento della vita media. L'arma vincente contro l’osteoporosi è la prevenzione, sia primaria che secondaria: nel primo caso si tratta di un intervento per ritardare il processo degenerativo a carico dell'osso; nel secondo caso si tratta di un intervento per gestire nel modo migliore la malattia ed evitare che progredisca. Lo scopo di questa ricerca è quindi di andare ad approfondire l'aspetto preventivo, punto cardine per il controllo dell'osteoporosi come per tutte le malattie cronico-degenerative, valutando l’effettiva importanza dell’intervento dietetico e dell’attività fisica sulla salute dell’osso. È stata condotta una ricerca utilizzando i database elettronici PubMed e Google Scholar, e sono stati presi in considerazione principalmente revisioni sistematiche e meta-analisi, ma anche trial clinici randomizzati e controllati, in relazione alla popolazione anziana (donne e uomini con un’età pari o superiore a 65 anni). Dalla letteratura emerge appunto come l'approccio multidisciplinare sia la strategia più efficace; nello specifico, esso è caratterizzato da due aspetti fondamentali: l'intervento dietetico e l'esercizio fisico. L'intervento dietetico si basa su una corretta alimentazione, fattore modificabile che influenza la salute dell'osso. Diversi sono i nutrienti che influiscono positivamente sullo scheletro, in primis il calcio e la vitamina D, che combinati fra loro hanno effetti positivi sulla densità minerale ossea. Ma vi sono ulteriori nutrienti da cui l'osso può trarre beneficio, che sono stati fonte di studio soprattutto negli ultimi anni: i principali sono le proteine, le vitamine K e A, magnesio e fitoestrogeni. L'esercizio fisico è considerato come una vera e propria terapia non farmacologica, e gli studi scientifici attribuiscono il livello di evidenza A al beneficio dell'attività fisica sulla densità ossea, poiché contrasta la fisiologica perdita di tessuto osseo legata all'invecchiamento. È importante altresì scegliere l'attività più consona e proficua affinché lo stimolo meccanico consenta di raggiungere l'obiettivo principe, ovvero il mantenimento di un buono stato della densità minerale ossea. La ricerca condotta ha evidenziato l’importanza di questi due aspetti che influiscono positivamente sulla salute dell’osso e di conseguenza sulla qualità della vita. È necessario ricordare che alimentazione e attività fisica lavorano in sinergia, e solamente ponendo particolare attenzione ad entrambi gli aspetti è possibile ottenere i migliori benefici. Il lavoro di ricerca è stato perciò suddiviso in tre capitoli: il primo dedicato alla descrizione della malattia; il secondo dedicato all’alimentazione, con focus sui nutrienti e i loro effetti sull’osso; il terzo dedicato all’esercizio fisico, con un approfondimento sulla tipologia di attività più efficace e le modalità per la strutturazione dell'attività in palestra.