EFFICACIA DELL'IMMAGINE MOTORIA DEL TAI CHI CHUAN NELLE PERSONE AFFETTE DA MORBO DI PARKINSON

Recently the World Health Organization has included Tai Chi Chuan (TCC) under the title of "Traditional and Complementary Medicine" with the aim of situating this sector within the national health system of different countries of the world (WHO, 2013). In this regard, an increasing number of clinical research has focused on the efficacy and safety of TCC, but little attention has been paid to evaluating "why" TCC is effective. In this thesis we wanted to investigate the "why" and in particular we wanted to extend the question above all to another category of people: Parkinson's patients. In this case, in fact, many studies have certified the effectiveness of TCC on Parkinson's patients, both at a Cognitive (21) and Physical (20) level, but still little space has been given to why it is effective. The working methodology used in the creation of this compilation thesis was a systematic review of the scientific literature concerning the use of mental imagination in TCC and the possible use of motor imagination in Parkinson's. In the first chapter we analyzed what the motor image (MI) is and its functions in the human being, focusing later on its use from the point of view of Neuro-Cognitive rehabilitation: in this case the MI is to be understood not as an exercise but as a tool that the therapist has at his disposal to activate the patient's cognitive processes in an optimal way to lead him to the best recovery. In the second chapter we analyzed the use of Action Observation Therapy (AOT) and Motor Imagery Practice (MIP) as means to combat Parkinson's. In particular, the results of the studies made with reference to these two techniques suggest that AOT and MIP used as therapeutic programs can improve or slow the deterioration of motor skills in patients with Parkinson's disease (PD) in the early stages of the disease (eg. Peterson et al., 2012, Poliakoff, 2013). In the Third Chapter we instead analyzed the use and effectiveness of IM in the TCC. Finally in the Fourth and last Chapter we examined the development of a TCC lesson with subjects affected by MP through the experience of Prof. R. Benetti (attached the description and analysis of some exercises proposed by the Professor to a group of subjects with MP according to my direct experience at some sessions) The analyzes provided therefore allow us to affirm that the TCC practiced with an integrated combination of AO and MIP acts effectively in the motor planning processes of Parkinson's patients. Of course, the effectiveness is greater especially in the initial phase of the disease. We specify that the practice of Tai Chi Chuan must be considered as a complementary tool to promote motor control without the use of special equipment, to be associated with the therapies already present to combat Parkinson's and that to obtain optimal benefits a continuous practice is necessary to a long time. Many questions remain to be addressed in future research, as the practice of TCC has only recently begun to gain more attention in Western countries. Knowledge of the unique biomechanical characteristics of TCC could better inform clinical decisions and further explain the success mechanisms of mind-body medicine.

Recentemente l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso il Tai Chi Chuan (TCC) sotto il titolo di "Medicina tradizionale e complementare" con l'obiettivo di situare questo settore all'interno del sistema sanitario nazionale di diversi paesi del mondo (OMS, 2013). A questo proposito, un numero crescente di ricerche cliniche si è concentrato sull'efficacia e sulla sicurezza del TCC, ma poca attenzione è stata dedicata alla valutazione del "perché" il TCC è efficace. In questa tesi ne abbiamo voluto indagare il "perché" ed in particolare abbiamo voluto estendere il quesito soprattutto ad un’altra categoria di persone: i malati di Parkinson. In questo caso, infatti, molti studi hanno certificato l’efficacia del TCC sui malati di Parkinson, sia a livello Cognitivo (21) che a livello Fisico (20), ma ancora poco spazio è stato dato al perché mai di questa sua efficacia. La Metodologia di lavoro utilizzata nella creazione di questa tesi compilativa è stata una revisione sistematica della letteratura Scientifica che concerne l’utilizzo dell’immaginazione mentale nel TCC e del possibile utilizzo dell’Immaginazione Motoria nel Parkinson. Nel Primo capitolo abbiamo analizzato che cos’è l’immagine motoria (IM) e le sue funzioni nell’essere umano, soffermandoci in seguito sul suo utilizzo dal punto di vista della riabilitazione Neuro-Cognitiva: in questo caso l’IM è da intendersi non come esercizio ma come strumento che il terapista ha a disposizione per attivare i processi cognitivi del paziente in modo ottimale per condurlo al miglior recupero. Nel Secondo capitolo abbiamo analizzato l'uso dell'Action Observation Therapy (AOT) e del Motor Imagery Practice (MIP) come mezzi per contrastare il Parkinson. In particolare i risultati degli studi fatti in riferimento a queste due tecniche suggeriscono che AOT e MIP utilizzati come programmi terapeutici possono migliorare o rallentare il deterioramento delle capacità motorie nei pazienti con Morbo di Parkinson (MP) nelle prime fasi della malattia (es. Peterson et al., 2012, Poliakoff, 2013). Nel Terzo Capitolo abbiamo invece analizzato l’utilizzo e l’efficacia dell’IM nel TCC. Infine nel Quarto ed ultimo Capitolo abbiamo esaminato lo svolgimento di una Lezione di TCC con soggetti affetti da MP attraverso l’esperienza del Prof. R. Benetti (in allegato la descrizione e l’analisi di alcuni esercizi proposti dal Professore ad un gruppo di soggetti con MP secondo la mia diretta esperienza ad alcune sedute) Le analisi fornite dunque ci consentono di affermare che il TCC fatto praticare con una combinazione integrata di AO e MIP agisce in modo efficace nei processi di pianificazione motoria dei malati di Parkinson. Naturalmente, l’efficacia è maggiore soprattutto nella fase iniziale della malattia. Precisiamo che la pratica del Tai Chi Chuan va considerata come uno strumento complementare atto a promuovere il controllo motorio senza l’utilizzo di attrezzature speciali, da associare alle terapie già presenti per contrastare il Parkinson e che per ottenere benefici ottimali è necessaria una pratica continua per un lungo periodo di tempo. Rimangono molte domande da affrontare nella ricerca futura, poiché la pratica del TCC ha iniziato solo di recente a ottenere una maggiore attenzione nei paesi occidentali. La conoscenza delle caratteristiche biomeccaniche uniche del TCC potrebbe informare meglio le decisioni cliniche e spiegare ulteriormente i meccanismi di successo della medicina mente-corpo.