Questo lavoro nasce nel contesto della minaccia emergente data dalla diffusione di specie ittiche alloctone invasive, oggi considerate come una delle cinque principali cause della perdita di biodiversità nei bacini di acqua dolce. Una di queste specie, fortemente impattante in Lombardia, è il Siluro (Silurus glanis), un Siluridae originario dell'Europa orientale. È stato introdotto in Italia nel fiume Po verso gli anni 70’ e dagli anni 80’ ha mostrato un aumento significativo della popolazione. Sono state realizzate diverse campagne di contenimento in varie aree, come il fiume Oglio, il fiume Adda, il lago di Endine, d’Iseo e le Torbiere del Sebino, per diminuire la popolazione di Siluro, dannosa sia per le specie ittiche d'acqua dolce che per quelle marine che entrano nei fiumi. Questo lavoro ha come obiettivo l’organizzazione e l’analisi e la presentazione delle informazioni raccolte durante le campagne di contenimento. Sono stati utilizzati due metodi principali per il prelievo degli individui: l'elettropesca, mediante l'uso di elettrostorditore e la pesca subacquea, che consente una cattura più selettiva e meno invasiva. Si è riscontrato che una delle classi di età dominanti in tutti gli ambienti era quella dei sub adulti sia in termini di biomassa che di numero d’esemplari. La dieta di questa specie, investigata sulla base dei contenuti stomacali, pur essendo variabile in funzione della dimensione dell’animale è prevalentemente a base di pesce, ma si possono incontrare prede atipiche (come ratti, topi e tartarughe), dimostrando l'impatto più che significativo sulle popolazioni autoctone stanziali e migratorie. Nelle popolazioni di Siluro, qualunque sia l'area di intervento, la lunghezza e il peso degli individui sono strettamente correlati con qualche variazione. Questa correlazione sembra non essere unicamente dipendente della quantità di biomassa consumata dalla specie studiata. I metodi di contenimento si sono rivelati diversamente efficienti a seconda dell’ambiente in cui sono utilizzati: la pesca elettrica permette di catturare più individui e la pesca subacquea permette la cattura d’individui più grandi senza disturbare la fauna locale. Da queste catture è stata stimata la biomassa consumata dal Siluro, più elevata negli ambienti come i laghi e le Torbiere rispetto ai fiumi. Il Siluro ha un impatto economico importante e la stima del costo della biomassa consumata da essi è dell’ordine di 210.000€ annui per i fiumi e quasi del doppio per gli altri ambienti. I risultati raccolti durante queste campagne di contenimento permettono di confermare l’importanza delle azioni di controllo numerico per la salvaguardia delle comunità di acqua dolce. Inoltre, il lavoro svolto, pur se prevalentemente descrittivo, ha permesso di evidenziare aspetti di interesse che potrebbero essere in prospettiva oggetto di approfondimenti per poter comprendere meglio la biologia e l’ecologia del Siluro poco conosciute nelle nostre acque.
Monitoraggio dei programmi di contenimento del siluro (Silurus glanis) e stima dell’impatto sulle comunità indigene e migranti.
TOSATI, SOPHIA ANNA-LUISA VITTORIA ANTONIA
2021/2022
Abstract
Questo lavoro nasce nel contesto della minaccia emergente data dalla diffusione di specie ittiche alloctone invasive, oggi considerate come una delle cinque principali cause della perdita di biodiversità nei bacini di acqua dolce. Una di queste specie, fortemente impattante in Lombardia, è il Siluro (Silurus glanis), un Siluridae originario dell'Europa orientale. È stato introdotto in Italia nel fiume Po verso gli anni 70’ e dagli anni 80’ ha mostrato un aumento significativo della popolazione. Sono state realizzate diverse campagne di contenimento in varie aree, come il fiume Oglio, il fiume Adda, il lago di Endine, d’Iseo e le Torbiere del Sebino, per diminuire la popolazione di Siluro, dannosa sia per le specie ittiche d'acqua dolce che per quelle marine che entrano nei fiumi. Questo lavoro ha come obiettivo l’organizzazione e l’analisi e la presentazione delle informazioni raccolte durante le campagne di contenimento. Sono stati utilizzati due metodi principali per il prelievo degli individui: l'elettropesca, mediante l'uso di elettrostorditore e la pesca subacquea, che consente una cattura più selettiva e meno invasiva. Si è riscontrato che una delle classi di età dominanti in tutti gli ambienti era quella dei sub adulti sia in termini di biomassa che di numero d’esemplari. La dieta di questa specie, investigata sulla base dei contenuti stomacali, pur essendo variabile in funzione della dimensione dell’animale è prevalentemente a base di pesce, ma si possono incontrare prede atipiche (come ratti, topi e tartarughe), dimostrando l'impatto più che significativo sulle popolazioni autoctone stanziali e migratorie. Nelle popolazioni di Siluro, qualunque sia l'area di intervento, la lunghezza e il peso degli individui sono strettamente correlati con qualche variazione. Questa correlazione sembra non essere unicamente dipendente della quantità di biomassa consumata dalla specie studiata. I metodi di contenimento si sono rivelati diversamente efficienti a seconda dell’ambiente in cui sono utilizzati: la pesca elettrica permette di catturare più individui e la pesca subacquea permette la cattura d’individui più grandi senza disturbare la fauna locale. Da queste catture è stata stimata la biomassa consumata dal Siluro, più elevata negli ambienti come i laghi e le Torbiere rispetto ai fiumi. Il Siluro ha un impatto economico importante e la stima del costo della biomassa consumata da essi è dell’ordine di 210.000€ annui per i fiumi e quasi del doppio per gli altri ambienti. I risultati raccolti durante queste campagne di contenimento permettono di confermare l’importanza delle azioni di controllo numerico per la salvaguardia delle comunità di acqua dolce. Inoltre, il lavoro svolto, pur se prevalentemente descrittivo, ha permesso di evidenziare aspetti di interesse che potrebbero essere in prospettiva oggetto di approfondimenti per poter comprendere meglio la biologia e l’ecologia del Siluro poco conosciute nelle nostre acque.The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/10215