Il presente lavoro di tesi ha come scopo l’analisi del DNA ambientale a partire da campioni d’acqua prelevati da diversi siti della Laguna di Venezia, un ambiente di transizione che riveste una notevole rilevanza dal punto di vista ecologico e commerciale, al fine di censire la fauna ittica presente, fornendo informazioni sulla biodiversità presente e, potenzialmente, sulla “salute” di questo habitat. In particolare, attraverso l’analisi di campioni prelevati dal 2018 al 2021, in una fase precedente alla piena operatività del sistema di paratie mobili del MOSE, si intende standardizzare la metodica di analisi del DNA ambientale e fornire una prima indicazione delle specie presenti e della loro variazione spazio-temporale. I risultati ottenuti potrebbero rappresentare la base per il monitoraggio a lungo termine della composizione della fauna ittica attraverso uno strumento innovativo. Nella fase di ottimizzazione del protocollo ci si è concentrati anche su un aspetto tecnico importante per limitare l’amplificazione di contaminanti, problema frequentemente riscontrato con l’analisi del DNA ambientale con l’approccio passivo, come nel presente caso, mediante l’utilizzo di primer conservati e analisi metabarcoding. Una parte del lavoro si è quindi concentrata sulla messa a punto e la valutazione dell’efficienza di blocking primer contro frammenti mitocondriali di origine umana.
Ottimizzazione ed utilizzo del DNA ambientale per il rilevamento della fauna ittica in laguna di Venezia
GREGORI, IRENE
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro di tesi ha come scopo l’analisi del DNA ambientale a partire da campioni d’acqua prelevati da diversi siti della Laguna di Venezia, un ambiente di transizione che riveste una notevole rilevanza dal punto di vista ecologico e commerciale, al fine di censire la fauna ittica presente, fornendo informazioni sulla biodiversità presente e, potenzialmente, sulla “salute” di questo habitat. In particolare, attraverso l’analisi di campioni prelevati dal 2018 al 2021, in una fase precedente alla piena operatività del sistema di paratie mobili del MOSE, si intende standardizzare la metodica di analisi del DNA ambientale e fornire una prima indicazione delle specie presenti e della loro variazione spazio-temporale. I risultati ottenuti potrebbero rappresentare la base per il monitoraggio a lungo termine della composizione della fauna ittica attraverso uno strumento innovativo. Nella fase di ottimizzazione del protocollo ci si è concentrati anche su un aspetto tecnico importante per limitare l’amplificazione di contaminanti, problema frequentemente riscontrato con l’analisi del DNA ambientale con l’approccio passivo, come nel presente caso, mediante l’utilizzo di primer conservati e analisi metabarcoding. Una parte del lavoro si è quindi concentrata sulla messa a punto e la valutazione dell’efficienza di blocking primer contro frammenti mitocondriali di origine umana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10222