Lo scopo di questa ricerca è di definire con precisione la disparità di genere nell'ambito lavorativo delle produzioni italiane ed europee nel settore dell'animazione. Tale disparità risulta essere un fenomeno articolato e complesso e necessita quindi di un approccio olistico per essere definito al meglio: per questo motivo sono analizzati i dati riguardanti non solo i lungometraggi realizzati in Italia negli ultimi anni, ma anche quelli in riferimento alle scuole di Cinema, ai principali festival e a quelle opere che esplicitamente affrontano l'argomento. Per comprendere i dati italiani, però, è prima descritto il contesto europeo, attraverso il commento dei risultati delle politiche dell'Unione Europea e i dati provenienti dalla Francia, Paese culturalmente e storicamente molto legato al Cinema d'animazione. Nella ricerca si tiene infine conto del pregiudizio nei confronti dell'animazione, secondo il quale questa doverebbe essere identificata come un genere minore, nel tentantivo di stabilire se tale svalorizzazione influisca sulle percentuali di femminilizzazione nei vari ambiti lavorativi.
Questioni di genere e animazione. Studio sulla parità di genere in ambito lavorativo nelle produzioni italiane ed europee
SANTINI, STEFANO
2020/2021
Abstract
Lo scopo di questa ricerca è di definire con precisione la disparità di genere nell'ambito lavorativo delle produzioni italiane ed europee nel settore dell'animazione. Tale disparità risulta essere un fenomeno articolato e complesso e necessita quindi di un approccio olistico per essere definito al meglio: per questo motivo sono analizzati i dati riguardanti non solo i lungometraggi realizzati in Italia negli ultimi anni, ma anche quelli in riferimento alle scuole di Cinema, ai principali festival e a quelle opere che esplicitamente affrontano l'argomento. Per comprendere i dati italiani, però, è prima descritto il contesto europeo, attraverso il commento dei risultati delle politiche dell'Unione Europea e i dati provenienti dalla Francia, Paese culturalmente e storicamente molto legato al Cinema d'animazione. Nella ricerca si tiene infine conto del pregiudizio nei confronti dell'animazione, secondo il quale questa doverebbe essere identificata come un genere minore, nel tentantivo di stabilire se tale svalorizzazione influisca sulle percentuali di femminilizzazione nei vari ambiti lavorativi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11231