Per lungo tempo le esperienze degli Internati Militari Italiani (IMI) nei campi di lavoro del Terzo Reich non sono state approfondite dalla storiografia. Gli stessi IMI in seguito alla loro liberazione hanno dovuto elaborare in solitudine la prigionia e il lavoro forzato a causa di un diffuso sentimento di ostilità e sfiducia nei loro confronti. Non solo una parte dell’opinione pubblica ma anche alcuni politici in vista credevano che gli IMI fossero stati collaboratori dei nazifascisti. Tuttavia, il loro “NO!” alla proposta di entrare nelle fila delle SS e della Wehrmacht, prima, e del neonato esercito repubblichino di Mussolini, poi, fa entrare loro nel novero della Resistenza. Non si è trattato di una resistenza armata come è stata la lotta partigiana, ma piuttosto di una resistenza silenziosa e senz’armi. Con particolare vigore ed energia gli ex IMI e le associazioni loro rappresentanti, nate all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, si sono battuti per una giusta compensazione dei danni subiti dagli internati. Malgrado ciò, arrivati ai nostri giorni, gli ex IMI non hanno ancora ricevuto alcuna forma di indennizzo, né da parte della Germania né parte dell’Italia. Questa circostanza ha il sapore di un’ingiustizia che si inserisce in un orizzonte temporale ampio. Ripercorrendo il travagliato iter burocratico e giuridico affrontato dagli ex IMI e dalle loro associazioni, la tesi ha l’obiettivo di valutare il processo di riconciliazione italo-tedesco in merito al contenzioso nato sul mancato indennizzo agli internati. Come vedremo i governi italiani, dagli anni ’90 ad oggi, seguiranno l’orientamento della Germania, non sostenendo la richiesta di indennizzo economico avanzata dalle vittime. Essi spingeranno più per un risarcimento di natura simbolica, legato alla memoria del tragico passato. Che influenza ha avuto questo sul processo di riconciliazione italo-tedesco? Perché molti osservatori considerano il contenzioso sugli IMI ancora aperto? Quali sono state le reazioni dei vari attori coinvolti – oltre ai governi e ai partiti, le opinioni pubbliche, le associazioni e le due società nel loro insieme?

La questione degli IMI nelle relazioni italo-tedesche

CONTE, MIRIAH
2021/2022

Abstract

Per lungo tempo le esperienze degli Internati Militari Italiani (IMI) nei campi di lavoro del Terzo Reich non sono state approfondite dalla storiografia. Gli stessi IMI in seguito alla loro liberazione hanno dovuto elaborare in solitudine la prigionia e il lavoro forzato a causa di un diffuso sentimento di ostilità e sfiducia nei loro confronti. Non solo una parte dell’opinione pubblica ma anche alcuni politici in vista credevano che gli IMI fossero stati collaboratori dei nazifascisti. Tuttavia, il loro “NO!” alla proposta di entrare nelle fila delle SS e della Wehrmacht, prima, e del neonato esercito repubblichino di Mussolini, poi, fa entrare loro nel novero della Resistenza. Non si è trattato di una resistenza armata come è stata la lotta partigiana, ma piuttosto di una resistenza silenziosa e senz’armi. Con particolare vigore ed energia gli ex IMI e le associazioni loro rappresentanti, nate all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, si sono battuti per una giusta compensazione dei danni subiti dagli internati. Malgrado ciò, arrivati ai nostri giorni, gli ex IMI non hanno ancora ricevuto alcuna forma di indennizzo, né da parte della Germania né parte dell’Italia. Questa circostanza ha il sapore di un’ingiustizia che si inserisce in un orizzonte temporale ampio. Ripercorrendo il travagliato iter burocratico e giuridico affrontato dagli ex IMI e dalle loro associazioni, la tesi ha l’obiettivo di valutare il processo di riconciliazione italo-tedesco in merito al contenzioso nato sul mancato indennizzo agli internati. Come vedremo i governi italiani, dagli anni ’90 ad oggi, seguiranno l’orientamento della Germania, non sostenendo la richiesta di indennizzo economico avanzata dalle vittime. Essi spingeranno più per un risarcimento di natura simbolica, legato alla memoria del tragico passato. Che influenza ha avuto questo sul processo di riconciliazione italo-tedesco? Perché molti osservatori considerano il contenzioso sugli IMI ancora aperto? Quali sono state le reazioni dei vari attori coinvolti – oltre ai governi e ai partiti, le opinioni pubbliche, le associazioni e le due società nel loro insieme?
2021
The issue of Italian Military Internees (IMI) in German-Italian Relations
IMI
Indennizzo
Lavoratori forzati
Terzo Reich
II Guerra Mondiale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11242