Questa ricerca si pone l’obiettivo di studiare le politiche di giustizia transizionale che sono state implementate in Marocco e in Tunisia per far fronte al passato caratterizzato da violazioni dei diritti umani e per risolvere le rivendicazioni e i bisogni espressi dalle vittime di tali inadempienze. Prima di occuparsi dello studio di queste due esperienze del Maghreb, viene inizialmente definita la struttura teorica e concettuale che esprime la logica dietro alle principali misure implementate nel quadro di una politica di giustizia transizionale. Con l’uso dell’esperimento mentale del contratto sociale e definendo il conflitto in chiave relazionale, la ricerca parte da una lettura delle violazioni dei diritti umani come di una trasgressione delle obbligazioni di ruolo in seno allo Stato e come causa di un disequilibrio relazionale che si viene a creare. Questa lettura sarà poi necessaria nella parte in cui lo studio cerca di vagliare l’impatto che gli strumenti di giustizia transizionale, quali riparazioni e Commissioni verità e riconciliazione, hanno sulla coesione sociale verticale, quindi su quella relazione tra Stato e vittima che si fonda sulla fiducia nelle istituzioni, sulla partecipazione politica e sul senso di appartenenza. Prima di procedere alla fase empirica della ricerca, in cui si analizzano i dati raccolti tramite interviste semi-strutturate e in un quadro metodologico quasi sperimentale, la ricerca offre un’analisi delle due esperienze di giustizia transizionale identificando attori, procedure e limiti delle politiche. Con l’analisi delle politiche di giustizia transizionale implementate e grazie ai dati che sono stati raccolti in sede d’intervista con le vittime interessate dalle violazioni dei diritti umani, la ricerca conclude che il livello di coesione sociale che risulta dalle analisi non esprime un miglioramento dopo che una vittima ha beneficiato di riparazioni o di una partecipazione diretta alla Commissione verità e riconciliazione. Questo risultato si spiega tenendo in considerazione che le due esperienze toccate da questa ricerca non sono state implementate come idealmente la teoria prevede. Nel caso studio marocchino, la giustizia transizionale è applicata in un contesto di continuità del potere politico rappresentato dalla monarchia, caratterizzato da seri limiti per quanto concerne la responsabilizzazione dei violatori dei diritti umani e la ricerca della verità. Il caso tunisino è invece implementato in un contesto di relativa rottura politica con il regime precedente, che però è caratterizzato da un’importante politicizzazione della questione della transizione, che di conseguenza delegittima l’operato della commissione verità e riconciliazione e ne limita il mandato e l’effettivo successo. I limiti che hanno interessato le due politiche, oltre a non favorire una riconciliazione e un miglioramento della coesione sociale verticale, hanno contribuito alla reiterata vittimizzazione delle vittime, in quanto escluse dal processo di giustizia transizionale o insufficientemente riparate.

Truth, reparation, and social cohesion. Transitional justice lessons from Morocco and Tunisia

EZZAMOURI, AKRAM
2021/2022

Abstract

Questa ricerca si pone l’obiettivo di studiare le politiche di giustizia transizionale che sono state implementate in Marocco e in Tunisia per far fronte al passato caratterizzato da violazioni dei diritti umani e per risolvere le rivendicazioni e i bisogni espressi dalle vittime di tali inadempienze. Prima di occuparsi dello studio di queste due esperienze del Maghreb, viene inizialmente definita la struttura teorica e concettuale che esprime la logica dietro alle principali misure implementate nel quadro di una politica di giustizia transizionale. Con l’uso dell’esperimento mentale del contratto sociale e definendo il conflitto in chiave relazionale, la ricerca parte da una lettura delle violazioni dei diritti umani come di una trasgressione delle obbligazioni di ruolo in seno allo Stato e come causa di un disequilibrio relazionale che si viene a creare. Questa lettura sarà poi necessaria nella parte in cui lo studio cerca di vagliare l’impatto che gli strumenti di giustizia transizionale, quali riparazioni e Commissioni verità e riconciliazione, hanno sulla coesione sociale verticale, quindi su quella relazione tra Stato e vittima che si fonda sulla fiducia nelle istituzioni, sulla partecipazione politica e sul senso di appartenenza. Prima di procedere alla fase empirica della ricerca, in cui si analizzano i dati raccolti tramite interviste semi-strutturate e in un quadro metodologico quasi sperimentale, la ricerca offre un’analisi delle due esperienze di giustizia transizionale identificando attori, procedure e limiti delle politiche. Con l’analisi delle politiche di giustizia transizionale implementate e grazie ai dati che sono stati raccolti in sede d’intervista con le vittime interessate dalle violazioni dei diritti umani, la ricerca conclude che il livello di coesione sociale che risulta dalle analisi non esprime un miglioramento dopo che una vittima ha beneficiato di riparazioni o di una partecipazione diretta alla Commissione verità e riconciliazione. Questo risultato si spiega tenendo in considerazione che le due esperienze toccate da questa ricerca non sono state implementate come idealmente la teoria prevede. Nel caso studio marocchino, la giustizia transizionale è applicata in un contesto di continuità del potere politico rappresentato dalla monarchia, caratterizzato da seri limiti per quanto concerne la responsabilizzazione dei violatori dei diritti umani e la ricerca della verità. Il caso tunisino è invece implementato in un contesto di relativa rottura politica con il regime precedente, che però è caratterizzato da un’importante politicizzazione della questione della transizione, che di conseguenza delegittima l’operato della commissione verità e riconciliazione e ne limita il mandato e l’effettivo successo. I limiti che hanno interessato le due politiche, oltre a non favorire una riconciliazione e un miglioramento della coesione sociale verticale, hanno contribuito alla reiterata vittimizzazione delle vittime, in quanto escluse dal processo di giustizia transizionale o insufficientemente riparate.
2021
Truth, reparation, and social cohesion. Transitional justice lessons from Morocco and Tunisia
Transitional Justice
Social cohesion
Reparation
Morocco
Tunisia
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