Il XVII e il XVIII secolo furono caratterizzati da grandi cambiamenti quali la Rivoluzione Scientifica e quella dei Lumi. Si tratta di rivoluzioni di pensiero e politiche che sconvolsero l’ordine costituito e che dovettero far fronte all’opposizione delle autorità religiose, politiche e sociali del tempo. L’obbiettivo di questo studio è di mostrare come diversi intellettuali vissuti a cavallo tra questi due secoli abbiano usato il genere letterario della letteratura di viaggio verso mondi immaginari come mezzo per criticare la società e come strumento di protezione dalla censura e dall’oppressione caratteristiche di quest’epoca. Per fare ciò abbiamo analizzato le opere di quattro autori molto diversi e al contempo molto simili tra loro: L’Autre Monde (1657,1662) del libertino erudito Cyrano de Bergerac; gli Entretiens sur la pluralité des mondes (1686) del libertino e accademico Fontenelle, i Gulliver’s Travels (1726) del satirista e pastore anglicano Jonathan Swift e Micromégas (1752) del filosofo illuminista Voltaire. In questo lavoro abbiamo voluto mostrare come i topoi della letteratura di viaggio e della narrazione di mondi fantasistici siano stati utilizzati da questi quattro autori al fine di criticare gli usi, i costumi e le credenze della società loro contemporanea, per mostrarne la relatività e, di conseguenza, l’assurdità. Abbiamo quindi cercato di esaminare le similarità esistenti tra queste quattro opere: testi pervasi da una retorica del dubbio che hanno messo in atto un vero e proprio percorso di liberazione del pensiero, grazie al genere del racconto di viaggio verso mondi immaginari.
Mondes et voyages imaginaires entre XVIIe et XVIIIe siècle
PINTON, GIULIA
2021/2022
Abstract
Il XVII e il XVIII secolo furono caratterizzati da grandi cambiamenti quali la Rivoluzione Scientifica e quella dei Lumi. Si tratta di rivoluzioni di pensiero e politiche che sconvolsero l’ordine costituito e che dovettero far fronte all’opposizione delle autorità religiose, politiche e sociali del tempo. L’obbiettivo di questo studio è di mostrare come diversi intellettuali vissuti a cavallo tra questi due secoli abbiano usato il genere letterario della letteratura di viaggio verso mondi immaginari come mezzo per criticare la società e come strumento di protezione dalla censura e dall’oppressione caratteristiche di quest’epoca. Per fare ciò abbiamo analizzato le opere di quattro autori molto diversi e al contempo molto simili tra loro: L’Autre Monde (1657,1662) del libertino erudito Cyrano de Bergerac; gli Entretiens sur la pluralité des mondes (1686) del libertino e accademico Fontenelle, i Gulliver’s Travels (1726) del satirista e pastore anglicano Jonathan Swift e Micromégas (1752) del filosofo illuminista Voltaire. In questo lavoro abbiamo voluto mostrare come i topoi della letteratura di viaggio e della narrazione di mondi fantasistici siano stati utilizzati da questi quattro autori al fine di criticare gli usi, i costumi e le credenze della società loro contemporanea, per mostrarne la relatività e, di conseguenza, l’assurdità. Abbiamo quindi cercato di esaminare le similarità esistenti tra queste quattro opere: testi pervasi da una retorica del dubbio che hanno messo in atto un vero e proprio percorso di liberazione del pensiero, grazie al genere del racconto di viaggio verso mondi immaginari.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11651