Questo elaborato è volto a cercare di spiegare come funziona la memoria e a dare una spiegazione a come sia possibile che una persona sia convinta di ricordare cose che in realtà non sono vere o che non sono successe, e al peso che questo fenomeno ha poi sulla testimonianza. Il buon funzionamento della memoria ha un chiaro valore e significato adattivo, garantisce un adattamento ottimale all'ambiente esterno, sia fisico che sociale, e ai suoi mutamenti. Questo non significa che la memoria sia perfetta e infallibile, infatti, appurato il fatto che ricordare sia un processo ricostruttivo e non riproduttivo, è facile che un soggetto sviluppi false memorie. Fonti di errore possono sorgere in più fasi della sequenza di codifica-ritenzione-recupero, che caratterizzano i processi di memorizzazione dell'informazione. Le persone possono percepire, e quindi codificare, eventi in modo diverso dal modo in cui si verificano; le memorie immagazzinate possono essere influenzate da eventi intermedi; e le condizioni durante la fase di recupero possono portare a un ricordo che ha poca relazione con l'evento originario. Con l'espressione false memorie si indicano sia le memorie fortemente distorte di eventi realmente accaduti, che le memorie completamente false, relative ad eventi che in realtà non sono mai accadute. Nel mio elaborato ho cercato di spiegare come siamo suscettibili e i fattori che agiscono sul ricordo, modificandolo. Ho iniziato spiegando cosa è la memoria e come viene suddivisa rispetto ai suoi processi e ai suoi sistemi. Ho proseguito differenziando le possibili false memorie, ovvero autobiografiche, per parole ed oggetti e testimoniali, e per ognuna di esse ho proposto un paradigma per studiarle in laboratorio. Poi mi sono soffermata su quello che era l’obiettivo del mio elaborato, ovvero le false memorie testimoniali, e a tutti quei fattori che influenzano il ricordo di un evento. Ho seguito spiegando le differenze individuali nelle false memorie e le basi neurali di esse. Ho parlato di casi di falsa testimonianza quali: la Strage di Erba e il prete di Bolzano. Ed infine ho citato the Innocence Project, un’associazione no profit americana, che grazie alla prova del DNA si è posta l’obiettivo di scagionare persone che sono state ingiustamente condannate. Ho concluso con lo spiegare il problema della prova scientifica e cercando di individuare se e come il sistema processuale italiano sia attrezzato, rispetto alla tradizionale cultura processuale anglo-americana, a far fronte alla crescente complessità dei metodi della scienza e della tecnologia applicati all’accertamento dei fatti nei distinti momenti della ammissione della prova, dell’acquisizione e dell’utilizzazione dell’elemento prova, dell’inferenza da questo del risultato probatorio, della verifica della correttezza dei criteri di inferenza e della valutazione conclusiva di conferma della postulata ipotesi ricostruttiva del fatto.

LA MEMORIA DEL TESTIMONE: FALSI RICORDI E FALSE TESTIMONIANZE

FEDON, DILETTA
2021/2022

Abstract

Questo elaborato è volto a cercare di spiegare come funziona la memoria e a dare una spiegazione a come sia possibile che una persona sia convinta di ricordare cose che in realtà non sono vere o che non sono successe, e al peso che questo fenomeno ha poi sulla testimonianza. Il buon funzionamento della memoria ha un chiaro valore e significato adattivo, garantisce un adattamento ottimale all'ambiente esterno, sia fisico che sociale, e ai suoi mutamenti. Questo non significa che la memoria sia perfetta e infallibile, infatti, appurato il fatto che ricordare sia un processo ricostruttivo e non riproduttivo, è facile che un soggetto sviluppi false memorie. Fonti di errore possono sorgere in più fasi della sequenza di codifica-ritenzione-recupero, che caratterizzano i processi di memorizzazione dell'informazione. Le persone possono percepire, e quindi codificare, eventi in modo diverso dal modo in cui si verificano; le memorie immagazzinate possono essere influenzate da eventi intermedi; e le condizioni durante la fase di recupero possono portare a un ricordo che ha poca relazione con l'evento originario. Con l'espressione false memorie si indicano sia le memorie fortemente distorte di eventi realmente accaduti, che le memorie completamente false, relative ad eventi che in realtà non sono mai accadute. Nel mio elaborato ho cercato di spiegare come siamo suscettibili e i fattori che agiscono sul ricordo, modificandolo. Ho iniziato spiegando cosa è la memoria e come viene suddivisa rispetto ai suoi processi e ai suoi sistemi. Ho proseguito differenziando le possibili false memorie, ovvero autobiografiche, per parole ed oggetti e testimoniali, e per ognuna di esse ho proposto un paradigma per studiarle in laboratorio. Poi mi sono soffermata su quello che era l’obiettivo del mio elaborato, ovvero le false memorie testimoniali, e a tutti quei fattori che influenzano il ricordo di un evento. Ho seguito spiegando le differenze individuali nelle false memorie e le basi neurali di esse. Ho parlato di casi di falsa testimonianza quali: la Strage di Erba e il prete di Bolzano. Ed infine ho citato the Innocence Project, un’associazione no profit americana, che grazie alla prova del DNA si è posta l’obiettivo di scagionare persone che sono state ingiustamente condannate. Ho concluso con lo spiegare il problema della prova scientifica e cercando di individuare se e come il sistema processuale italiano sia attrezzato, rispetto alla tradizionale cultura processuale anglo-americana, a far fronte alla crescente complessità dei metodi della scienza e della tecnologia applicati all’accertamento dei fatti nei distinti momenti della ammissione della prova, dell’acquisizione e dell’utilizzazione dell’elemento prova, dell’inferenza da questo del risultato probatorio, della verifica della correttezza dei criteri di inferenza e della valutazione conclusiva di conferma della postulata ipotesi ricostruttiva del fatto.
2021
THE WITNESS'S MEMORY : FALSE MEMORIES AND FALSE TESTIMONIALS
memoria
testimonianza
falsi ricordi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Fedon_Diletta.pdf

accesso aperto

Dimensione 1 MB
Formato Adobe PDF
1 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11818