La BBC nel 2001 rese noto al pubblico inglese ciò che a pochi non era ancora evidente: le tartarughe palustri dalle orecchie rosse avevano invaso il mercato degli animali da compagnia e stavano diventando un serio problema per gli ecosistemi europei in quanto, una volta abbandonati, questi animali, che combinano l’aggressività alla voracità, velocemente distruggevano flora e fauna dell’ambiente nel quale si insediavano. E’ curioso come possediamo una data ben precisa dell’inizio di questo fenomeno: l’uscita del secondo volume del fumetto di successo “Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles®” (tradotto in italiano con “le Tartarughe Ninja) nell’anno 1987 nel quale viene svelato ai milioni di fan adolescenti la specie alla quale appartengono i loro idoli: sono Trachemys scripta elegans. Da qui inizia un commercio irresponsabile di milioni di piccole tartarughe, nel quale né i venditori né gli acquirenti (nè i veterinari?) sono sufficientemente preparati sulle reali esigenze di questi rettili che vengono allevati in minuscole vaschette e alimentati esclusivamente con gamberetti secchi, fomentando l’ idea che siano animali rustici e che non necessitino di molte cure: niente di più sbagliato! E di nuovo, per assurdo, conosciamo esattamente come la maggior parte di queste tartarughe siano arrivate nei corsi d’acqua dolce, ovvero seguendo la stessa strada dei loro corrispettivi cartacei: attraverso gli scarichi delle fogne delle case dei loro proprietari.

Indagine sul management di tartarughe palustri appartenenti alla famiglia degli Emidi

Guidolin, Sara
2009/2010

Abstract

La BBC nel 2001 rese noto al pubblico inglese ciò che a pochi non era ancora evidente: le tartarughe palustri dalle orecchie rosse avevano invaso il mercato degli animali da compagnia e stavano diventando un serio problema per gli ecosistemi europei in quanto, una volta abbandonati, questi animali, che combinano l’aggressività alla voracità, velocemente distruggevano flora e fauna dell’ambiente nel quale si insediavano. E’ curioso come possediamo una data ben precisa dell’inizio di questo fenomeno: l’uscita del secondo volume del fumetto di successo “Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles®” (tradotto in italiano con “le Tartarughe Ninja) nell’anno 1987 nel quale viene svelato ai milioni di fan adolescenti la specie alla quale appartengono i loro idoli: sono Trachemys scripta elegans. Da qui inizia un commercio irresponsabile di milioni di piccole tartarughe, nel quale né i venditori né gli acquirenti (nè i veterinari?) sono sufficientemente preparati sulle reali esigenze di questi rettili che vengono allevati in minuscole vaschette e alimentati esclusivamente con gamberetti secchi, fomentando l’ idea che siano animali rustici e che non necessitino di molte cure: niente di più sbagliato! E di nuovo, per assurdo, conosciamo esattamente come la maggior parte di queste tartarughe siano arrivate nei corsi d’acqua dolce, ovvero seguendo la stessa strada dei loro corrispettivi cartacei: attraverso gli scarichi delle fogne delle case dei loro proprietari.
2009
78
emidi, management, tartarughe palustri
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/12634