Se nella «natura non vi è nulla di contingente, ma tutte le cose sono determinate dalla necessità della divina natura ad esistere e a operare» (Etica 1 P29) e la credenza nel libero arbitrio non è altro che un pregiudizio frutto di ignoranza, che senso può avere un’etica? Questo è l’interrogativo principale che il presente lavoro si propone di affrontare. La domanda sul senso dell’etica spinoziana verrà connessa all’interrogativo sulla riconducibilità o meno di tale etica ad una delle due principali modalità d’intendere, secondo una proposta di Gadamer, l’etica filosofica: il teleologismo aristotelico e la deontologia kantiana. If «[t]here is nothing contingent in the universe, but everything has been determined to a certain manner of existence and action from the necessity of the divine nature» (Ethics 1 P29) and the belief in free will is noting but a prejudice resulting from ignorance, which sense could ever have an ethics? That is the main issue the present work intends to tackle. The inquiry on the sense of Spinoza’s ethics will be connected to the question on the possibility to refer that ethics to one of the two main ways to intend, following a proposal of Gadamer, philosophical ethics: Aristotelian teleologism and Kantian deonthology.
Presupposti sistematici e senso dell'etica spinoziana
Ballotta, Luca
2007/2008
Abstract
Se nella «natura non vi è nulla di contingente, ma tutte le cose sono determinate dalla necessità della divina natura ad esistere e a operare» (Etica 1 P29) e la credenza nel libero arbitrio non è altro che un pregiudizio frutto di ignoranza, che senso può avere un’etica? Questo è l’interrogativo principale che il presente lavoro si propone di affrontare. La domanda sul senso dell’etica spinoziana verrà connessa all’interrogativo sulla riconducibilità o meno di tale etica ad una delle due principali modalità d’intendere, secondo una proposta di Gadamer, l’etica filosofica: il teleologismo aristotelico e la deontologia kantiana. If «[t]here is nothing contingent in the universe, but everything has been determined to a certain manner of existence and action from the necessity of the divine nature» (Ethics 1 P29) and the belief in free will is noting but a prejudice resulting from ignorance, which sense could ever have an ethics? That is the main issue the present work intends to tackle. The inquiry on the sense of Spinoza’s ethics will be connected to the question on the possibility to refer that ethics to one of the two main ways to intend, following a proposal of Gadamer, philosophical ethics: Aristotelian teleologism and Kantian deonthology.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/12672