In questa tesi si è voluto studiare e implementare una soluzione all’avanguardia per quanto riguarda il riconoscimento biometrico. Fino ad ora sono stati valutati dei metodi abbastanza veloci in fase di scannarizzazione del soggetto ed elaborazione del modello in esame. Essi risultano essere abbastanza affidabili; tuttavia alcuni sono considerati poco sicuri (impronte digitali o connotati del viso) nella fase di autenticazione dell’utente. Questo perchè tramite chirurgia è possibile modificare fisicamente alcune caratteristiche dell’individuo. L’identificazione retinica è un argomento tutt’altro che nuovo, ma nonostante ciò le prime applicazioni pratiche sono state presentate poco tempo fa. Sicuramente ci sono aspetti negativi derivanti dall’utilizzo di questa tecnica; l’utente infatti preferirebbe interagire con strumenti che non debbano stare a contatto con i propri occhi. Il paper cui si ha fatto riferimento è intitolato ’A Novel Retinal Identification System’ ed è stato pubblicato il 21 Febbraio 2008. Il sistema illustrato in tale paper è composto da tre moduli principali che includono la segmentazione dei vasi sanguigni, la generazione di caratteristiche e il pattern matching finale. La ricerca in questa direzione è esplosa questi ultimi anni e sicuramente in futuro ulteriori modelli più efficienti e sicuri verranno a galla.
Identificazione dei parametri retinici per l'autenticazione utente
Baster, Alberto
2010/2011
Abstract
In questa tesi si è voluto studiare e implementare una soluzione all’avanguardia per quanto riguarda il riconoscimento biometrico. Fino ad ora sono stati valutati dei metodi abbastanza veloci in fase di scannarizzazione del soggetto ed elaborazione del modello in esame. Essi risultano essere abbastanza affidabili; tuttavia alcuni sono considerati poco sicuri (impronte digitali o connotati del viso) nella fase di autenticazione dell’utente. Questo perchè tramite chirurgia è possibile modificare fisicamente alcune caratteristiche dell’individuo. L’identificazione retinica è un argomento tutt’altro che nuovo, ma nonostante ciò le prime applicazioni pratiche sono state presentate poco tempo fa. Sicuramente ci sono aspetti negativi derivanti dall’utilizzo di questa tecnica; l’utente infatti preferirebbe interagire con strumenti che non debbano stare a contatto con i propri occhi. Il paper cui si ha fatto riferimento è intitolato ’A Novel Retinal Identification System’ ed è stato pubblicato il 21 Febbraio 2008. Il sistema illustrato in tale paper è composto da tre moduli principali che includono la segmentazione dei vasi sanguigni, la generazione di caratteristiche e il pattern matching finale. La ricerca in questa direzione è esplosa questi ultimi anni e sicuramente in futuro ulteriori modelli più efficienti e sicuri verranno a galla.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/13289