L'approccio classico per la codifica di dati multiview si basa sostanzialmente su estensioni delle tecniche di compressione di immagini e video: tipicamente la compensazione del moto che viene applicata lungo la dimensione temporale viene applicata anche attraverso le varie viste. La trasformata wavelet è uno strumento molto utilizzato nella codifica delle immagini.In questo lavoro di tesi vengono proposti due approcci di codifica di immagini multiview basati su trasformata wavelet. In entrambi gli algoritmi implementati si cerca di ridurre la ridondanza tra le viste sfruttando i dati geometrici della scena con operazioni di proiezione (Warping) e attraverso una processo noto come wavelet lifting. Successivamente si comprimono i coefficienti ottenuti con un codificatore JPEG2000. La differenza sostanziale tra i due algoritmi sta nel modo in cui viene applicato il warping. Nel primo caso infatti tale operazione viene applicata prima del wavelet lifting, rispetto a una singola vista di riferimento e gestendo le occlusioni in modo indipendente. Nel secondo caso invece il warping viene implementato all'interno della wavelet tra le viste adiacenti.Dai dati sperimentali si è potuto constatare che il primo approccio risulta essere più efficiente soprattutto a bassi bit rate mentre per quanto riguarda il secondo approccio risulta necessaria una codifica dei coefficienti ad hoc

Codifica di immagini multi-view con trasformata Wavelet

Sandonà, Andrea
2010/2011

Abstract

L'approccio classico per la codifica di dati multiview si basa sostanzialmente su estensioni delle tecniche di compressione di immagini e video: tipicamente la compensazione del moto che viene applicata lungo la dimensione temporale viene applicata anche attraverso le varie viste. La trasformata wavelet è uno strumento molto utilizzato nella codifica delle immagini.In questo lavoro di tesi vengono proposti due approcci di codifica di immagini multiview basati su trasformata wavelet. In entrambi gli algoritmi implementati si cerca di ridurre la ridondanza tra le viste sfruttando i dati geometrici della scena con operazioni di proiezione (Warping) e attraverso una processo noto come wavelet lifting. Successivamente si comprimono i coefficienti ottenuti con un codificatore JPEG2000. La differenza sostanziale tra i due algoritmi sta nel modo in cui viene applicato il warping. Nel primo caso infatti tale operazione viene applicata prima del wavelet lifting, rispetto a una singola vista di riferimento e gestendo le occlusioni in modo indipendente. Nel secondo caso invece il warping viene implementato all'interno della wavelet tra le viste adiacenti.Dai dati sperimentali si è potuto constatare che il primo approccio risulta essere più efficiente soprattutto a bassi bit rate mentre per quanto riguarda il secondo approccio risulta necessaria una codifica dei coefficienti ad hoc
2010-10-05
75
codifica, immagini, multi-view, trasformata Wavelet, compressione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/14052