L’embolismo fibrocartilagineo (FCE) è una patologia neurologica d’origine vascolare caratterizzata da un’ischemia secondaria ad occlusione di un vaso midollare con sospensione dell’afflusso ematico cui seguono alterazioni funzionali e strutturali. E’ stata descritta per la prima volta in medicina umana nel 1961 da Naiman; dal ’61 al ’94 i casi riportati nell’uomo sono stati 32, tutti con esito fatale eccetto uno (Tosi et al.,1996). Anche in medicina veterinaria risulta essere una patologia poco frequente: descritta per la prima volta nel cane da Griffiths nel 1973, è stata segnalata in minor misura nel gatto, cavallo, bovino e maiale, che sembra essere il meno predisposto. I meccanismi eziopatogenetici sono ancora poco chiari e la diagnosi eziologica è possibile solo post-mortem, all’esame neuropatologico. Non esiste una terapia di tipo chirurgico; il trattamento farmacologico può essere di qualche utilità solo nelle primissime ore dall’esordio; la fisioterapia risulta essere finora l’unico valido strumento terapeutico sia in umana che in veterinaria.
Valutazione dell'efficacia della fisioterapia in cani affetti da embolismo fibrocartilagineo
Esposito, Valentina
2010/2011
Abstract
L’embolismo fibrocartilagineo (FCE) è una patologia neurologica d’origine vascolare caratterizzata da un’ischemia secondaria ad occlusione di un vaso midollare con sospensione dell’afflusso ematico cui seguono alterazioni funzionali e strutturali. E’ stata descritta per la prima volta in medicina umana nel 1961 da Naiman; dal ’61 al ’94 i casi riportati nell’uomo sono stati 32, tutti con esito fatale eccetto uno (Tosi et al.,1996). Anche in medicina veterinaria risulta essere una patologia poco frequente: descritta per la prima volta nel cane da Griffiths nel 1973, è stata segnalata in minor misura nel gatto, cavallo, bovino e maiale, che sembra essere il meno predisposto. I meccanismi eziopatogenetici sono ancora poco chiari e la diagnosi eziologica è possibile solo post-mortem, all’esame neuropatologico. Non esiste una terapia di tipo chirurgico; il trattamento farmacologico può essere di qualche utilità solo nelle primissime ore dall’esordio; la fisioterapia risulta essere finora l’unico valido strumento terapeutico sia in umana che in veterinaria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/14283