Oggigiorno la tecnologia 3D sta prendendo sempre più piede in diversi ambiti, a partire dal semplice entertainment (cinema, televisione, videogiochi) fino ad arrivare al settore medico. In genere nella fase di registrazione si fa uso di due diverse telecamere che svolgono il ruolo degli occhi nel sistema visivo umano (HVS). Una delle problematiche relative a questa tecnologia risiede nella scelta della giusta distanza che intercorre tra i due dispositivi di acquisizione. Infatti per creare la percezione della terza dimensione,le immagini registrate dalla telecamera posizionata sulla destra rispetto al punto focale e quella di sinistra, dovrebbero distare tra loro di circa 6 cm, ovvero della distanza media che intercorre tra i due occhi. Il problema affrontato in questa tesi è quindi la generazione di nuove viste stereoscopiche la cui lunghezza della baseline (la distanza tra i dispositivi) risulti congrua per la successiva riproduzione. Per poter generale le viste in differenti posizioni si fa uso delle disparity maps, matrici calcolate attraverso lo studio delle corrispondenze tra le due immagini che ci permettono di definire lo spostamento dei vari oggetti della scena rispetto alle due visioni laterali. Esistono diverse tecniche per la stima delle dispaty maps, tuttavia nessuna di esse riesce a stimare questi parametri in maniera ottima. Questi limiti tecnici presenti nelle disparity maps si ripercuotono ovviamente nelle immagini generate in diverse posizioni e causano in quest’ultime degli artefatti, soprattutto nei bordi degli oggetti. Un’altra problematica che si riscontra in queste immagini generate in nuove posizioni è la presenza di occlusioni. Le occlusioni sono parti di scena che sono visibili in al più una delle due viste e che si manifestano nell’immagine interpolata come assenza di informazione. Lo scopo di questa tesi è quindi quello di testare la tecnica dei “trained filters” nella risoluzione dei due sopracitati problemi: gli artefatti e le occlusioni

Stereoscopic view interpolation using trained filters

Rossi, Filippo
2011/2012

Abstract

Oggigiorno la tecnologia 3D sta prendendo sempre più piede in diversi ambiti, a partire dal semplice entertainment (cinema, televisione, videogiochi) fino ad arrivare al settore medico. In genere nella fase di registrazione si fa uso di due diverse telecamere che svolgono il ruolo degli occhi nel sistema visivo umano (HVS). Una delle problematiche relative a questa tecnologia risiede nella scelta della giusta distanza che intercorre tra i due dispositivi di acquisizione. Infatti per creare la percezione della terza dimensione,le immagini registrate dalla telecamera posizionata sulla destra rispetto al punto focale e quella di sinistra, dovrebbero distare tra loro di circa 6 cm, ovvero della distanza media che intercorre tra i due occhi. Il problema affrontato in questa tesi è quindi la generazione di nuove viste stereoscopiche la cui lunghezza della baseline (la distanza tra i dispositivi) risulti congrua per la successiva riproduzione. Per poter generale le viste in differenti posizioni si fa uso delle disparity maps, matrici calcolate attraverso lo studio delle corrispondenze tra le due immagini che ci permettono di definire lo spostamento dei vari oggetti della scena rispetto alle due visioni laterali. Esistono diverse tecniche per la stima delle dispaty maps, tuttavia nessuna di esse riesce a stimare questi parametri in maniera ottima. Questi limiti tecnici presenti nelle disparity maps si ripercuotono ovviamente nelle immagini generate in diverse posizioni e causano in quest’ultime degli artefatti, soprattutto nei bordi degli oggetti. Un’altra problematica che si riscontra in queste immagini generate in nuove posizioni è la presenza di occlusioni. Le occlusioni sono parti di scena che sono visibili in al più una delle due viste e che si manifestano nell’immagine interpolata come assenza di informazione. Lo scopo di questa tesi è quindi quello di testare la tecnica dei “trained filters” nella risoluzione dei due sopracitati problemi: gli artefatti e le occlusioni
2011-04-18
121
disparity map, stereoscopic view, disparity refinement, trained filter, bilateral filter, artefacts reduction
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/14524