L’acqua è da sempre una risorsa indispensabile per qualsiasi civiltà. Non stupisce, quindi, che sia stata una delle prime forze motrici ad essere utilizzata per generare elettricità e che tutt’ora svolga un ruolo importante nel parco energetico di una Nazione. La tesi in oggetto verte sul rilascio o il rinnovo delle concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche, vale a dire sulle modalità con cui una società può diventare gestore di una centrale, o di un insieme di centrali, di questo tipo. In tal senso in questo lavoro si è innanzitutto preso in esame l’intero quadro normativo vigente, sia a livello europeo e nazionale che in Provincia di Trento, in maniera tale da ricostruire la cronistoria che ha portato all’assetto attuale. Particolare attenzione è stata riservata ai diversi ricorsi e alle numerose sentenze che hanno coinvolto la Commissione europea e la Corte costituzionale. Successivamente si è analizzato lo stato odierno del settore elettrico ed idroelettrico in particolare, ripercorrendo le tappe storiche fondamentali che hanno portato, a partire dalla prima centrale idroelettrica italiana, alla recente liberalizzazione del mercato ed alle problematiche che ne sono derivate. Si è inoltre approfondito il concetto di concorrenza nel mercato elettrico con particolare riferimento all'assegnazione delle concessioni per le grandi derivazioni e ai possibili conflitti di interesse che potrebbero insorgere quando l'ente rilasciante la concessione sia socio direttamente o indirettamente della società che la riceve. Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, l'attenzione è stata focalizzata sulla particolare modalità di gestione mista pubblico-privato o completamente pubblica che attualmente caratterizza l'esercizio degli impianti trentini, soffermando l'analisi sul caso particolare dell'impianto di San Floriano (Provincia di Bolzano), degno di nota perché situato a cavallo delle due Province autonome e quindi oggetto di un contenzioso durato diversi anni e conclusosi solamente nel 2010. La ricerca effettuata ha messo in evidenza la grande complessità normativa, modificata nel tempo, riguardante le concessioni per grandi derivazioni, sia dal punto di vista del rilascio delle concessioni sia sotto il profilo degli obblighi e dei vincoli relativi al normale esercizio dell'attività di produzione. E' apparso chiaro come la gestione di un impianto che sfrutti la risorsa idrica sia estremamente remunerativo, ma soprattutto come sia strategico nell'ottica di un Ente locale impegnato a preservare l'ambiente e a garantire ricadute finanziarie a favore della popolazione residente. Il presente lavoro non mira a trattare in modo esaustivo una tematica complessa ed articolata come questa. L'obiettivo è piuttosto quello di fornire una panoramica generale dell'attuale metodologia con cui vengono rilasciate e gestite le concessioni in Italia ed in modo particolare in Provincia autonoma di Trento, così da evidenziare quanto l'energia idroelettrica abbia contribuito e possa concorrere allo sviluppo sociale ed economico del Paese e di questo territorio
Concessioni per grandi derivazioni idrolettriche in Italia ed in provincia autonoma di Trento. Evoluzione normativa, concorrenza e gestori degli impianti
Delladio, Riccardo
2011/2012
Abstract
L’acqua è da sempre una risorsa indispensabile per qualsiasi civiltà. Non stupisce, quindi, che sia stata una delle prime forze motrici ad essere utilizzata per generare elettricità e che tutt’ora svolga un ruolo importante nel parco energetico di una Nazione. La tesi in oggetto verte sul rilascio o il rinnovo delle concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche, vale a dire sulle modalità con cui una società può diventare gestore di una centrale, o di un insieme di centrali, di questo tipo. In tal senso in questo lavoro si è innanzitutto preso in esame l’intero quadro normativo vigente, sia a livello europeo e nazionale che in Provincia di Trento, in maniera tale da ricostruire la cronistoria che ha portato all’assetto attuale. Particolare attenzione è stata riservata ai diversi ricorsi e alle numerose sentenze che hanno coinvolto la Commissione europea e la Corte costituzionale. Successivamente si è analizzato lo stato odierno del settore elettrico ed idroelettrico in particolare, ripercorrendo le tappe storiche fondamentali che hanno portato, a partire dalla prima centrale idroelettrica italiana, alla recente liberalizzazione del mercato ed alle problematiche che ne sono derivate. Si è inoltre approfondito il concetto di concorrenza nel mercato elettrico con particolare riferimento all'assegnazione delle concessioni per le grandi derivazioni e ai possibili conflitti di interesse che potrebbero insorgere quando l'ente rilasciante la concessione sia socio direttamente o indirettamente della società che la riceve. Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, l'attenzione è stata focalizzata sulla particolare modalità di gestione mista pubblico-privato o completamente pubblica che attualmente caratterizza l'esercizio degli impianti trentini, soffermando l'analisi sul caso particolare dell'impianto di San Floriano (Provincia di Bolzano), degno di nota perché situato a cavallo delle due Province autonome e quindi oggetto di un contenzioso durato diversi anni e conclusosi solamente nel 2010. La ricerca effettuata ha messo in evidenza la grande complessità normativa, modificata nel tempo, riguardante le concessioni per grandi derivazioni, sia dal punto di vista del rilascio delle concessioni sia sotto il profilo degli obblighi e dei vincoli relativi al normale esercizio dell'attività di produzione. E' apparso chiaro come la gestione di un impianto che sfrutti la risorsa idrica sia estremamente remunerativo, ma soprattutto come sia strategico nell'ottica di un Ente locale impegnato a preservare l'ambiente e a garantire ricadute finanziarie a favore della popolazione residente. Il presente lavoro non mira a trattare in modo esaustivo una tematica complessa ed articolata come questa. L'obiettivo è piuttosto quello di fornire una panoramica generale dell'attuale metodologia con cui vengono rilasciate e gestite le concessioni in Italia ed in modo particolare in Provincia autonoma di Trento, così da evidenziare quanto l'energia idroelettrica abbia contribuito e possa concorrere allo sviluppo sociale ed economico del Paese e di questo territorioFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/14808