La caratteristica della Random Access Machine (RAM) di eseguire le istruzioni in tempo costante rimane confinata in un piano puramente ideale: a causa di limiti fisici fondamentali, quali la taglia minima di un dispositivo e la velocità massima di un segnale, essa non può essere considerata realizzabile. Questo lavoro si innesta nella ricerca di come la RAM ideale possa essere approssimata con macchine fisiche. Esso nasce come sviluppo al progetto di G. Bilardi, K. Ekanadham e P. Pattnaik, del quale approfondisce in maniera specifica la memoria dell’architettura di calcolo. L’idea è quella di rimuovere dal progetto in questione il vincolo di una sola porta per le comunicazioni tra memoria e processore, aumentando così la banda di I/O. A partire da questa nuova condizione, si esplora la possibilità di progettare una memoria nel piano che consideri questo potenziamento e tragga vantaggio dal parallelismo, senza pregiudicare la logica sequenziale delle istruzioni. La trattazione illustra i vari passi del percorso di ricerca, per giungere infine ad un’organizzazione pipelined bidimensionale con M nodi, ciascuno contenente μ celle di memoria
Strutture bidimensionali di memoria con pipeline ad alta banda
Vezzaro, Giorgio
2011/2012
Abstract
La caratteristica della Random Access Machine (RAM) di eseguire le istruzioni in tempo costante rimane confinata in un piano puramente ideale: a causa di limiti fisici fondamentali, quali la taglia minima di un dispositivo e la velocità massima di un segnale, essa non può essere considerata realizzabile. Questo lavoro si innesta nella ricerca di come la RAM ideale possa essere approssimata con macchine fisiche. Esso nasce come sviluppo al progetto di G. Bilardi, K. Ekanadham e P. Pattnaik, del quale approfondisce in maniera specifica la memoria dell’architettura di calcolo. L’idea è quella di rimuovere dal progetto in questione il vincolo di una sola porta per le comunicazioni tra memoria e processore, aumentando così la banda di I/O. A partire da questa nuova condizione, si esplora la possibilità di progettare una memoria nel piano che consideri questo potenziamento e tragga vantaggio dal parallelismo, senza pregiudicare la logica sequenziale delle istruzioni. La trattazione illustra i vari passi del percorso di ricerca, per giungere infine ad un’organizzazione pipelined bidimensionale con M nodi, ciascuno contenente μ celle di memoriaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/15201