Pseudococcus comstocki (Kuwana) è uno pseudococcide originario dell’Asia che manifesta la sua polifagia nei confronti di numerose specie ornamentali (Morus spp., Prunus laurocerasus) e frutticole (melo, pero e pesco) ed è ormai diffuso ampiamente in America e nell’Est Europa dove la specie è stata introdotta accidentalmente. La sua presenza in Europa occidentale invece è stata registrata per la prima volta nel 2004 (Italia e Francia). Durante l’estate del 2006 ulteriori focolai della cocciniglia sono stati segnalati nel Nord Est italiano a danno di specie ornamentali e frutticole (pesco). In seguito a queste segnalazioni sono seguiti alcuni studi sulla fenologia e sulla distribuzione nell’Italia del Nord. P. comstocki sviluppa tre generazioni all’anno e trascorre l’inverno allo stadio di uova. Le uova si schiudono a partire da aprile e le neanidi si diffondono sulle foglie e sui fiori. Le femmine adulte della prima generazione si osservano in giugno, quelle della seconda generazione dalla fine di luglio alla prima metà di agosto e quelle della terza generazione dalla metà di settembre fino a novembre. La maggior parte delle femmine si sposta per ovideporre dalle foglie ai rami più vecchi e sul tronco. Frequentemente nelle coltivazioni infestate le femmine si concentrano sui frutti, nella cavità calicina su pero e melo e in quella peduncolare su pesco; per questo dopo la raccolta spesso lo pseudococcide si diffonde a causa delle reti commerciali dei frutti. Ulteriori danni vengono indirettamente causati dall’abbondante produzione di melata e dal conseguente sviluppo di fumaggini; successivamente le piante perdono le foglie e i frutti vengono danneggiati. Attraverso il monitoraggio effettuato su un’area di 150 km2 nel territorio veronese è risultato che il gelso e altre specie ornamentali (Prunus laurocerasus, Viburnum tinus) rappresentano dei focolai permanenti di questa specie nel territorio. Per quanto riguarda i parassitoidi di Pseudococcus comstocki, un ruolo di primo piano è rappresentato da alcuni imenotteri appartenenti alla famiglia degli Encyrtidae. Tra questi Clausenia purpurea (Ishii) e Chrysoplatycerus splendens (Howard) rappresentano una nuova segnalazione in Europa mentre Acerophagus maculipennis (Mercet) e Anagyrus sp. near pseudococci (Girault) erano già noti in Italia.
BIOLOGIA E DISTRIBUZIONE DI PSEUDOCOCCUS COMSTOCKI (Kuwana) (HEMIPTERA PSEUDOCOCCIDAE) NEL NORD ITALIA
Buratti, Luca
2011/2012
Abstract
Pseudococcus comstocki (Kuwana) è uno pseudococcide originario dell’Asia che manifesta la sua polifagia nei confronti di numerose specie ornamentali (Morus spp., Prunus laurocerasus) e frutticole (melo, pero e pesco) ed è ormai diffuso ampiamente in America e nell’Est Europa dove la specie è stata introdotta accidentalmente. La sua presenza in Europa occidentale invece è stata registrata per la prima volta nel 2004 (Italia e Francia). Durante l’estate del 2006 ulteriori focolai della cocciniglia sono stati segnalati nel Nord Est italiano a danno di specie ornamentali e frutticole (pesco). In seguito a queste segnalazioni sono seguiti alcuni studi sulla fenologia e sulla distribuzione nell’Italia del Nord. P. comstocki sviluppa tre generazioni all’anno e trascorre l’inverno allo stadio di uova. Le uova si schiudono a partire da aprile e le neanidi si diffondono sulle foglie e sui fiori. Le femmine adulte della prima generazione si osservano in giugno, quelle della seconda generazione dalla fine di luglio alla prima metà di agosto e quelle della terza generazione dalla metà di settembre fino a novembre. La maggior parte delle femmine si sposta per ovideporre dalle foglie ai rami più vecchi e sul tronco. Frequentemente nelle coltivazioni infestate le femmine si concentrano sui frutti, nella cavità calicina su pero e melo e in quella peduncolare su pesco; per questo dopo la raccolta spesso lo pseudococcide si diffonde a causa delle reti commerciali dei frutti. Ulteriori danni vengono indirettamente causati dall’abbondante produzione di melata e dal conseguente sviluppo di fumaggini; successivamente le piante perdono le foglie e i frutti vengono danneggiati. Attraverso il monitoraggio effettuato su un’area di 150 km2 nel territorio veronese è risultato che il gelso e altre specie ornamentali (Prunus laurocerasus, Viburnum tinus) rappresentano dei focolai permanenti di questa specie nel territorio. Per quanto riguarda i parassitoidi di Pseudococcus comstocki, un ruolo di primo piano è rappresentato da alcuni imenotteri appartenenti alla famiglia degli Encyrtidae. Tra questi Clausenia purpurea (Ishii) e Chrysoplatycerus splendens (Howard) rappresentano una nuova segnalazione in Europa mentre Acerophagus maculipennis (Mercet) e Anagyrus sp. near pseudococci (Girault) erano già noti in Italia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Buratti_Luca_Tesi.pdf
accesso aperto
Dimensione
3.94 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.94 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/15228