Il lavoro di ricerca presentato in questa tesi riguarda l’ottimizzazione della modellazione tridimensionale di una scena attraverso le mappe di salienza. Nel lavoro di ricerca, è stata utilizzata l’applicazione Photosynth, un software che permette la ricostruzione 3D di una scena o di un semplice oggetto, a partire da un insieme di fotografie. Il lavoro svolto è stato quindi finalizzato alla ricerca di possibili metodi che permettono di ridurre il numero di fotografie necessarie per realizzare la ricostruzione della scena 3D, in modo che si possa diminuire il costo computazionale senza perdere troppo in qualità. La scelta per ottenere quanto detto è ricaduta sulle mappe di salienza o saliency map. Queste mappe, simulando i meccanismi della percezione visiva umana, forniscono un’immagine a scala di grigi che descrive i particolari salienti di una scena. È quindi plausibile pensare di sfruttarle per individuare l’oggetto più complesso da modellizzare. Una volta individuato, tramite particolari ordinamenti che analizzano i valori di salienza stimati, si possono utilizzare le fotografie del nostro dataset che meglio rappresentano l’oggetto che si vuole modellizzare. Allo stesso tempo risulta possibile “scartare” le foto che presentano una elevata informazione di salienza solo sul bordo della scena, la quale di certo non risulta fondamentale. Mediante queste considerazioni, si può utilizzare un numero inferiore di foto abbassando i costi computazionali ottenendo allo stesso tempo una buona modellazione 3D visto che ci si concentra solo sull’oggetto principale

Studio di mappe di salienza per l'ottimizzazione della ricostruzione 3D

Barbiero, Luca
2012/2013

Abstract

Il lavoro di ricerca presentato in questa tesi riguarda l’ottimizzazione della modellazione tridimensionale di una scena attraverso le mappe di salienza. Nel lavoro di ricerca, è stata utilizzata l’applicazione Photosynth, un software che permette la ricostruzione 3D di una scena o di un semplice oggetto, a partire da un insieme di fotografie. Il lavoro svolto è stato quindi finalizzato alla ricerca di possibili metodi che permettono di ridurre il numero di fotografie necessarie per realizzare la ricostruzione della scena 3D, in modo che si possa diminuire il costo computazionale senza perdere troppo in qualità. La scelta per ottenere quanto detto è ricaduta sulle mappe di salienza o saliency map. Queste mappe, simulando i meccanismi della percezione visiva umana, forniscono un’immagine a scala di grigi che descrive i particolari salienti di una scena. È quindi plausibile pensare di sfruttarle per individuare l’oggetto più complesso da modellizzare. Una volta individuato, tramite particolari ordinamenti che analizzano i valori di salienza stimati, si possono utilizzare le fotografie del nostro dataset che meglio rappresentano l’oggetto che si vuole modellizzare. Allo stesso tempo risulta possibile “scartare” le foto che presentano una elevata informazione di salienza solo sul bordo della scena, la quale di certo non risulta fondamentale. Mediante queste considerazioni, si può utilizzare un numero inferiore di foto abbassando i costi computazionali ottenendo allo stesso tempo una buona modellazione 3D visto che ci si concentra solo sull’oggetto principale
2012-03-12
119
Saliency Map, mappe di salienza, modellazione 3D, photosynth, Itti & Koch
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI_BARBIERO_LUCA_601191-TC.pdf

accesso aperto

Dimensione 13.82 MB
Formato Adobe PDF
13.82 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/15410