Negli ultimi anni numerosi fattori, fra cui la rapida diffusione delle fonti di energia rinnovabile e lo sviluppo del concetto di produzione distribuita, hanno favorito la nascita delle smart-grid. Con tale termine vengono identificate le cosiddette rete elettriche “intelligenti”, in grado di operare perseguendo opportuni obiettivi di efficienza. Fra questi, uno dei più significativi è rappresentato dall’ottimizzazione dei flussi di potenza che circolano in rete. La presente tesi studia proprio il problema dell’Optimal Power Flow, proponendo due diversi strumenti per la sua soluzione: l’Interior Point Method e l’Alternating Direction Multiplier Method. Entrambi sono algoritmi iterativi, ma mentre il primo sfrutta un approccio di tipo centralizzato, il secondo ne adotta uno di tipo distribuito. Dopo aver spiegato in che modo essi possono fungere da solutori per il problema dell’Optimal Power Flow, vengono analizzate le loro prestazioni sia dal punto di vista dell’efficacia che dell’efficienza risolutiva. Dal confronto di tali performance, vengono infine stabiliti quali possano essere i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’utilizzo di un approccio rispetto all’altro
Ottimizzazione delle smart-grid: soluzione centralizzata e distribuita
Biral, Alessandro
2012/2013
Abstract
Negli ultimi anni numerosi fattori, fra cui la rapida diffusione delle fonti di energia rinnovabile e lo sviluppo del concetto di produzione distribuita, hanno favorito la nascita delle smart-grid. Con tale termine vengono identificate le cosiddette rete elettriche “intelligenti”, in grado di operare perseguendo opportuni obiettivi di efficienza. Fra questi, uno dei più significativi è rappresentato dall’ottimizzazione dei flussi di potenza che circolano in rete. La presente tesi studia proprio il problema dell’Optimal Power Flow, proponendo due diversi strumenti per la sua soluzione: l’Interior Point Method e l’Alternating Direction Multiplier Method. Entrambi sono algoritmi iterativi, ma mentre il primo sfrutta un approccio di tipo centralizzato, il secondo ne adotta uno di tipo distribuito. Dopo aver spiegato in che modo essi possono fungere da solutori per il problema dell’Optimal Power Flow, vengono analizzate le loro prestazioni sia dal punto di vista dell’efficacia che dell’efficienza risolutiva. Dal confronto di tali performance, vengono infine stabiliti quali possano essere i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’utilizzo di un approccio rispetto all’altroFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/16492