Alla luce delle sfide che l’Unione Europea pone ai territori in termini di capacità di proporre strategie integrate di sviluppo, come emerge dalla Proposta di Regolamento Generale dei Fondi del Quadro Strategico Comunitario, rispetto ad altri contesti regionali italiani la Regione Veneto sembra poter essere facilitata nell’attuazione dell’approccio territoriale europeo grazie alla sperimentazione di una propria politica di programmazione di programmazione europeo. decentrata dello sviluppo, ovvero l’Intesa Programmatica d’Area. I profili tracciati dai nuovi orientamenti europei trovano infatti evidenti analogie con larga parte dei processi attivati nell’ultimo quinquennio dalle IPA, attraverso cui la Regione Veneto ha di fatto incentivato la realizzazione di “istituzioni locali di scopo”, ovvero partenariati locali espressione delle componenti politiche, economiche e sociali di specifici ambiti territoriali sub-regionali. Sebbene quindi la Regione disponga potenzialmente già di strumenti coerenti, almeno dal punto di vista formale, con la strategia place-based, risulta altresì necessario che la politica promossa attraverso le Intese sia riformata alla luce delle criticità riscontrate nel corso della sua attuazione e in conformità alle nuove indicazioni che provengono dai livelli istituzionali superiori rispetto all’implementazione di politiche di sviluppo territoriali. Scopo di questo lavoro è perciò comprendere quali dinamiche regolino oggi le politiche di sviluppo locale in Veneto, gli attori da esse coinvolti e gli assetti di governance a cui hanno dato forma. In seguito ad un’approfondita disamina di quanto previsto dall’approccio place based elaborato nel Rapporto Barca, verrà analizzato quanto la Commissione Europea ha previsto nelle bozze regolamentari dei fondi strutturali 2014 - 2020 per tradurre i suoi principi in strumenti operativi, con particolare riferimento allo Sviluppo Locale di tipo Partecipativo (CLLD) e all’Investimento Territoriale Integrato (ITI) nell’ambito dello Sviluppo Urbano Sostenibile Integrato. La sezione conclusiva cercherà di mettere in luce quali potenzialità e quali criticità presentino ad oggi le IPA al fine di diventare efficaci strumenti di programmazione decentrata regionale e porre le basi per l’attuazione dell’approccio territoriale allo sviluppo delineato dalla Commissione per il prossimo periodo
Le IPA come modelli di Governance per l'attuazione dell'approccio territoriale nella programmazione europea 2014-2020
Bassetto, Marco
2012/2013
Abstract
Alla luce delle sfide che l’Unione Europea pone ai territori in termini di capacità di proporre strategie integrate di sviluppo, come emerge dalla Proposta di Regolamento Generale dei Fondi del Quadro Strategico Comunitario, rispetto ad altri contesti regionali italiani la Regione Veneto sembra poter essere facilitata nell’attuazione dell’approccio territoriale europeo grazie alla sperimentazione di una propria politica di programmazione di programmazione europeo. decentrata dello sviluppo, ovvero l’Intesa Programmatica d’Area. I profili tracciati dai nuovi orientamenti europei trovano infatti evidenti analogie con larga parte dei processi attivati nell’ultimo quinquennio dalle IPA, attraverso cui la Regione Veneto ha di fatto incentivato la realizzazione di “istituzioni locali di scopo”, ovvero partenariati locali espressione delle componenti politiche, economiche e sociali di specifici ambiti territoriali sub-regionali. Sebbene quindi la Regione disponga potenzialmente già di strumenti coerenti, almeno dal punto di vista formale, con la strategia place-based, risulta altresì necessario che la politica promossa attraverso le Intese sia riformata alla luce delle criticità riscontrate nel corso della sua attuazione e in conformità alle nuove indicazioni che provengono dai livelli istituzionali superiori rispetto all’implementazione di politiche di sviluppo territoriali. Scopo di questo lavoro è perciò comprendere quali dinamiche regolino oggi le politiche di sviluppo locale in Veneto, gli attori da esse coinvolti e gli assetti di governance a cui hanno dato forma. In seguito ad un’approfondita disamina di quanto previsto dall’approccio place based elaborato nel Rapporto Barca, verrà analizzato quanto la Commissione Europea ha previsto nelle bozze regolamentari dei fondi strutturali 2014 - 2020 per tradurre i suoi principi in strumenti operativi, con particolare riferimento allo Sviluppo Locale di tipo Partecipativo (CLLD) e all’Investimento Territoriale Integrato (ITI) nell’ambito dello Sviluppo Urbano Sostenibile Integrato. La sezione conclusiva cercherà di mettere in luce quali potenzialità e quali criticità presentino ad oggi le IPA al fine di diventare efficaci strumenti di programmazione decentrata regionale e porre le basi per l’attuazione dell’approccio territoriale allo sviluppo delineato dalla Commissione per il prossimo periodoFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/18650