Le galassie non popolano in modo casuale l’Universo, ma la loro distribuzione spaziale è conseguenza dei processi fisici di formazione e della loro tendenza di aggregarsi in particolari regioni di sovra densità. Nello specifico, i gruppi di galassie contengono la maggior parte delle galassie nell’Universo Locale, più del doppio degli ammassi. L’evoluzione delle galas- sie all’interno di un gruppo è differente da quella negli ammassi, specialmente per quanto riguarda i meccanismi che la conducono. Le galassie in gruppo interagiscono e hanno eventi di fusione guidati dall’attrito dinamico che agisce durante gli incontri galassia-galassia. In queste situazioni la formazione di stelle viene riattivata o aumentata dal gas che dalle regioni esterne fluisce in quelle interne, a causa della perdita del momento angolare dovuta all’interazione. Lo scopo della mia tesi è l’analisi del sistema di galassie, composto da NGC 1533, IC 2038 e IC 2039, all’interno del gruppo di Dorado. Le galassie sono racchiuse da una nube di idrogeno neutro. Questo ambiente ricco di gas è un laboratorio ideale per studiare come galassie definite “rosse e morte”, posizionate sulla Sequenza Rossa del diagramma Colore Magnitudine (è il caso di NGC 1533) mostrino episodi di ringiovanimento nelle regioni più interne, come la formazione stellare. La mia analisi non è la prima che ha come oggetto NGC 1533, il mio contributo risiede nell’essere riuscita ad osservare la controparte ottica dell’idrogeno neutro e delle emissioni ultraviolette, ed inoltre la rilevazione dell’asimmetria di luce dovuta all’interazione. Questo è stato possibile solo grazie alle immagini profonde, ad alta risoluzione spaziale ed a grande campo che mi sono state fornite dal gruppo VEGAS, ottenute con il telescopio VST e la camera OmegaCAM. Grazie a questo ho potuto mappare le galassie arrivando ad una brillanza superficiale di μg ∼ 29.7 mag arcsec−2 per NGC 1533, μg ∼ 25.35 mag arcsec−2 per IC 2038 e μg ∼ 27 mag arcsec−2 per IC 2039. D’altro canto per IC 2038 e IC 2039 la mia risulta essere la prima analisi fotometrica dei due oggetti. Grazie alle immagini profonde si è avuto prova che l’interazione avviene tra NGC 1533, IC 2038 e IC 2039; precedentemente si credeva che NGC 1533 interagisse solo con IC 2038. Da questo si può concludere che, benché NGC 1533 sia frutto di una passata fusione di galassie, attualmente nessun modello evolutivo di quelli ipotizzati può adattarsi al- la situazione in quanto non tengono conto dell’interazione reciproca del sistema nel suo insieme. Il Capitolo 1 contiene una rivisitazione del concetto di gruppo di galassie. Il Capitolo 2 è focalizzato sull’importanza di comprendere sia l’evoluzione dei gruppi che l’evoluzione delle galassie al loro interno attraverso un approccio a più lunghezze d’onda e usando il diagramma Colore Magnitudine; esso contiene anche una reinterpretazione della classificazione morfologica delle galassie grazie alla fotometria profonda. La struttura e le proprietà del gruppo di Dorado sono presentate nel Capitolo 3, insieme allo scopo della tesi. Nel Capitolo 4 è contenuta la descrizione delle osservazioni originali ottenute usando OmegaCAM@VST, situato nel sito osservativo di ESO a Cerro Paranal, la tecnica di analisi adottata e i risultati della fotometria superficiale. Le Conclusioni sono inserite nel Capitolo 6.

The Dorado Group and its members: towards a multi-wavelength view

Cattapan, Arianna
2018/2019

Abstract

Le galassie non popolano in modo casuale l’Universo, ma la loro distribuzione spaziale è conseguenza dei processi fisici di formazione e della loro tendenza di aggregarsi in particolari regioni di sovra densità. Nello specifico, i gruppi di galassie contengono la maggior parte delle galassie nell’Universo Locale, più del doppio degli ammassi. L’evoluzione delle galas- sie all’interno di un gruppo è differente da quella negli ammassi, specialmente per quanto riguarda i meccanismi che la conducono. Le galassie in gruppo interagiscono e hanno eventi di fusione guidati dall’attrito dinamico che agisce durante gli incontri galassia-galassia. In queste situazioni la formazione di stelle viene riattivata o aumentata dal gas che dalle regioni esterne fluisce in quelle interne, a causa della perdita del momento angolare dovuta all’interazione. Lo scopo della mia tesi è l’analisi del sistema di galassie, composto da NGC 1533, IC 2038 e IC 2039, all’interno del gruppo di Dorado. Le galassie sono racchiuse da una nube di idrogeno neutro. Questo ambiente ricco di gas è un laboratorio ideale per studiare come galassie definite “rosse e morte”, posizionate sulla Sequenza Rossa del diagramma Colore Magnitudine (è il caso di NGC 1533) mostrino episodi di ringiovanimento nelle regioni più interne, come la formazione stellare. La mia analisi non è la prima che ha come oggetto NGC 1533, il mio contributo risiede nell’essere riuscita ad osservare la controparte ottica dell’idrogeno neutro e delle emissioni ultraviolette, ed inoltre la rilevazione dell’asimmetria di luce dovuta all’interazione. Questo è stato possibile solo grazie alle immagini profonde, ad alta risoluzione spaziale ed a grande campo che mi sono state fornite dal gruppo VEGAS, ottenute con il telescopio VST e la camera OmegaCAM. Grazie a questo ho potuto mappare le galassie arrivando ad una brillanza superficiale di μg ∼ 29.7 mag arcsec−2 per NGC 1533, μg ∼ 25.35 mag arcsec−2 per IC 2038 e μg ∼ 27 mag arcsec−2 per IC 2039. D’altro canto per IC 2038 e IC 2039 la mia risulta essere la prima analisi fotometrica dei due oggetti. Grazie alle immagini profonde si è avuto prova che l’interazione avviene tra NGC 1533, IC 2038 e IC 2039; precedentemente si credeva che NGC 1533 interagisse solo con IC 2038. Da questo si può concludere che, benché NGC 1533 sia frutto di una passata fusione di galassie, attualmente nessun modello evolutivo di quelli ipotizzati può adattarsi al- la situazione in quanto non tengono conto dell’interazione reciproca del sistema nel suo insieme. Il Capitolo 1 contiene una rivisitazione del concetto di gruppo di galassie. Il Capitolo 2 è focalizzato sull’importanza di comprendere sia l’evoluzione dei gruppi che l’evoluzione delle galassie al loro interno attraverso un approccio a più lunghezze d’onda e usando il diagramma Colore Magnitudine; esso contiene anche una reinterpretazione della classificazione morfologica delle galassie grazie alla fotometria profonda. La struttura e le proprietà del gruppo di Dorado sono presentate nel Capitolo 3, insieme allo scopo della tesi. Nel Capitolo 4 è contenuta la descrizione delle osservazioni originali ottenute usando OmegaCAM@VST, situato nel sito osservativo di ESO a Cerro Paranal, la tecnica di analisi adottata e i risultati della fotometria superficiale. Le Conclusioni sono inserite nel Capitolo 6.
2018-07-16
110
Deep photometry, Isophotal analysis, NGC 1533, IC 2038, IC 2039
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/23921