Fino a pochi anni fa, si credeva che gli ammassi globulari fossero l'esempio per antonomasia di “popolazione stellare semplice”, ovvero stelle formatesi allo stesso momento e aventi le stesse proprietà chimiche. La scoperta di sequenze multiple nei diagrammi colore-magnitudine di quasi tutti gli ammassi globulari della Galassia, ci ha fatto capire che questi oggetti non sono formati da una singola popolazione, ma ospitano diverse popolazioni stellari caratterizzate da proprietà chimiche diverse. Queste variazioni chimiche sono differenti da ammasso ad ammasso e sono la prova che sulla superficie delle stelle degli ammassi è presente materiale che è stato prodotto dal bruciamento dell’idrogeno ad alte temperature. In questo lavoro ho analizzato le popolazioni stellari multiple nell’ammasso globulare NGC 6723, perché presenta delle caratteristiche molto particolari che pochi altri ammassi posseggono. Infatti come mostrato in Milone et al. (2017) nella mappa cromosomica (un particolare diagramma due colori) le popolazioni multiple di NGC 6723 si distribuiscono in due gruppi principali, corrispondenti a due generazioni distinte di stelle. La ulteriore peculiarità sta nel fatto che la prima generazione sembra sia formata a sua volta da due differenti popolazioni. Le immagini utilizzate in questo lavoro di analisi delle popolazioni stellari multiple ospitate dall’ammasso globulare NGC 6723, fanno parte dei progetti “ACS Survey of Galactic Globular Clusters” (GO-10775, P.I.: A. Sarajedini) e “The HST UV Legacy Survey of Galactic Globular Clusters” (GO-13297, P.I.: G. Piotto) e sono state acquisite con l’utilizzo del telescopio spaziale HST. Ho ridotto tutti i dati HST utilizzando un software all'avanguardia, che mi ha permesso di ricavare fotometria e strometria di alta precisione anche per stelle localizzate in ambienti affollati come quelli degli ammassi globulari. Ho quindi stilato un catalogo astro-fotometrico di NGC6723, sul quale ho eseguito la mia analisi. Combinando magnitudini in bande UV ( nei filtri F275W, F336W e F438W) e in bande ottiche (filtri F606W e F814W) presenti nel mio catalogo, ho ricavato diagrammi (pseudo)colore-magnitudine, diagrammi due colori e mappe cromosomiche, con lo scopo di massimizzare la separazione tra le diverse sequenze delle diverse popolazioni. Grazie alla fotometria di alta precisione sono riuscito ad individuare almeno 5 distinte popolazioni stellari: tre di queste appartengono alla cosiddetta Seconda Generazione (SG) e due (almeno) alla Prima Generazione di stelle. Ho trovato che lungo l’RGB le due generazioni di stelle non hanno una dipendenza dalla magnitudine, escludendo dunque l’esistenza di un legame tra le diverse generazioni con la fase evolutiva. Nel ri-mappare le popolazioni nei CMDs ho avuto la conferma che la prima generazione di stelle è composta da due popolazioni indipendenti. La seconda generazione di stelle si inverte invece con la prima nei CMDs che usano colori UV . Le popolazioni intermedie (di seconda generazione) sembrano avere delle sostanziali differenze di azoto rispetto alle stelle di prima generazione. I dati spettroscopici di NGC 6723 presenti in letteratura confermano in modo convincente la classificazione delle diverse popolazioni stellari che ho ricavato, ovvero che le stelle di prima generazione sono povere di azoto e sodio e ricche e di carbonio e ossigeno, mentre le stelle di seconda generazione sono ricche di sodio e povere di carbonio e ossigeno. I risultati ottenuti forniscono nuovi vincoli agli scenari di formazione, che per ora non risultano ancora completi nel descrivere tutte le caratteristiche osservative delle popolazioni stellari multiple. Solo un’analisi completa di questo tipo svolta su tutti gli ammassi globulari riuscirà a dare dei vincoli più stringenti agli scenari di formazione e alla comprensione dei meccanismi che regolano tali processi.

Studio delle Popolazioni Stellari Multiple nell' Ammasso Globulare NGC 6723

Menegazzo, Marco
2017/2018

Abstract

Fino a pochi anni fa, si credeva che gli ammassi globulari fossero l'esempio per antonomasia di “popolazione stellare semplice”, ovvero stelle formatesi allo stesso momento e aventi le stesse proprietà chimiche. La scoperta di sequenze multiple nei diagrammi colore-magnitudine di quasi tutti gli ammassi globulari della Galassia, ci ha fatto capire che questi oggetti non sono formati da una singola popolazione, ma ospitano diverse popolazioni stellari caratterizzate da proprietà chimiche diverse. Queste variazioni chimiche sono differenti da ammasso ad ammasso e sono la prova che sulla superficie delle stelle degli ammassi è presente materiale che è stato prodotto dal bruciamento dell’idrogeno ad alte temperature. In questo lavoro ho analizzato le popolazioni stellari multiple nell’ammasso globulare NGC 6723, perché presenta delle caratteristiche molto particolari che pochi altri ammassi posseggono. Infatti come mostrato in Milone et al. (2017) nella mappa cromosomica (un particolare diagramma due colori) le popolazioni multiple di NGC 6723 si distribuiscono in due gruppi principali, corrispondenti a due generazioni distinte di stelle. La ulteriore peculiarità sta nel fatto che la prima generazione sembra sia formata a sua volta da due differenti popolazioni. Le immagini utilizzate in questo lavoro di analisi delle popolazioni stellari multiple ospitate dall’ammasso globulare NGC 6723, fanno parte dei progetti “ACS Survey of Galactic Globular Clusters” (GO-10775, P.I.: A. Sarajedini) e “The HST UV Legacy Survey of Galactic Globular Clusters” (GO-13297, P.I.: G. Piotto) e sono state acquisite con l’utilizzo del telescopio spaziale HST. Ho ridotto tutti i dati HST utilizzando un software all'avanguardia, che mi ha permesso di ricavare fotometria e strometria di alta precisione anche per stelle localizzate in ambienti affollati come quelli degli ammassi globulari. Ho quindi stilato un catalogo astro-fotometrico di NGC6723, sul quale ho eseguito la mia analisi. Combinando magnitudini in bande UV ( nei filtri F275W, F336W e F438W) e in bande ottiche (filtri F606W e F814W) presenti nel mio catalogo, ho ricavato diagrammi (pseudo)colore-magnitudine, diagrammi due colori e mappe cromosomiche, con lo scopo di massimizzare la separazione tra le diverse sequenze delle diverse popolazioni. Grazie alla fotometria di alta precisione sono riuscito ad individuare almeno 5 distinte popolazioni stellari: tre di queste appartengono alla cosiddetta Seconda Generazione (SG) e due (almeno) alla Prima Generazione di stelle. Ho trovato che lungo l’RGB le due generazioni di stelle non hanno una dipendenza dalla magnitudine, escludendo dunque l’esistenza di un legame tra le diverse generazioni con la fase evolutiva. Nel ri-mappare le popolazioni nei CMDs ho avuto la conferma che la prima generazione di stelle è composta da due popolazioni indipendenti. La seconda generazione di stelle si inverte invece con la prima nei CMDs che usano colori UV . Le popolazioni intermedie (di seconda generazione) sembrano avere delle sostanziali differenze di azoto rispetto alle stelle di prima generazione. I dati spettroscopici di NGC 6723 presenti in letteratura confermano in modo convincente la classificazione delle diverse popolazioni stellari che ho ricavato, ovvero che le stelle di prima generazione sono povere di azoto e sodio e ricche e di carbonio e ossigeno, mentre le stelle di seconda generazione sono ricche di sodio e povere di carbonio e ossigeno. I risultati ottenuti forniscono nuovi vincoli agli scenari di formazione, che per ora non risultano ancora completi nel descrivere tutte le caratteristiche osservative delle popolazioni stellari multiple. Solo un’analisi completa di questo tipo svolta su tutti gli ammassi globulari riuscirà a dare dei vincoli più stringenti agli scenari di formazione e alla comprensione dei meccanismi che regolano tali processi.
2017-09-26
67
Ammassi Globulari (NGC 6723) – Stelle: popolazione II – Diagrammi colore-magnitudine – Fotometria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/24108