I buchi neri supermassicci (SBH) sono fattori determinanti per la dinamica, la morfologia, la formazione stellare e l’arricchimento chimico dei nuclei galattici. Diversi studi rivelano l’esistenza di legami tra la massa del buco nero centrale e le proprietà della galassia ospite che sono messi in evidenza da alcune relazioni di scala empiricamente determinate. Lo scopo della mia tesi è quello di ri-esaminare la relazione MBH − L per le galassie quiescenti ad una lunghezza d’onda simile a quella usata in recenti studi sugli AGN, al fine di confrontare direttamente le relazioni MBH − L per le galassie attive e le galassie quiescenti. Per questo lavoro di tesi è stata svolta un’accurata analisi fotometrica di circa 500 immagini di un campione di 36 galassie quiescenti osservate nelle bande g e r della Sloan Digital Sky Survey (SDSS). La decomposizione fotometrica bidimensionale ha prodotto risultati consistenti con quelli ottenuti con da Läsker et al. (2014) per quanto riguarda l'analisi morfologica delle galassie. Inoltre, si è trovato che per le galassie ellittiche NGC 4261, NGC 4191, NGC 4374 e PGC 49940 il rapporto tra la luminosità in banda K e quella in banda g è circa costante.
Studio della relazione di scala tra la luminosità della galassia e la massa del buco nero centrale
Rubino, Michela
2017/2018
Abstract
I buchi neri supermassicci (SBH) sono fattori determinanti per la dinamica, la morfologia, la formazione stellare e l’arricchimento chimico dei nuclei galattici. Diversi studi rivelano l’esistenza di legami tra la massa del buco nero centrale e le proprietà della galassia ospite che sono messi in evidenza da alcune relazioni di scala empiricamente determinate. Lo scopo della mia tesi è quello di ri-esaminare la relazione MBH − L per le galassie quiescenti ad una lunghezza d’onda simile a quella usata in recenti studi sugli AGN, al fine di confrontare direttamente le relazioni MBH − L per le galassie attive e le galassie quiescenti. Per questo lavoro di tesi è stata svolta un’accurata analisi fotometrica di circa 500 immagini di un campione di 36 galassie quiescenti osservate nelle bande g e r della Sloan Digital Sky Survey (SDSS). La decomposizione fotometrica bidimensionale ha prodotto risultati consistenti con quelli ottenuti con da Läsker et al. (2014) per quanto riguarda l'analisi morfologica delle galassie. Inoltre, si è trovato che per le galassie ellittiche NGC 4261, NGC 4191, NGC 4374 e PGC 49940 il rapporto tra la luminosità in banda K e quella in banda g è circa costante.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/24111