La teoria di formazione ed evoluzione della Via Lattea è una delle tante questioni aperte dell'Astrofisica moderna. Nel corso degli anni sono stati sviluppati vari modelli per spiegare la formazione delle galassie: nonostante descrivano bene la situazione su grande scala, falliscono su piccola. La Via Lattea rappresenta il laboratorio ideale per testare le teorie di formazione ed evoluzione delle galassie, in quanto la componente stellare è facilmente risolvibile sia che si tratti di ammassi o di stelle di campo. Recenti evidenze osservative, in particolare il gradiente di metallicità verticale, hanno confermato la natura duale del disco Galattico. Si parla di disco spesso, formato principalmente da stelle vecchie con [α/Fe] più elevato, e di disco sottile, composto prevalentemente da stelle giovani con una metallicità maggiore, gas, polveri e regioni HII. La tecnica che permette di ricavare informazioni fisiche e chimiche accurate della componente stellare di disco è la spettroscopia ad alta risoluzione. Grazie a survey dedicate, per esempio Gaia-ESO Survey nell'emisfero australe e OCCASO nell'emisfero boreale, sono stati acquisiti numerosi spettri stellari. Dall'analisi delle abbondanze chimiche di stelle in ammassi aperti è stato possibile così derivare il gradiente di metallicità radiale della componente di disco, che ha pendenza negativa nelle regioni interne e si appiattisce nelle regioni più esterne. Questo pone importanti vincoli osservativi ai modelli teorici di formazione ed evoluzione delle galassie. In questo lavoro di tesi è stata realizzata l'analisi spettroscopica di stelle evolute negli ammassi aperti NGC 6940 e Tombaugh 5 nell'emisfero boreale. Il campione analizzato comprende stelle di Red Clump osservate con il telescopio BTA-6 dell'Osservatorio Astrofisico Speciale di Nizhny Arkhyz, in Russia. Per ciascuna stella sono state misurate le velocità radiali e le abbondanze chimiche, confrontando poi i risultati con la letteratura. Le misure di Tombaugh 5 sono le prime mai realizzate. Le metallicità sono state misurate con due diversi codici (MOOG e SP_Ace), che hanno prodotto risultati diversi tra loro. In particolare per i due ammassi sono state misurate le stesse metallicità medie con il primo codice, <[Fe/H]>=+0.11±0.03 dex, mentre con il secondo sono state misurate rispettivamente -0.02±0.01 dex per NGC 6940 e -0.18±0.02 dex per To5. I due ammassi sono stati aggiunti al campione osservativo di Magrini et al. (2009) per verificare l'andamento generale del gradiente di metallicità.
Studio spettroscopico delle abbondanze chimiche di stelle evolute in due ammassi galattici
Baratella, Martina
2018/2019
Abstract
La teoria di formazione ed evoluzione della Via Lattea è una delle tante questioni aperte dell'Astrofisica moderna. Nel corso degli anni sono stati sviluppati vari modelli per spiegare la formazione delle galassie: nonostante descrivano bene la situazione su grande scala, falliscono su piccola. La Via Lattea rappresenta il laboratorio ideale per testare le teorie di formazione ed evoluzione delle galassie, in quanto la componente stellare è facilmente risolvibile sia che si tratti di ammassi o di stelle di campo. Recenti evidenze osservative, in particolare il gradiente di metallicità verticale, hanno confermato la natura duale del disco Galattico. Si parla di disco spesso, formato principalmente da stelle vecchie con [α/Fe] più elevato, e di disco sottile, composto prevalentemente da stelle giovani con una metallicità maggiore, gas, polveri e regioni HII. La tecnica che permette di ricavare informazioni fisiche e chimiche accurate della componente stellare di disco è la spettroscopia ad alta risoluzione. Grazie a survey dedicate, per esempio Gaia-ESO Survey nell'emisfero australe e OCCASO nell'emisfero boreale, sono stati acquisiti numerosi spettri stellari. Dall'analisi delle abbondanze chimiche di stelle in ammassi aperti è stato possibile così derivare il gradiente di metallicità radiale della componente di disco, che ha pendenza negativa nelle regioni interne e si appiattisce nelle regioni più esterne. Questo pone importanti vincoli osservativi ai modelli teorici di formazione ed evoluzione delle galassie. In questo lavoro di tesi è stata realizzata l'analisi spettroscopica di stelle evolute negli ammassi aperti NGC 6940 e Tombaugh 5 nell'emisfero boreale. Il campione analizzato comprende stelle di Red Clump osservate con il telescopio BTA-6 dell'Osservatorio Astrofisico Speciale di Nizhny Arkhyz, in Russia. Per ciascuna stella sono state misurate le velocità radiali e le abbondanze chimiche, confrontando poi i risultati con la letteratura. Le misure di Tombaugh 5 sono le prime mai realizzate. Le metallicità sono state misurate con due diversi codici (MOOG e SP_Ace), che hanno prodotto risultati diversi tra loro. In particolare per i due ammassi sono state misurate le stesse metallicità medie con il primo codice, <[Fe/H]>=+0.11±0.03 dex, mentre con il secondo sono state misurate rispettivamente -0.02±0.01 dex per NGC 6940 e -0.18±0.02 dex per To5. I due ammassi sono stati aggiunti al campione osservativo di Magrini et al. (2009) per verificare l'andamento generale del gradiente di metallicità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/26038