La tesi si propone di analizzare il trattamento del materiale cartografico all’interno della biblioteca: sia da un punto di vista catalografico sia in rapporto con le nuove tecnologie e le innovazioni dell’era digitale. Nel primo capitolo si cerca di dare una risposta ad alcune domande cruciali sul futuro della carta: ha ancora senso acquisire, catalogare e conservare la carta nel suo formato a stampa? Quali sono le novità che l’era digitale ha portato alla scienza cartografica? Se è evidente che l’avvento di internet, del web 2.0 e di nuove tecnologie come il GIS, hanno stravolto la cartografia tanto da coniare un nuovo termine come “neogeografia”, viviamo ancora in un’epoca ibrida dove, specialmente in campo accademico, la carta stampata ha ancora una propria utilità e non può essere rimpiazzata dalla sua versione digitale. Nel secondo capitolo viene analizzato il processo catalografico della carta mettendo in relazione i diversi standard di riferimento e la loro evoluzione nel tempo. A termine del capitolo, con l’ausilio dei dati ricavati da un questionario sottoposto agli utenti della biblioteca di Geoscienze di Padova, si analizzano i limiti degli OPAC tradizionali sia in rapporto alla peculiarità della ricerca a catalogo delle carte, sia in rapporto alle nuove tendenze del web (web semantico e linked data). Nel terzo capitolo viene analizzato il caso concreto della cartoteca di Geoscienze evidenziandone criticità ed opportunità: vengono proposte alcune soluzioni che potrebbero aiutare la biblioteca ad integrarsi pienamente nell’era digitale.

La cartoteca della biblioteca di Geoscienze di Padova nell'era digitale

Cefis, Matteo
2016/2017

Abstract

La tesi si propone di analizzare il trattamento del materiale cartografico all’interno della biblioteca: sia da un punto di vista catalografico sia in rapporto con le nuove tecnologie e le innovazioni dell’era digitale. Nel primo capitolo si cerca di dare una risposta ad alcune domande cruciali sul futuro della carta: ha ancora senso acquisire, catalogare e conservare la carta nel suo formato a stampa? Quali sono le novità che l’era digitale ha portato alla scienza cartografica? Se è evidente che l’avvento di internet, del web 2.0 e di nuove tecnologie come il GIS, hanno stravolto la cartografia tanto da coniare un nuovo termine come “neogeografia”, viviamo ancora in un’epoca ibrida dove, specialmente in campo accademico, la carta stampata ha ancora una propria utilità e non può essere rimpiazzata dalla sua versione digitale. Nel secondo capitolo viene analizzato il processo catalografico della carta mettendo in relazione i diversi standard di riferimento e la loro evoluzione nel tempo. A termine del capitolo, con l’ausilio dei dati ricavati da un questionario sottoposto agli utenti della biblioteca di Geoscienze di Padova, si analizzano i limiti degli OPAC tradizionali sia in rapporto alla peculiarità della ricerca a catalogo delle carte, sia in rapporto alle nuove tendenze del web (web semantico e linked data). Nel terzo capitolo viene analizzato il caso concreto della cartoteca di Geoscienze evidenziandone criticità ed opportunità: vengono proposte alcune soluzioni che potrebbero aiutare la biblioteca ad integrarsi pienamente nell’era digitale.
2016-10-24
150
Cartografia, Biblioteca Geoscienze, Carte digitali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/28398