La schizofrenia è una sindrome costituita da una costellazione di sintomi, le sue manifestazioni sono estremamente eterogenee ed è caratterizzata da una serie di disfunzioni cognitive, comportamentali ed emotive associate ad un deterioramento nel funzionamento nei principali ambiti di vita dell’individuo come quello lavorativo e sociale. I sintomi tipici riscontrabili in questo disturbo sono quelli cosiddetti ‘positivi’ come deliri, allucinazioni, pensiero e comportamento disorganizzati, che determinano un’alterata percezione della realtà, e i sintomi definiti ‘negativi’ quali affettività appiattita, alogia, espressione emotiva ridotta, ritiro sociale, abulia, anedonia e deficit psicomotori. Nessun sintomo della schizofrenia è tuttavia considerato patognomonico per la sua diagnosi. Questi pazienti manifestano comunemente anche difficoltà cognitive, in particolare deficit di memoria, attenzione, funzioni esecutive e problem solving. La schizofrenia è, inoltre, il disturbo cardine all’interno dello spettro psicotico, il quale è composto da patologie che si distribuiscono lungo un continuum e che sono accomunate dalla presenza di sintomi psicotici quali perdita di contatto con la realtà, perdita della capacità di giudizio, disturbi del pensiero, della percezione (allucinazioni), compromissione delle relazioni e del funzionamento sociale. È una malattia caratterizzata da un’espressione fenotipica estremamente variabile ed un’eziologia complessa ed ancora poco conosciuta. Partendo dall’ipotesi di Crow, che risulta essere, ad oggi, il modello più completo per comprendere la schizofrenia, abbiamo definito un progetto di ricerca che prevede come obiettivo principale quello di testare l’ipotesi di Crow sulla presenza di un’alterata dominanza emisferica per il linguaggio nei pazienti schizofrenici, e in particolare in quei pazienti che presentano allucinazioni uditive.

Alterata lateralizzazione del network linguistico come marker biologico in pazienti schizofrenici con allucinazioni uditive: uno studio fMRI in condizione di riposo

PALMA, GAIA
2021/2022

Abstract

La schizofrenia è una sindrome costituita da una costellazione di sintomi, le sue manifestazioni sono estremamente eterogenee ed è caratterizzata da una serie di disfunzioni cognitive, comportamentali ed emotive associate ad un deterioramento nel funzionamento nei principali ambiti di vita dell’individuo come quello lavorativo e sociale. I sintomi tipici riscontrabili in questo disturbo sono quelli cosiddetti ‘positivi’ come deliri, allucinazioni, pensiero e comportamento disorganizzati, che determinano un’alterata percezione della realtà, e i sintomi definiti ‘negativi’ quali affettività appiattita, alogia, espressione emotiva ridotta, ritiro sociale, abulia, anedonia e deficit psicomotori. Nessun sintomo della schizofrenia è tuttavia considerato patognomonico per la sua diagnosi. Questi pazienti manifestano comunemente anche difficoltà cognitive, in particolare deficit di memoria, attenzione, funzioni esecutive e problem solving. La schizofrenia è, inoltre, il disturbo cardine all’interno dello spettro psicotico, il quale è composto da patologie che si distribuiscono lungo un continuum e che sono accomunate dalla presenza di sintomi psicotici quali perdita di contatto con la realtà, perdita della capacità di giudizio, disturbi del pensiero, della percezione (allucinazioni), compromissione delle relazioni e del funzionamento sociale. È una malattia caratterizzata da un’espressione fenotipica estremamente variabile ed un’eziologia complessa ed ancora poco conosciuta. Partendo dall’ipotesi di Crow, che risulta essere, ad oggi, il modello più completo per comprendere la schizofrenia, abbiamo definito un progetto di ricerca che prevede come obiettivo principale quello di testare l’ipotesi di Crow sulla presenza di un’alterata dominanza emisferica per il linguaggio nei pazienti schizofrenici, e in particolare in quei pazienti che presentano allucinazioni uditive.
2021
Altered language network lateralization as a biological marker of schizophrenia patients with auditory hallucinations: a resting-state fMRI study
Posizione corporea
Stimoli emotivi
EEG
Risonanza magnetica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29031