Il presente lavoro di tesi si propone di indagare gli effetti della minaccia personale e collettiva in conservatori e progressisti su diverse variabili, come la distanza psicologica, gli atteggiamenti nei confronti del cambiamento climatico, i comportamenti ecosostenibili e l’intenzione di adottare un’alimentazione sostenibile, con meno carne e più alimenti vegetali. Nello specifico ci si aspettava che i partecipanti di destra presentassero una minor vicinanza psicologica nei confronti dei cambiamenti climatici, consumassero maggiormente alimenti di origine animale, e avessero intenzione di comportarsi in modo meno sostenibile in generale e in particolare nella condizione di minaccia personale nella quale si ipotizzavano maggiori differenze tra conservatori e progressisti. Dalle analisi condotte, nonostante per la maggior parte delle variabili non siano emersi effetti significativi, si sono comunque riscontrati alcuni dati interessanti. Infatti, in entrambi gli studi la minaccia personale ha portato i conservatori a percepire i cambiamenti climatici come più lontani rispetto ai progressisti, a preoccuparsi di meno dei cambiamenti climatici e ad adottare dei comportamenti e una dieta meno ecosostenibile, ancorandosi probabilmente ai loro atteggiamenti consueti, che offrono loro certezza.
Sostenibilità alimentare e percezione della minaccia: Un'analisi sul ruolo dell'ideologia politica negli atteggiamenti e comportamenti ecosostenibili
NALON, SILVIA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro di tesi si propone di indagare gli effetti della minaccia personale e collettiva in conservatori e progressisti su diverse variabili, come la distanza psicologica, gli atteggiamenti nei confronti del cambiamento climatico, i comportamenti ecosostenibili e l’intenzione di adottare un’alimentazione sostenibile, con meno carne e più alimenti vegetali. Nello specifico ci si aspettava che i partecipanti di destra presentassero una minor vicinanza psicologica nei confronti dei cambiamenti climatici, consumassero maggiormente alimenti di origine animale, e avessero intenzione di comportarsi in modo meno sostenibile in generale e in particolare nella condizione di minaccia personale nella quale si ipotizzavano maggiori differenze tra conservatori e progressisti. Dalle analisi condotte, nonostante per la maggior parte delle variabili non siano emersi effetti significativi, si sono comunque riscontrati alcuni dati interessanti. Infatti, in entrambi gli studi la minaccia personale ha portato i conservatori a percepire i cambiamenti climatici come più lontani rispetto ai progressisti, a preoccuparsi di meno dei cambiamenti climatici e ad adottare dei comportamenti e una dieta meno ecosostenibile, ancorandosi probabilmente ai loro atteggiamenti consueti, che offrono loro certezza.File | Dimensione | Formato | |
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TESI LAUREA MAGISTRALE SILVIA NALON 1202919.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29040