Nel presente elaborato è stato messo appunto uno studio che ha come obiettivo l’indagine della percezione di discriminazione di genere e la presenza di una cultura inclusiva. La tesi si apre con un breve excursus relativo alla costruzione dei ruoli di genere. Dopo aver descritto l’azione svolta dalle barriere di genere nell’ambito della progettazione professionale, sono state delineate le differenze sostanziali alla base della vita di uomini e donne durante l’Impero Romano ed il periodo Medioevale, passando per l’età delle sfere separate (‘700 – ‘800) che vedeva gli uomini impegnati nella sfera pubblica e le donne, invece, nella sfera privata della cura domestica, fino ad arrivare all’inizio degli anni ’70, quando, grazie ai movimenti femministi, nasce finalmente la Storia delle donne. Nel prosieguo della trattazione è stata evidenziata l’importanza dell’attivismo anche all’interno della progettazione professionale che vede psicologɜ attivɜ nel femminismo e nella giustizia sociale, con obiettivo un cambiamento sistemico, strutturale, politico, sociale e organizzativo. Il secondo capitolo, dunque, descrive la nascita e la Storia delle ondate femministe sino ai giorni nostri, in cui lo sciopero dell’8 marzo, che coinvolge ogni tipologia di lavoro, rappresenta una forma di lotta politica e sociale. Il terzo capitolo espone le problematiche relative al mercato del lavoro contemporaneo: precarizzazione, segregazione e sfruttamento. Nel contesto delineato si inserisce, inoltre, il fenomeno della femminilizzazione del lavoro che riguarda un complesso di fattori che mettono in relazione genere e lavoro. A causa del capitalismo vi è sempre più un assottigliarsi dei confini tra il pubblico ed il privato e la classica distinzione tra produzione e riproduzione è venuta meno. Il capitolo si conclude con la spiegazione della necessità del transfemminismo intersezionale nell’orientamento professionale. Attraverso l’azione collettiva, infatti, ricercatorɜ e professionistɜ devono improntare il lavoro verso l’eliminazione di povertà e disuguaglianze e impegnarsi in pratiche critiche volte alla trasformazione delle strutture di potere. In conclusione, considerando quanto presente in letteratura, la ricerca ha coinvolto un gruppo di 108 lavoratɜ di diversi settori e ambiti professionali. È stato inviato un questionario che presentava una serie di strumenti relativi agli aspetti, presenti e futuri, che caratterizzano il mondo del lavoro e la percezione di sessismo e discriminazione più in generale. Infine, si sottolinea l’idea di un modello inclusivo che prevede la creazione di ambienti non discriminatori che includano, non solo il genere ma tutte le soggettività.

Che genere di lavoro? Precarizzazione, segregazione, inclusione nel mondo contemporaneo.

RAGUSA, LUDOVICA
2021/2022

Abstract

Nel presente elaborato è stato messo appunto uno studio che ha come obiettivo l’indagine della percezione di discriminazione di genere e la presenza di una cultura inclusiva. La tesi si apre con un breve excursus relativo alla costruzione dei ruoli di genere. Dopo aver descritto l’azione svolta dalle barriere di genere nell’ambito della progettazione professionale, sono state delineate le differenze sostanziali alla base della vita di uomini e donne durante l’Impero Romano ed il periodo Medioevale, passando per l’età delle sfere separate (‘700 – ‘800) che vedeva gli uomini impegnati nella sfera pubblica e le donne, invece, nella sfera privata della cura domestica, fino ad arrivare all’inizio degli anni ’70, quando, grazie ai movimenti femministi, nasce finalmente la Storia delle donne. Nel prosieguo della trattazione è stata evidenziata l’importanza dell’attivismo anche all’interno della progettazione professionale che vede psicologɜ attivɜ nel femminismo e nella giustizia sociale, con obiettivo un cambiamento sistemico, strutturale, politico, sociale e organizzativo. Il secondo capitolo, dunque, descrive la nascita e la Storia delle ondate femministe sino ai giorni nostri, in cui lo sciopero dell’8 marzo, che coinvolge ogni tipologia di lavoro, rappresenta una forma di lotta politica e sociale. Il terzo capitolo espone le problematiche relative al mercato del lavoro contemporaneo: precarizzazione, segregazione e sfruttamento. Nel contesto delineato si inserisce, inoltre, il fenomeno della femminilizzazione del lavoro che riguarda un complesso di fattori che mettono in relazione genere e lavoro. A causa del capitalismo vi è sempre più un assottigliarsi dei confini tra il pubblico ed il privato e la classica distinzione tra produzione e riproduzione è venuta meno. Il capitolo si conclude con la spiegazione della necessità del transfemminismo intersezionale nell’orientamento professionale. Attraverso l’azione collettiva, infatti, ricercatorɜ e professionistɜ devono improntare il lavoro verso l’eliminazione di povertà e disuguaglianze e impegnarsi in pratiche critiche volte alla trasformazione delle strutture di potere. In conclusione, considerando quanto presente in letteratura, la ricerca ha coinvolto un gruppo di 108 lavoratɜ di diversi settori e ambiti professionali. È stato inviato un questionario che presentava una serie di strumenti relativi agli aspetti, presenti e futuri, che caratterizzano il mondo del lavoro e la percezione di sessismo e discriminazione più in generale. Infine, si sottolinea l’idea di un modello inclusivo che prevede la creazione di ambienti non discriminatori che includano, non solo il genere ma tutte le soggettività.
2021
Gender at work. Causalisation, segregation, inclusivity in the contemporary marketplace
Genere
Sessismo
Inclusione
Lavoro
Discriminazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29098