Come sottolineato all'interno del rapporto "Global and regional estimates of violence against women" (2013) dell'OMS, la "violenza contro le donne" rappresenta ancora oggi un "problema di Salute di proporzioni globali enormi". Tramite la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, il Legislatore sottolinea come essa sia una "manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne" (1993), sostenuta dall'uso di "pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini" (Convenzione di Istanbul, 2011). Configurando la questione della "violenza contro le donne" come di responsabilità dell'intera Comunità, il Legislatore chiede alla stessa di adottare un "approccio integrato" per progettare interventi che coinvolgano i diversi attori che (direttamente ed indirettamente) concorrono a generare e/o mantenere tale assetto. Tramite questo elaborato si intende offrire un contributo conoscitivo e metodologico scientificamente rigoroso in riferimento al quale assolvere al mandato del Legislatore di costruire Reti di Servizi territoriali per il "contrasto" e la gestione della "violenza contro le donne" fondate sulla condivisione di metodologie di lavoro di rete e co-progettazione (Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, 2021) e che abbiano come focus d'intervento la Comunità tutta. Il primo passo per la produzione scientifica, teorica e metodologica è l'analisi epistemologica che consente di collocare l'oggetto di conoscenza e quindi di intervento, la "violenza contro le donne", entro l'adeguato piano epistemico. Trattandosi di una configurazione discorsiva di realtà generata dall'interazione delle produzioni discorsive usate dalle diverse "voci" del territorio, l'adeguato piano epistemico risulta essere il livello di realismo concettuale in Paradigmi Interazionistici: il Paradigma Narrativistico. In modo coerente e adeguato allo statuto epistemico dell'oggetto di conoscenza, la Scienza Dialogica offre i riferimenti teorici che consentono di produrre conoscenza e nello specifico una definizione rigorosa del costrutto di "violenza contro le donne" come uno degli assetti interattivi comunitari che si genera e mantiene nell'interazione dialogica, "nutrendosi" del processo di attribuzione dello status sociale di "donna" e di "uomo" e quindi del processo di tipizzazione dei membri della specie e delle possibilità di interagire tra loro a fronte dell'appartenenza a tali presunte categorie conoscitive prestabilite, ovvero come questione di Salute circolare e quindi Coesione della Comunità. Per completare il quadro conoscitivo su cui fondare la proposta metodologica per il contrasto e la gestione di assetti interattivi di "violenza contro le donne" lo studio del contesto normativo e storico-culturale, unitamente all'analisi dei dati significativi emersi dalla ricerca La cultura della corresponsabilità nella gestione della violenza contro le donne realizzata con Dialogica Cooperativa Sociale nei territori di Rho e Garbagnate Milanese, di San Donato Milanese e dell'Adda Martesana, consentono di descrivere l'esigenza di corresponsabilità nell'anticipare e gestire la "violenza contro le donne". Sulla base di questi elementi conoscitivi viene descritta la proposta metodologica che intende promuovere la costruzione di Reti Antiviolenza generative di Coesione sociale nell'anticipare e gestire lo scenario interattivo di "violenza contro le donne", in ottica di promozione della Salute. La proposta metodologica è pensata per essere applicata trasversalmente alle Reti che si vanno a costituire sull'intero territorio nazionale e si fonda su uno scarto di configurazione del ruolo di cittadino: da "portatore di interessi", a risorsa che contribuisce alla gestione di quanto accade nella Comunità cui appartiene.

La violenza contro le donne: una proposta metodologica per Reti Antiviolenza promotrici di Coesione sociale e Corresponsabilità

SAVI, ELISA
2021/2022

Abstract

Come sottolineato all'interno del rapporto "Global and regional estimates of violence against women" (2013) dell'OMS, la "violenza contro le donne" rappresenta ancora oggi un "problema di Salute di proporzioni globali enormi". Tramite la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, il Legislatore sottolinea come essa sia una "manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne" (1993), sostenuta dall'uso di "pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini" (Convenzione di Istanbul, 2011). Configurando la questione della "violenza contro le donne" come di responsabilità dell'intera Comunità, il Legislatore chiede alla stessa di adottare un "approccio integrato" per progettare interventi che coinvolgano i diversi attori che (direttamente ed indirettamente) concorrono a generare e/o mantenere tale assetto. Tramite questo elaborato si intende offrire un contributo conoscitivo e metodologico scientificamente rigoroso in riferimento al quale assolvere al mandato del Legislatore di costruire Reti di Servizi territoriali per il "contrasto" e la gestione della "violenza contro le donne" fondate sulla condivisione di metodologie di lavoro di rete e co-progettazione (Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, 2021) e che abbiano come focus d'intervento la Comunità tutta. Il primo passo per la produzione scientifica, teorica e metodologica è l'analisi epistemologica che consente di collocare l'oggetto di conoscenza e quindi di intervento, la "violenza contro le donne", entro l'adeguato piano epistemico. Trattandosi di una configurazione discorsiva di realtà generata dall'interazione delle produzioni discorsive usate dalle diverse "voci" del territorio, l'adeguato piano epistemico risulta essere il livello di realismo concettuale in Paradigmi Interazionistici: il Paradigma Narrativistico. In modo coerente e adeguato allo statuto epistemico dell'oggetto di conoscenza, la Scienza Dialogica offre i riferimenti teorici che consentono di produrre conoscenza e nello specifico una definizione rigorosa del costrutto di "violenza contro le donne" come uno degli assetti interattivi comunitari che si genera e mantiene nell'interazione dialogica, "nutrendosi" del processo di attribuzione dello status sociale di "donna" e di "uomo" e quindi del processo di tipizzazione dei membri della specie e delle possibilità di interagire tra loro a fronte dell'appartenenza a tali presunte categorie conoscitive prestabilite, ovvero come questione di Salute circolare e quindi Coesione della Comunità. Per completare il quadro conoscitivo su cui fondare la proposta metodologica per il contrasto e la gestione di assetti interattivi di "violenza contro le donne" lo studio del contesto normativo e storico-culturale, unitamente all'analisi dei dati significativi emersi dalla ricerca La cultura della corresponsabilità nella gestione della violenza contro le donne realizzata con Dialogica Cooperativa Sociale nei territori di Rho e Garbagnate Milanese, di San Donato Milanese e dell'Adda Martesana, consentono di descrivere l'esigenza di corresponsabilità nell'anticipare e gestire la "violenza contro le donne". Sulla base di questi elementi conoscitivi viene descritta la proposta metodologica che intende promuovere la costruzione di Reti Antiviolenza generative di Coesione sociale nell'anticipare e gestire lo scenario interattivo di "violenza contro le donne", in ottica di promozione della Salute. La proposta metodologica è pensata per essere applicata trasversalmente alle Reti che si vanno a costituire sull'intero territorio nazionale e si fonda su uno scarto di configurazione del ruolo di cittadino: da "portatore di interessi", a risorsa che contribuisce alla gestione di quanto accade nella Comunità cui appartiene.
2021
Violence against women: a methodological proposal for Anti-Violence Networks promoting Social Cohesion and Co-responsibility ​
Corresponsabilità
Coesione Sociale
Reti Antiviolenza
M.A.D.I.T.
Violenza donne
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29099