OBIETTIVO: Il controllo inibitorio è una componente centrale del funzionamento esecutivo e svolge un ruolo chiave nel processo cognitivo umano. La compromissione di questa capacità è una caratteristica fondamentale di molte condizioni cliniche e di diversi comportamenti problematici. Queste evidenze indicano la necessità di una maggiore comprensione dei meccanismi di inibizione e dei metodi per migliorare efficacemente il controllo inibitorio. Come per molte altre funzioni cognitive, si ritiene, infatti, che il controllo inibitorio possa essere migliorato attraverso l'allenamento (Spierer et al. 2013). Lo scopo della presente revisione sistematica e metanalisi è valutare l'efficacia dell’Inhibitory Control Training (ICT), un training cognitivo computerizzato, come intervento transdiagnostico in grado di ridurre i comportamenti dannosi legati alla mancanza di controllo inibitorio. PROCEDURE SPERIMENTALI: per la ricerca e l’analisi sono stati utilizzati i seguenti motori di ricerca: PubMed, PsycINFO e Web of Science. La selezione degli studi è avvenuta tramite il flow-chart proposto dalle linee guida PRISMA (Preferred reporting Items for Systematic reviews and Meta-Analyses). Sono stati quindi inclusi 13 studi controllati randomizzati (RCT) che utilizzavano l’ICT come training per valutare l’efficacia nella riduzione di comportamenti impulsivi. La metanalisi è stata basata su un totale di 1061 soggetti che prendevano in considerazione tre tipi di comportamento, ossia il consumo di alcol, il fumo di sigaretta e l’assunzione di cibo. La sintesi quantitativa dei dati è stata rappresentata graficamente utilizzando i forest plot, costruiti tramite il software statistico Rstudio. I funnel plot invece, sono stati progettati per verificare la presenza di eventuali publication bias. RISULTATI: le analisi hanno mostrato un effetto significativo dell’allenamento sul comportamento (g = 0.72, CI 95 = [0.51, 0.93], p< .0001). Tuttavia, confrontando gli effetti del training sul comportamento tra il gruppo sperimentale e di controllo non sono stati evidenziati risultati significativi (g = 0.09, CI 95 = [-0.10, 0.27], p <.001), indice che non vi sia una grande differenza di miglioramento nella riduzione dei comportamenti problematici tra i due gruppi. CONCLUSIONI: Sebbene siano necessari ulteriori studi per esaminare sistematicamente l'influenza del numero di sessioni e gli effetti a lungo termine di questo tipo di training cognitivo, questi risultati sono incoraggiati, suggerendo che l’ICT può influenzare il comportamento sanitario, almeno nel breve periodo.

Training di controllo inibitorio come approccio transdiagnostico per ridurre i comportamenti non salutari: revisione sistematica e meta-analisi

DEL CARLO, BEATRICE
2021/2022

Abstract

OBIETTIVO: Il controllo inibitorio è una componente centrale del funzionamento esecutivo e svolge un ruolo chiave nel processo cognitivo umano. La compromissione di questa capacità è una caratteristica fondamentale di molte condizioni cliniche e di diversi comportamenti problematici. Queste evidenze indicano la necessità di una maggiore comprensione dei meccanismi di inibizione e dei metodi per migliorare efficacemente il controllo inibitorio. Come per molte altre funzioni cognitive, si ritiene, infatti, che il controllo inibitorio possa essere migliorato attraverso l'allenamento (Spierer et al. 2013). Lo scopo della presente revisione sistematica e metanalisi è valutare l'efficacia dell’Inhibitory Control Training (ICT), un training cognitivo computerizzato, come intervento transdiagnostico in grado di ridurre i comportamenti dannosi legati alla mancanza di controllo inibitorio. PROCEDURE SPERIMENTALI: per la ricerca e l’analisi sono stati utilizzati i seguenti motori di ricerca: PubMed, PsycINFO e Web of Science. La selezione degli studi è avvenuta tramite il flow-chart proposto dalle linee guida PRISMA (Preferred reporting Items for Systematic reviews and Meta-Analyses). Sono stati quindi inclusi 13 studi controllati randomizzati (RCT) che utilizzavano l’ICT come training per valutare l’efficacia nella riduzione di comportamenti impulsivi. La metanalisi è stata basata su un totale di 1061 soggetti che prendevano in considerazione tre tipi di comportamento, ossia il consumo di alcol, il fumo di sigaretta e l’assunzione di cibo. La sintesi quantitativa dei dati è stata rappresentata graficamente utilizzando i forest plot, costruiti tramite il software statistico Rstudio. I funnel plot invece, sono stati progettati per verificare la presenza di eventuali publication bias. RISULTATI: le analisi hanno mostrato un effetto significativo dell’allenamento sul comportamento (g = 0.72, CI 95 = [0.51, 0.93], p< .0001). Tuttavia, confrontando gli effetti del training sul comportamento tra il gruppo sperimentale e di controllo non sono stati evidenziati risultati significativi (g = 0.09, CI 95 = [-0.10, 0.27], p <.001), indice che non vi sia una grande differenza di miglioramento nella riduzione dei comportamenti problematici tra i due gruppi. CONCLUSIONI: Sebbene siano necessari ulteriori studi per esaminare sistematicamente l'influenza del numero di sessioni e gli effetti a lungo termine di questo tipo di training cognitivo, questi risultati sono incoraggiati, suggerendo che l’ICT può influenzare il comportamento sanitario, almeno nel breve periodo.
2021
Inhibitory control training as transdiagnostic approach to reduce unhealthy behaviour: a systematic review and meta-analysis
Inhibitory control
Impulsive behaviour
Cognitive training
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29163