Internet ha giocato un ruolo centrale nel consentire al grande pubblico il reperimento delle notizie durante la pandemia da Sars-CoV-2. Alcune sue caratteristiche, infatti, come l’aggiornamento delle notizie in tempo reale e la possibilità di raggiungere grandi audience, lo rendono una fonte principale di informazione in un momento di emergenza. Se da una parte già da diversi anni assistiamo ad una democratizzazione dell’accesso all’informazione grazie a diversi strumenti come smartphone, tablet e personal computer, dall’altra ci si chiede se, in questo momento, le informazioni sono offerte dal web in maniera altrettanto democratica. In questa tesi viene anzitutto ricostruito un quadro d’insieme dei meccanismi attuali sottostanti alle nuove tecnologie che ormai hanno permeato la quotidianità delle persone in ogni dimensione. Questo quadro permetterà di delineare meglio la qualità e la quantità delle informazioni che il web offre sulla pandemia di Sars-CoV-2 e che contribuiscono quindi alla formazione dell’opinione pubblica. Inoltre, utilizzando il web non solo come strumento attraverso il quale comunicare o reperire informazioni rispetto a temi scientifici rilevanti, ma anche come un indicatore del rapporto tra scienza e società, ci si chiede se è possibile intravedere una qualche spinta al cambiamento nello stesso rapporto tra scienza e società. I mass media in generale sono mezzi attraverso i quali scienza e società entrano in connessione; per questo motivo questi strumenti, prendendo parte al processo di comunicazione, contribuiscono a sviluppare la scienza stessa. La doppia natura del web, utile e necessario da una parte ma insidioso e pericoloso dall’altra, introduce il focus principale di questa tesi, che si propone di indagare come la circolazione di così tante notizie su Sars-CoV-2 ed il bisogno di altrettante risposte abbia impattato sul grande pubblico. L’indagine è stata svolta attraverso l’invio di questionari online a studenti universitari (o laureati che al tempo della pandemia da Covid-19 erano studenti). Le domande del questionario hanno spaziato in diversi ambiti della comunicazione della scienza: dalla conoscenza del metodo scientifico e dei pre-print, alle abitudini e ad eventuali cambiamenti nel reperire informazioni online. Ci si è interrogati infine sulla possibilità di utilizzare i social network come luogo per comunicare la scienza. Il target prescelto individua quella parte del grande pubblico che si può ritenere rappresentativa degli individui che utilizzano il web per reperire informazioni. Pur nei limiti di questa ricerca, considerando una prospettiva di rapporto tra scienza e società, i risultati dell’indagine suggeriscono che la pandemia da Covid-19 abbia contribuito a creare quella consapevolezza che ha spinto la società a ricercare un’informazione più accurata e competente. Conseguentemente non possiamo limitarci a dire che grazie a Covid-19 i rapporti tra scienza e società si sono solo intensificati. Infatti, il fenomeno su cui questa tesi getta luce è un vero e proprio salto culturale che è stato intrapreso dal grande pubblico, e che potrebbe portare a sua volta la scienza, e i mezzi che essa usa per comunicare, a rispondere a tale richiesta da parte dei cittadini-utenti, rendendo così la comunicazione più efficace e competente.
Crisi pandemica e mass media. Un'indagine sulla comunicazione della scienza attraverso il web
CARRARO, ANNACHIARA
2021/2022
Abstract
Internet ha giocato un ruolo centrale nel consentire al grande pubblico il reperimento delle notizie durante la pandemia da Sars-CoV-2. Alcune sue caratteristiche, infatti, come l’aggiornamento delle notizie in tempo reale e la possibilità di raggiungere grandi audience, lo rendono una fonte principale di informazione in un momento di emergenza. Se da una parte già da diversi anni assistiamo ad una democratizzazione dell’accesso all’informazione grazie a diversi strumenti come smartphone, tablet e personal computer, dall’altra ci si chiede se, in questo momento, le informazioni sono offerte dal web in maniera altrettanto democratica. In questa tesi viene anzitutto ricostruito un quadro d’insieme dei meccanismi attuali sottostanti alle nuove tecnologie che ormai hanno permeato la quotidianità delle persone in ogni dimensione. Questo quadro permetterà di delineare meglio la qualità e la quantità delle informazioni che il web offre sulla pandemia di Sars-CoV-2 e che contribuiscono quindi alla formazione dell’opinione pubblica. Inoltre, utilizzando il web non solo come strumento attraverso il quale comunicare o reperire informazioni rispetto a temi scientifici rilevanti, ma anche come un indicatore del rapporto tra scienza e società, ci si chiede se è possibile intravedere una qualche spinta al cambiamento nello stesso rapporto tra scienza e società. I mass media in generale sono mezzi attraverso i quali scienza e società entrano in connessione; per questo motivo questi strumenti, prendendo parte al processo di comunicazione, contribuiscono a sviluppare la scienza stessa. La doppia natura del web, utile e necessario da una parte ma insidioso e pericoloso dall’altra, introduce il focus principale di questa tesi, che si propone di indagare come la circolazione di così tante notizie su Sars-CoV-2 ed il bisogno di altrettante risposte abbia impattato sul grande pubblico. L’indagine è stata svolta attraverso l’invio di questionari online a studenti universitari (o laureati che al tempo della pandemia da Covid-19 erano studenti). Le domande del questionario hanno spaziato in diversi ambiti della comunicazione della scienza: dalla conoscenza del metodo scientifico e dei pre-print, alle abitudini e ad eventuali cambiamenti nel reperire informazioni online. Ci si è interrogati infine sulla possibilità di utilizzare i social network come luogo per comunicare la scienza. Il target prescelto individua quella parte del grande pubblico che si può ritenere rappresentativa degli individui che utilizzano il web per reperire informazioni. Pur nei limiti di questa ricerca, considerando una prospettiva di rapporto tra scienza e società, i risultati dell’indagine suggeriscono che la pandemia da Covid-19 abbia contribuito a creare quella consapevolezza che ha spinto la società a ricercare un’informazione più accurata e competente. Conseguentemente non possiamo limitarci a dire che grazie a Covid-19 i rapporti tra scienza e società si sono solo intensificati. Infatti, il fenomeno su cui questa tesi getta luce è un vero e proprio salto culturale che è stato intrapreso dal grande pubblico, e che potrebbe portare a sua volta la scienza, e i mezzi che essa usa per comunicare, a rispondere a tale richiesta da parte dei cittadini-utenti, rendendo così la comunicazione più efficace e competente.File | Dimensione | Formato | |
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