Il coinvolgimento delle abilità visuo-spaziali nel processo di lettura sembra essere un dato ormai consolidato internamente alla letteratura scientifica di riferimento, dal momento in cui queste funzioni rappresentano contributi necessari e fondamentali in relazione alla normale capacità di leggere. Il principale obiettivo dello studio presentato è stato quello di verificare se determinati protocolli di training basati su compiti di ricerca visiva potessero sortire un qualche effetto nel migliorare le abilità di lettura in partecipanti cosiddetti normo-lettori (ovvero i quali non mostrano particolari difficoltà legate a tale ambito) e questo perché la ricerca visiva rappresenta a sua volta un processo profondamente ed intrinsecamente correlato alle abilità visuo-spaziali. Essa consiste nell’esplorare visivamente lo spazio al fine di individuare efficacemente ed efficientemente un elemento di specifico interesse, pertanto il paradigma sperimentale nel quale si traduce riesce perfettamente nell’intento di coinvolgere i meccanismi di analisi del sistema visivo e dell’attenzione spaziale. È possibile quindi che allenamenti costituiti da compiti di ricerca visiva riescano a migliorare la capacità di leggere come conseguenza del beneficio riscontrato dalle abilità visuo-spaziali implicate ed esercitate nel compito stesso? Il legame tra training che coinvolgono nello specifico un paradigma di ricerca visiva e abilità di lettura concerne un ambito di ricerca piuttosto recente e ancora poco esplorato. I training neurovisivi rappresentano dei veri e propri allenamenti utili ad esercitare - e in questo modo quindi potenzialmente a migliorare - abilità visive e cerebrali tra loro strettamente connesse, coinvolgendo specificamente l’attivazione di plasticità cerebrale (ovvero tale caratteristica del cervello di essere passibile di modificazioni durante l’intero corso della vita) e apprendimento percettivo, vale a dire un miglioramento delle capacità percettive dovuto all’esperienza o, come in questo caso, all’allenamento. Il progetto sperimentale proposto è basato su un classico paradigma di ricerca visiva costituito da stimoli Gabor patch e sono state ideate tre diverse versioni di tale compito differenziate a seconda delle caratteristiche proprie degli stimoli presentati e della tipologia di target da individuare, aspetto che ha modulato consistentemente il livello di difficoltà di esecuzione del compito stesso di ricerca visiva. Le abilità di lettura prese in considerazione corrispondono a velocità ed accuratezza, le quali sono state valutate e confrontate tramite un pre-test ed un post-test di lettura svolti rispettivamente prima dell’inizio e dopo la fine del training, in modo tale da rilevare efficacemente eventuali variazioni significative. I risultati emersi nel corso della presente ricerca hanno evidenziato alcuni dati preliminari interessanti. Un compito di ricerca visiva abbastanza complesso ed articolato, nell’ottica di poter quindi essere effettivamente allenante e in grado di indurre sufficiente apprendimento percettivo, sembrerebbe mostrare un conseguente trasferimento significativo alle prove di lettura, in particolar modo in termini di maggior velocità nella lettura di parole. È stato quindi possibile concludere, quanto meno a livello di prime indagini esplorative, che un training di ricerca visiva di tale tipologia, con tutti gli aspetti che risultano implicati (dal sistema magnocellulare all’attenzione visuo-spaziale), potrebbe essere in grado di apportare dei miglioramenti relativi alle abilità di lettura. Questi dati, nonostante alcuni limiti presenti, dovrebbero essere altresì valutati mediante lo sviluppo di studi futuri e un progresso potrebbe rivelarsi utile anche nell’ottica di poter eventualmente giungere ad aprire nuove strade verso possibili scenari clinici ed applicativi inerenti alla lettura e ai disturbi ad essa correlati.

Apprendimento percettivo e lettura: effetti di un nuovo training di ricerca visiva.

BORSATI, CHIARA
2021/2022

Abstract

Il coinvolgimento delle abilità visuo-spaziali nel processo di lettura sembra essere un dato ormai consolidato internamente alla letteratura scientifica di riferimento, dal momento in cui queste funzioni rappresentano contributi necessari e fondamentali in relazione alla normale capacità di leggere. Il principale obiettivo dello studio presentato è stato quello di verificare se determinati protocolli di training basati su compiti di ricerca visiva potessero sortire un qualche effetto nel migliorare le abilità di lettura in partecipanti cosiddetti normo-lettori (ovvero i quali non mostrano particolari difficoltà legate a tale ambito) e questo perché la ricerca visiva rappresenta a sua volta un processo profondamente ed intrinsecamente correlato alle abilità visuo-spaziali. Essa consiste nell’esplorare visivamente lo spazio al fine di individuare efficacemente ed efficientemente un elemento di specifico interesse, pertanto il paradigma sperimentale nel quale si traduce riesce perfettamente nell’intento di coinvolgere i meccanismi di analisi del sistema visivo e dell’attenzione spaziale. È possibile quindi che allenamenti costituiti da compiti di ricerca visiva riescano a migliorare la capacità di leggere come conseguenza del beneficio riscontrato dalle abilità visuo-spaziali implicate ed esercitate nel compito stesso? Il legame tra training che coinvolgono nello specifico un paradigma di ricerca visiva e abilità di lettura concerne un ambito di ricerca piuttosto recente e ancora poco esplorato. I training neurovisivi rappresentano dei veri e propri allenamenti utili ad esercitare - e in questo modo quindi potenzialmente a migliorare - abilità visive e cerebrali tra loro strettamente connesse, coinvolgendo specificamente l’attivazione di plasticità cerebrale (ovvero tale caratteristica del cervello di essere passibile di modificazioni durante l’intero corso della vita) e apprendimento percettivo, vale a dire un miglioramento delle capacità percettive dovuto all’esperienza o, come in questo caso, all’allenamento. Il progetto sperimentale proposto è basato su un classico paradigma di ricerca visiva costituito da stimoli Gabor patch e sono state ideate tre diverse versioni di tale compito differenziate a seconda delle caratteristiche proprie degli stimoli presentati e della tipologia di target da individuare, aspetto che ha modulato consistentemente il livello di difficoltà di esecuzione del compito stesso di ricerca visiva. Le abilità di lettura prese in considerazione corrispondono a velocità ed accuratezza, le quali sono state valutate e confrontate tramite un pre-test ed un post-test di lettura svolti rispettivamente prima dell’inizio e dopo la fine del training, in modo tale da rilevare efficacemente eventuali variazioni significative. I risultati emersi nel corso della presente ricerca hanno evidenziato alcuni dati preliminari interessanti. Un compito di ricerca visiva abbastanza complesso ed articolato, nell’ottica di poter quindi essere effettivamente allenante e in grado di indurre sufficiente apprendimento percettivo, sembrerebbe mostrare un conseguente trasferimento significativo alle prove di lettura, in particolar modo in termini di maggior velocità nella lettura di parole. È stato quindi possibile concludere, quanto meno a livello di prime indagini esplorative, che un training di ricerca visiva di tale tipologia, con tutti gli aspetti che risultano implicati (dal sistema magnocellulare all’attenzione visuo-spaziale), potrebbe essere in grado di apportare dei miglioramenti relativi alle abilità di lettura. Questi dati, nonostante alcuni limiti presenti, dovrebbero essere altresì valutati mediante lo sviluppo di studi futuri e un progresso potrebbe rivelarsi utile anche nell’ottica di poter eventualmente giungere ad aprire nuove strade verso possibili scenari clinici ed applicativi inerenti alla lettura e ai disturbi ad essa correlati.
2021
Perceptual learning and reading: effects of a new visual search training.
lettura
visione
ricerca visiva
training
perceptual learning
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29447