Negli ultimi decenni la società contemporanea ha vissuto una rivoluzione tecnologica imponente nell’ambito della comunicazione mediata, testimoniando l’affermazione di Internet nella quotidianità e la nascita di numerose piattaforme sociali in grado di connettere soggetti distribuiti su tutto il globo. Ciò ha esplicitato nuove modalità di contatto tra individui e semplificato sostanzialmente lo scambio comunicativo per mezzo di una rete più aperta e fluida. Questa tipologia di web, definita 2.0 poiché rappresenta la seconda fase di sviluppo e diffusione di Internet, focalizza la sua attenzione sull’utente e sull’interazione che produce all’interno e attraverso la ragnatela informatica, diventando sia consumatore che generatore di contenuto. La cultura partecipativa che contraddistingue tale ambiente ha incentivato la fondazione di numerose comunità online, in cui gli utenti potevano relazionarsi tra loro e condividere idee, argomenti ed esperienze personali. L’evidente e pervasivo impiego dei social media e delle strutture associate al web 2.0 ha portato all’inevitabile riflessione sul potenziale che tali spazi potessero offrire nell’ambito dell’apprendimento e della arricchimento culturale individuale. Se fino al ventesimo secolo la conoscenza veniva concettualizzata come un insieme di informazioni standardizzate detenute dall’esperto che le disseminava agli studenti, i quali a loro volta le assimilavano o le adattavano all’interno delle proprie strutture di conoscenza preesistenti, gli ambienti collaborativi e di intelligenza distribuita online hanno sicuramente consentito di oltrepassare la barriera istituzionale che dominava il sapere, permettendo la cooperazione attraverso lo spazio, il tempo e i contesti, e di far emergere nuove forme complesse di conoscenza e di apprendimento. La presente tesi nasce dalla convinzione che le piattaforme digitali, proprio perché caratterizzate da spazi di aggregazione che accentuano e stimolano il confronto e la condivisione, possano essere sfruttate come potenti contesti in cui apprendere concetti e competenze in modo auto-direzionato, creando territori generativi esterni a quello tradizionale ma non ponendosi necessariamente in contrasto con esso. L’utilizzo cosciente di tali ambienti di apprendimento informale potrebbe dunque creare una popolazione più consapevole, connessa e coinvolta.
L'apprendimento informale della conoscenza nelle comunità di rete sociale online
TAIANA, JACOPO
2021/2022
Abstract
Negli ultimi decenni la società contemporanea ha vissuto una rivoluzione tecnologica imponente nell’ambito della comunicazione mediata, testimoniando l’affermazione di Internet nella quotidianità e la nascita di numerose piattaforme sociali in grado di connettere soggetti distribuiti su tutto il globo. Ciò ha esplicitato nuove modalità di contatto tra individui e semplificato sostanzialmente lo scambio comunicativo per mezzo di una rete più aperta e fluida. Questa tipologia di web, definita 2.0 poiché rappresenta la seconda fase di sviluppo e diffusione di Internet, focalizza la sua attenzione sull’utente e sull’interazione che produce all’interno e attraverso la ragnatela informatica, diventando sia consumatore che generatore di contenuto. La cultura partecipativa che contraddistingue tale ambiente ha incentivato la fondazione di numerose comunità online, in cui gli utenti potevano relazionarsi tra loro e condividere idee, argomenti ed esperienze personali. L’evidente e pervasivo impiego dei social media e delle strutture associate al web 2.0 ha portato all’inevitabile riflessione sul potenziale che tali spazi potessero offrire nell’ambito dell’apprendimento e della arricchimento culturale individuale. Se fino al ventesimo secolo la conoscenza veniva concettualizzata come un insieme di informazioni standardizzate detenute dall’esperto che le disseminava agli studenti, i quali a loro volta le assimilavano o le adattavano all’interno delle proprie strutture di conoscenza preesistenti, gli ambienti collaborativi e di intelligenza distribuita online hanno sicuramente consentito di oltrepassare la barriera istituzionale che dominava il sapere, permettendo la cooperazione attraverso lo spazio, il tempo e i contesti, e di far emergere nuove forme complesse di conoscenza e di apprendimento. La presente tesi nasce dalla convinzione che le piattaforme digitali, proprio perché caratterizzate da spazi di aggregazione che accentuano e stimolano il confronto e la condivisione, possano essere sfruttate come potenti contesti in cui apprendere concetti e competenze in modo auto-direzionato, creando territori generativi esterni a quello tradizionale ma non ponendosi necessariamente in contrasto con esso. L’utilizzo cosciente di tali ambienti di apprendimento informale potrebbe dunque creare una popolazione più consapevole, connessa e coinvolta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29556