Padova fascista 1929-1934. Una città sotto regime.

Padua in the 1930s experienced a set of very significant changes but at the same time maintained its own characteristics that influenced its adhesion to Fascism. The present work has set out to recount the life of Padua in that interval of time in which Fascism acquired a respectable city physiognomy, putting aside the most extreme squadrism and building the imperial myth day after day. Reading the newspapers of the time allowed us to reconstruct the city climate between the Plebiscite of 1929 and the elections of 1934, the two political moments in which Paduans responded triumphantly to the regime's 'call'. But how and how much did the citizens' everyday life change, to what extent was adhesion conditioned by the intransigent fascist organisation and how much did the emergence of a new political class succeed in changing the balance of power?

Padova negli anni Trenta visse un insieme di cambiamenti molto significativi ma al tempo stesso mantenne delle caratteristiche proprie che influenzarono la sua adesione al Fascismo. Il presente lavoro si è proposto di raccontare la vita di Padova in quell’intervallo di tempo in cui il Fascismo acquistò una fisionomia cittadina rispettabile, mettendo da parte lo squadrismo più estremo e costruendo giorno dopo giorno il mito imperiale. La lettura dei quotidiani dell’epoca ha consentito di ricostruire il clima cittadino tra Il Plebiscito del 1929 e le elezioni del 1934, i due momenti politici in cui i padovani risposero in maniera trionfale alla «chiamata» del regime. Ma come e quanto cambiò la quotidianità dei cittadini, fino a che punto l’adesione fu condizionata dall’intransigente organizzazione fascista e quanto l’emergere di una nuova classe politica riuscì a modificare gli equilibri del potere?