This thesis focuses on the usefulness of the profession guidance process. It has attracted increasing attention and rapidly developed in recent decades, thanks to a more intense promotion of social policies, being more sensitive to the needs and well-being of citizens. It now includes a broader category of individuals, not only young people, who historically played a central role in this framework, due to their transition toward the working age, but also adults, mainly the ones who face serious employment difficulty. Therefore, the profession guidance process is now part of the “lifelong learning” as well as the continuing education. In particular, this thesis analyzes the situation of a special class of citizens; that is, asylum seekers and refugees, who are more exposed to the risk of marginalization, exclusion, poverty, illegal employment and exploitation. Building on a qualitative approach, I interviewed a large set of asylum seekers and refugees who attended specific orientation courses within reception facilities. By doing so, I assessed how much such courses have been effective in their own life. I then analyzed these interviews to draw specific conclusions about the quality of the service provided as well as a general assessment on the utility of such courses for participants in managing their everyday life. I collected important feedback, comments and suggestions on the potentiality and criticality of the profession guidance process, that I used to identify possible policies as example of good practice.

Il lavoro di tesi qui sviluppato ha riguardato il tema dell’orientamento come pratica professionale che, soprattutto negli ultimi decenni in vista di una maggiore promozione delle politiche sociali attente ai bisogni, al benessere dei cittadini e alle loro condizioni di vita, si è aperta ad un’ampia categoria di individui, includendo non solo più i giovani, storicamente i primi protagonisti dell’orientamento nel momento di transizione verso il mondo adulto, della formazione e del lavoro, ma anche gli adulti e gli adulti in maggiore difficoltà occupazionale. L’orientamento, pertanto, oggi si inserisce nel processo del “Lifelong learning” e dell’educazione permanente. In particolare è stato affrontato l’orientamento al lavoro rivolto a una categoria di cittadinanza specifica, ossia quella dei richiedenti asilo e rifugiati, in quanto categoria sociale esposta al maggior rischio di marginalità, esclusione, povertà, lavoro nero e sfruttamento. Seguendo la metodologia della ricerca sociale qualitativa, sono state svolte delle interviste a richiedenti asilo e rifugiati politici che hanno seguito i percorsi di orientamento al lavoro all’interno di una realtà specifica, quella dei progetti di accoglienza di appartenenza, per valutare se tali percorsi hanno avuto efficacia nelle loro vite e in che misura. Le interviste sono state poi analizzate in modo da poter trarre delle conclusioni specifiche sulla qualità del servizio proposto e generali sull’utilità di tali percorsi nella gestione della quotidianità dei partecipanti. Sono stati raccolti feedback e considerazioni per riflettere sulle potenzialità e sulle criticità della pratica professionale dell’orientamento e sono state descritte le azioni che, nelle valutazioni positive degli intervistati, possono caratterizzarsi come buone prassi.

Promuovere l'inclusione I percorsi di orientamento al lavoro per richiedenti asilo e rifugiati come strumento di integrazione socio-lavorativa.

CIULLA, MARIA REGINA
2021/2022

Abstract

This thesis focuses on the usefulness of the profession guidance process. It has attracted increasing attention and rapidly developed in recent decades, thanks to a more intense promotion of social policies, being more sensitive to the needs and well-being of citizens. It now includes a broader category of individuals, not only young people, who historically played a central role in this framework, due to their transition toward the working age, but also adults, mainly the ones who face serious employment difficulty. Therefore, the profession guidance process is now part of the “lifelong learning” as well as the continuing education. In particular, this thesis analyzes the situation of a special class of citizens; that is, asylum seekers and refugees, who are more exposed to the risk of marginalization, exclusion, poverty, illegal employment and exploitation. Building on a qualitative approach, I interviewed a large set of asylum seekers and refugees who attended specific orientation courses within reception facilities. By doing so, I assessed how much such courses have been effective in their own life. I then analyzed these interviews to draw specific conclusions about the quality of the service provided as well as a general assessment on the utility of such courses for participants in managing their everyday life. I collected important feedback, comments and suggestions on the potentiality and criticality of the profession guidance process, that I used to identify possible policies as example of good practice.
2021
Promoting paths of inclusion A focus on the guidance process for asylum seekers and refugees as a tool for social and labour integration,
Il lavoro di tesi qui sviluppato ha riguardato il tema dell’orientamento come pratica professionale che, soprattutto negli ultimi decenni in vista di una maggiore promozione delle politiche sociali attente ai bisogni, al benessere dei cittadini e alle loro condizioni di vita, si è aperta ad un’ampia categoria di individui, includendo non solo più i giovani, storicamente i primi protagonisti dell’orientamento nel momento di transizione verso il mondo adulto, della formazione e del lavoro, ma anche gli adulti e gli adulti in maggiore difficoltà occupazionale. L’orientamento, pertanto, oggi si inserisce nel processo del “Lifelong learning” e dell’educazione permanente. In particolare è stato affrontato l’orientamento al lavoro rivolto a una categoria di cittadinanza specifica, ossia quella dei richiedenti asilo e rifugiati, in quanto categoria sociale esposta al maggior rischio di marginalità, esclusione, povertà, lavoro nero e sfruttamento. Seguendo la metodologia della ricerca sociale qualitativa, sono state svolte delle interviste a richiedenti asilo e rifugiati politici che hanno seguito i percorsi di orientamento al lavoro all’interno di una realtà specifica, quella dei progetti di accoglienza di appartenenza, per valutare se tali percorsi hanno avuto efficacia nelle loro vite e in che misura. Le interviste sono state poi analizzate in modo da poter trarre delle conclusioni specifiche sulla qualità del servizio proposto e generali sull’utilità di tali percorsi nella gestione della quotidianità dei partecipanti. Sono stati raccolti feedback e considerazioni per riflettere sulle potenzialità e sulle criticità della pratica professionale dell’orientamento e sono state descritte le azioni che, nelle valutazioni positive degli intervistati, possono caratterizzarsi come buone prassi.
Orientamento
Inclusione
Migranti
Accoglienza
Integrazione
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Ciulla_Maria Regina.pdf

accesso riservato

Dimensione 4.09 MB
Formato Adobe PDF
4.09 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29970