L'avvento della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (2006) ha apportato un notevole cambiamento al concetto di disabilità e alle modalità di intervento ad esso connesse. Per poter garantire e rispettare tali diritti, viene chiesto ai servizi se essi siano adeguatamente strutturati per rispondere prontamente alle nuove richieste generatesi. Grande importanza viene attribuita alla dignità umana, all'inclusione e alla libertà, sia per quanto riguarda il poter vivere come cittadino attivo all'interno della comunità, sia per quanto riguarda la libertà di scegliere ciò che si desidera per la propria vita. Di conseguenza, quando si pensa a come organizzare un progetto di vita che tenga conto di tutte queste caratteristiche, si ricade all'interno di temi riguardanti l'adultità e le sue transizioni, la Qualità della Vita, l'autodeterminazione e il capability approach che devono guidare le strategie di co-progettazione. In questo modo si vuole garantire ad ogni individuo un corretto funzionamento che tenga conto di tutte le sue dimensioni, da quelle personali a quelle ambientali, il tutto in linea con quanto stabilito dal modello bio-psico-sociale e dal suo sistema di classificazione ICF. Inoltre si ritiene opportuno pensare ad un welfare che tenga conto dei diritti, ma anche dei doveri, puntando alla responsabilizzazione delle persone che usufruiscono dei servizi in un'ottica di rigenerazione delle risorse, per incrementare valore sociale affinchè tutta la comunità possa beneficiarne.
’Ci sono anch’io.’ Pratiche di coprogettazione in ottica generativa
DE ANGELIS, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
L'avvento della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (2006) ha apportato un notevole cambiamento al concetto di disabilità e alle modalità di intervento ad esso connesse. Per poter garantire e rispettare tali diritti, viene chiesto ai servizi se essi siano adeguatamente strutturati per rispondere prontamente alle nuove richieste generatesi. Grande importanza viene attribuita alla dignità umana, all'inclusione e alla libertà, sia per quanto riguarda il poter vivere come cittadino attivo all'interno della comunità, sia per quanto riguarda la libertà di scegliere ciò che si desidera per la propria vita. Di conseguenza, quando si pensa a come organizzare un progetto di vita che tenga conto di tutte queste caratteristiche, si ricade all'interno di temi riguardanti l'adultità e le sue transizioni, la Qualità della Vita, l'autodeterminazione e il capability approach che devono guidare le strategie di co-progettazione. In questo modo si vuole garantire ad ogni individuo un corretto funzionamento che tenga conto di tutte le sue dimensioni, da quelle personali a quelle ambientali, il tutto in linea con quanto stabilito dal modello bio-psico-sociale e dal suo sistema di classificazione ICF. Inoltre si ritiene opportuno pensare ad un welfare che tenga conto dei diritti, ma anche dei doveri, puntando alla responsabilizzazione delle persone che usufruiscono dei servizi in un'ottica di rigenerazione delle risorse, per incrementare valore sociale affinchè tutta la comunità possa beneficiarne.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29971