“Su Sovizzo, le sue chiese antiche e l’iconografia del Cristo Passo tra gli angeli” nasce in ideale continuità con “Proposte di valorizzazione dell’area funerario cultuale eneolitica di Sovizzo (VI)”, tesi di laurea triennale in Progettazione e gestione del turismo culturale. Intendo quindi proseguire, con strumenti, conoscenze e argomenti differenti, a mettere in luce le specificità culturali del mio paese: Sovizzo (VI). Il fine, quindi, è sempre quello di dare valore a ciò che ci circonda, ai luoghi che abitiamo quotidianamente, così da apprezzarne sempre più le loro caratteristiche e di conseguenza comprenderli, rispettarli e promuoverli. Scegliere di valorizzare il territorio dal punto di vista storico artistico nasce dalla volontà di riconoscere una sorta di paternità, che definirei paternità territoriale/sociale alle opere presenti in loco. Si può affermare che un’opera d’arte non nasce meramente dall’artista o dalla volontà di un committente ma, in una certa misura, è figlia di una volontà più ampia che definirei committenza sociale, ossia tutta quella serie di peculiarità storico artistiche e sociali di un determinato territorio, che è humus della committenza “reale”. La comunità territoriale è quindi madre, o meglio madrina (poiché priva di un rapporto diretto causa-effetto sulla genesi del manufatto artistico) delle opere d’arte, queste a loro volta concorrono a far crescere la comunità creando un circolo virtuoso, che si spezza quando la comunità dimentica la storia che l’ha creata. Cercherò quindi, in quanto studiosa d’arte con formazione culturale a vocazione turistica, di tenere saldo quel circolo virtuoso, consapevole di tutti i limiti che potrò incontrare dettati da una scarsa presenza di fonti e documentazioni consultabili che affrontino in maniera strutturata le opere che andrò ad analizzare. Questa tesi avrà come oggetti d’indagine alcuni luoghi dal particolare valore artistico-culturale che emergono dal territorio sovizzese: la chiesa di San Daniele, la chiesa di Sovizzo al Piano (Chiesa Santa Maria Assunta) e un rilievo lapideo, un Cristo Passo riconducibile al periodo a cavallo tra il XV e XVI secolo. Della seconda chiesa, Santa Maria Assunta, non sarà oggetto d’indagine la Chiesa Santa Maria Assunta esistente, ma quella demolita nel 1938, della quale cercherò di offrire un panorama descrittivo il più possibile puntuale. Entrambi i soggetti sono stati analizzati attraverso lo studio di fonti scritte, di documentazioni fotografiche e con l’ascolto di testimonianze orali, cercando con queste ultime, attraverso una comparazione di ciò che è emerso, di costruire una linea descrittiva quanto più coerente possibile. Con particolare riferimento alla Chiesa demolita di Sovizzo al Piano, ho affrontato un percorso di ricerca volto a trovare l’ubicazione dei suoi manufatti andando quindi a mettere in luce ciò che è sopravvissuto e ciò che è andato perso. Questa ricerca ha avuto vari esiti, com’era prevedibile, e tra questi il ritrovamento di un’opera lapidea d’indubbio interesse conservata in Villa Curti Sovizzo e riconducibile al patrimonio dell’antica Chiesa Santa Maria Assunta, che a margine di un successivo approfondimento con i proprietari del manufatto è risultata la copia il cui originale che è sempre conservato dalla famiglia Curti ma in altra sede: parliamo di un Cristo Passo per il quale ho voluto aprire, all’interno di un più ampio panorama, uno specifico focus storico/iconografico.

Su Sovizzo, le sue chiese antiche e l'iconografia del Cristo Passo tra gli angeli

CRACCO, MARGHERITA
2021/2022

Abstract

“Su Sovizzo, le sue chiese antiche e l’iconografia del Cristo Passo tra gli angeli” nasce in ideale continuità con “Proposte di valorizzazione dell’area funerario cultuale eneolitica di Sovizzo (VI)”, tesi di laurea triennale in Progettazione e gestione del turismo culturale. Intendo quindi proseguire, con strumenti, conoscenze e argomenti differenti, a mettere in luce le specificità culturali del mio paese: Sovizzo (VI). Il fine, quindi, è sempre quello di dare valore a ciò che ci circonda, ai luoghi che abitiamo quotidianamente, così da apprezzarne sempre più le loro caratteristiche e di conseguenza comprenderli, rispettarli e promuoverli. Scegliere di valorizzare il territorio dal punto di vista storico artistico nasce dalla volontà di riconoscere una sorta di paternità, che definirei paternità territoriale/sociale alle opere presenti in loco. Si può affermare che un’opera d’arte non nasce meramente dall’artista o dalla volontà di un committente ma, in una certa misura, è figlia di una volontà più ampia che definirei committenza sociale, ossia tutta quella serie di peculiarità storico artistiche e sociali di un determinato territorio, che è humus della committenza “reale”. La comunità territoriale è quindi madre, o meglio madrina (poiché priva di un rapporto diretto causa-effetto sulla genesi del manufatto artistico) delle opere d’arte, queste a loro volta concorrono a far crescere la comunità creando un circolo virtuoso, che si spezza quando la comunità dimentica la storia che l’ha creata. Cercherò quindi, in quanto studiosa d’arte con formazione culturale a vocazione turistica, di tenere saldo quel circolo virtuoso, consapevole di tutti i limiti che potrò incontrare dettati da una scarsa presenza di fonti e documentazioni consultabili che affrontino in maniera strutturata le opere che andrò ad analizzare. Questa tesi avrà come oggetti d’indagine alcuni luoghi dal particolare valore artistico-culturale che emergono dal territorio sovizzese: la chiesa di San Daniele, la chiesa di Sovizzo al Piano (Chiesa Santa Maria Assunta) e un rilievo lapideo, un Cristo Passo riconducibile al periodo a cavallo tra il XV e XVI secolo. Della seconda chiesa, Santa Maria Assunta, non sarà oggetto d’indagine la Chiesa Santa Maria Assunta esistente, ma quella demolita nel 1938, della quale cercherò di offrire un panorama descrittivo il più possibile puntuale. Entrambi i soggetti sono stati analizzati attraverso lo studio di fonti scritte, di documentazioni fotografiche e con l’ascolto di testimonianze orali, cercando con queste ultime, attraverso una comparazione di ciò che è emerso, di costruire una linea descrittiva quanto più coerente possibile. Con particolare riferimento alla Chiesa demolita di Sovizzo al Piano, ho affrontato un percorso di ricerca volto a trovare l’ubicazione dei suoi manufatti andando quindi a mettere in luce ciò che è sopravvissuto e ciò che è andato perso. Questa ricerca ha avuto vari esiti, com’era prevedibile, e tra questi il ritrovamento di un’opera lapidea d’indubbio interesse conservata in Villa Curti Sovizzo e riconducibile al patrimonio dell’antica Chiesa Santa Maria Assunta, che a margine di un successivo approfondimento con i proprietari del manufatto è risultata la copia il cui originale che è sempre conservato dalla famiglia Curti ma in altra sede: parliamo di un Cristo Passo per il quale ho voluto aprire, all’interno di un più ampio panorama, uno specifico focus storico/iconografico.
2021
On Sovizzo, its ancient churches and iconography of the Cristo Passo among the angels
Sovizzo
Cristo Passo
Engelpietà
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30161