L'analisi cinematica del movimento permette di studiare l'intenzionalità sottostante l'azione in diversi contesti, e questo permette una più completa comprensione dei processi cognitivi. Per quanto riguarda gli esseri umani e gli animali, è stato ampiamente dimostrato come l'intenzionalità orienti il comportamento motorio in base al contesto dell'azione (individuale/sociale; cooperativo/competitivo). Ricerche sempre più approfondite hanno indagato il dominio della cognizione e della cognizione sociale anche nelle piante, organismi privi di sistema nervoso, scoprendo come essi siano altrettanto in grado di interagire in modo ottimale e funzionale con l'ambiente circostante, percependo ed elaborando le informazioni disponibili, conservandone traccia ed utilizzandole al fine di non mettere a rischio la propria sopravvivenza. Pertanto, nonostante l'assenza di un sistema nervoso e di strutture superiori, le piante hanno iniziato ad essere considerate veri e propri agenti cognitivi. Attraverso lo studio del movimento di piante rampicanti, in particolare, è possibile affermare che anche per questi organismi, così come per esseri umani e animali, si riscontrano differenze nel movimento in base al contesto in cui si svolge l'azione, denotando una forma di intenzionalità motoria sottostante che guida l'azione e si riflette nel comportamento motorio.
Le intenzioni motorie nelle piante: uno studio cinematico
MARCHETTI, GIADA
2021/2022
Abstract
L'analisi cinematica del movimento permette di studiare l'intenzionalità sottostante l'azione in diversi contesti, e questo permette una più completa comprensione dei processi cognitivi. Per quanto riguarda gli esseri umani e gli animali, è stato ampiamente dimostrato come l'intenzionalità orienti il comportamento motorio in base al contesto dell'azione (individuale/sociale; cooperativo/competitivo). Ricerche sempre più approfondite hanno indagato il dominio della cognizione e della cognizione sociale anche nelle piante, organismi privi di sistema nervoso, scoprendo come essi siano altrettanto in grado di interagire in modo ottimale e funzionale con l'ambiente circostante, percependo ed elaborando le informazioni disponibili, conservandone traccia ed utilizzandole al fine di non mettere a rischio la propria sopravvivenza. Pertanto, nonostante l'assenza di un sistema nervoso e di strutture superiori, le piante hanno iniziato ad essere considerate veri e propri agenti cognitivi. Attraverso lo studio del movimento di piante rampicanti, in particolare, è possibile affermare che anche per questi organismi, così come per esseri umani e animali, si riscontrano differenze nel movimento in base al contesto in cui si svolge l'azione, denotando una forma di intenzionalità motoria sottostante che guida l'azione e si riflette nel comportamento motorio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30632