In letteratura sono presenti molti modelli di memoria e del suo funzionamento. Con l’avanzare dell’età alcuni sistemi e processi risultano compromessi, altri sono preservati e altri ancora sembrano perfezionarsi. È stata sradicata la visione dell’anziano come soggetto a un declino ineluttabile accompagnato necessariamente da patologie, in favore di una visione che guarda all’intero arco di vita come ad un processo di continuo adattamento alle sfide che si presentano, quindi anche ai possibili cambiamenti che l’avanzare dell’età può comportare a livello cognitivo e a livello cerebrale. Il cervello è plastico, malleabile, può modificarsi in seguito a stimolazioni ambientali. I ricercatori cercano di sfruttare questa malleabilità per potenziare il funzionamento cognitivo, in particolare la memoria di lavoro e la memoria a lungo termine episodica che risultano maggiormente compromesse all’avanzare dell’età. Negli ultimi anni sono stati proposti training cognitivi computerizzati con l’obiettivo di potenziare tali funzioni cognitive e di conseguenza migliorare la qualità di vita della persona che partecipa al training. Si vuole indagare se gli eventuali benefici ottenuti dal training siano trasferibili anche ad abilità importanti per il funzionamento quotidiano e se vengano mantenuti nel tempo. Da questi presupposti abbiamo delineato il nostro progetto di ricerca, che ha coinvolto un gruppo di 20 anziani sani con più di 60 anni. Abbiamo proposto loro di allenarsi al computer con diversi esercizi per la memoria tratti dal software MS-rehab, sviluppato da un team multidisciplinare di ricercatori. Per valutare l’efficacia del training abbiamo effettuato quattro valutazioni psicologiche: due prima del training, una subito dopo e una a distanza di tre mesi. Tramite specifici test psicologici (Selective Reminding Test e Listening Span Test) abbiamo verificato la presenza di un miglioramento delle abilità di memoria di lavoro e di memoria a lungo termine. Non sembra che vi sia stato un trasferimento ad abilità importanti per il funzionamento quotidiano, ma i benefici ottenuti dal training sembrano essersi mantenuti a distanza di tre mesi. Sebbene tali risultati siano incoraggianti, il nostro studio presenta dei limiti che richiedono di considerare con cautela tali risultati e di procedere con ulteriori studi per arrivare a conclusioni più attendibili. Ad esempio aumentando la numerosità del campione e considerando misure più oggettive per valutare la presenza di eventuali benefici nelle attività di funzionamento quotidiano.

Training cognitivo computerizzato per il potenziamento della memoria di persone anziane sane

BAGNARA, LAURA
2021/2022

Abstract

In letteratura sono presenti molti modelli di memoria e del suo funzionamento. Con l’avanzare dell’età alcuni sistemi e processi risultano compromessi, altri sono preservati e altri ancora sembrano perfezionarsi. È stata sradicata la visione dell’anziano come soggetto a un declino ineluttabile accompagnato necessariamente da patologie, in favore di una visione che guarda all’intero arco di vita come ad un processo di continuo adattamento alle sfide che si presentano, quindi anche ai possibili cambiamenti che l’avanzare dell’età può comportare a livello cognitivo e a livello cerebrale. Il cervello è plastico, malleabile, può modificarsi in seguito a stimolazioni ambientali. I ricercatori cercano di sfruttare questa malleabilità per potenziare il funzionamento cognitivo, in particolare la memoria di lavoro e la memoria a lungo termine episodica che risultano maggiormente compromesse all’avanzare dell’età. Negli ultimi anni sono stati proposti training cognitivi computerizzati con l’obiettivo di potenziare tali funzioni cognitive e di conseguenza migliorare la qualità di vita della persona che partecipa al training. Si vuole indagare se gli eventuali benefici ottenuti dal training siano trasferibili anche ad abilità importanti per il funzionamento quotidiano e se vengano mantenuti nel tempo. Da questi presupposti abbiamo delineato il nostro progetto di ricerca, che ha coinvolto un gruppo di 20 anziani sani con più di 60 anni. Abbiamo proposto loro di allenarsi al computer con diversi esercizi per la memoria tratti dal software MS-rehab, sviluppato da un team multidisciplinare di ricercatori. Per valutare l’efficacia del training abbiamo effettuato quattro valutazioni psicologiche: due prima del training, una subito dopo e una a distanza di tre mesi. Tramite specifici test psicologici (Selective Reminding Test e Listening Span Test) abbiamo verificato la presenza di un miglioramento delle abilità di memoria di lavoro e di memoria a lungo termine. Non sembra che vi sia stato un trasferimento ad abilità importanti per il funzionamento quotidiano, ma i benefici ottenuti dal training sembrano essersi mantenuti a distanza di tre mesi. Sebbene tali risultati siano incoraggianti, il nostro studio presenta dei limiti che richiedono di considerare con cautela tali risultati e di procedere con ulteriori studi per arrivare a conclusioni più attendibili. Ad esempio aumentando la numerosità del campione e considerando misure più oggettive per valutare la presenza di eventuali benefici nelle attività di funzionamento quotidiano.
2021
Computerized cognitive training for memory enhancement of healthy older people
Training cognitivo
Memoria
Anziani sani
Computer-based
Potenziamento
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