L’esecuzione di compiti complessi, come le performance sportive, richiede dei livelli di attivazione fisiologica adeguati. Un livello adeguato di attivazione dovrebbe corrispondere a un grado efficace di selettività attentiva. Quando l’attivazione è bassa, l’atleta non è in grado di inibire gli elementi di disturbo (focus troppo ampio); mentre quando l’attivazione è eccessiva, l’atleta può manifestare difficoltà nella selezione di stimoli rilevanti (focus troppo ristretto) (Cei, 2021). Nella scherma è facile che ci siano oscillazioni nei livelli di attenzione a causa delle frequenti pause (ad esempio tra un assalto e l’altro). In questi casi si parla di Warm-up Decrement (Adams, 1952), ovvero un decremento della prestazione in seguito a una pausa. Risulta quindi di fondamentale importanza gestire tali pause in modo da regolare il livello di attenzione a seconda della fase di gioco in cui ci troviamo. Lo scopo della ricerca che verrà presentata è quello di insegnare agli atleti un programma di gestione delle pause per regolare la loro attivazione e migliorare il loro profilo attentivo, così come teorizzato da Nideffer nel 1976. I partecipanti di questa ricerca sono 26 schermidori, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, che hanno risposto a cinque questionari. Successivamente, al gruppo sperimentale (n=13) sono state insegnate tre tecniche psicologiche, ovvero respirazione, visualizzazione e dialogo interiore, da utilizzare nelle pause. Il gruppo di controllo (n=13) ha invece continuato l’allenamento fisico e tecnico tradizionale. Al termine delle sei settimane ai soggetti sono stati somministrati nuovamente i cinque questionari per verificare la presenza di eventuali cambiamenti nella prestazione e nel profilo attentivo.

Attenzione e attivazione fisiologica nella scherma: un programma di gestione delle pause

RIDOLI, CHIARA
2021/2022

Abstract

L’esecuzione di compiti complessi, come le performance sportive, richiede dei livelli di attivazione fisiologica adeguati. Un livello adeguato di attivazione dovrebbe corrispondere a un grado efficace di selettività attentiva. Quando l’attivazione è bassa, l’atleta non è in grado di inibire gli elementi di disturbo (focus troppo ampio); mentre quando l’attivazione è eccessiva, l’atleta può manifestare difficoltà nella selezione di stimoli rilevanti (focus troppo ristretto) (Cei, 2021). Nella scherma è facile che ci siano oscillazioni nei livelli di attenzione a causa delle frequenti pause (ad esempio tra un assalto e l’altro). In questi casi si parla di Warm-up Decrement (Adams, 1952), ovvero un decremento della prestazione in seguito a una pausa. Risulta quindi di fondamentale importanza gestire tali pause in modo da regolare il livello di attenzione a seconda della fase di gioco in cui ci troviamo. Lo scopo della ricerca che verrà presentata è quello di insegnare agli atleti un programma di gestione delle pause per regolare la loro attivazione e migliorare il loro profilo attentivo, così come teorizzato da Nideffer nel 1976. I partecipanti di questa ricerca sono 26 schermidori, di età compresa tra i 14 e i 24 anni, che hanno risposto a cinque questionari. Successivamente, al gruppo sperimentale (n=13) sono state insegnate tre tecniche psicologiche, ovvero respirazione, visualizzazione e dialogo interiore, da utilizzare nelle pause. Il gruppo di controllo (n=13) ha invece continuato l’allenamento fisico e tecnico tradizionale. Al termine delle sei settimane ai soggetti sono stati somministrati nuovamente i cinque questionari per verificare la presenza di eventuali cambiamenti nella prestazione e nel profilo attentivo.
2021
Attention and arousal in fencing: a program to deal with breaks
Attenzione
Arousal
Scherma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30651