Lo scopo che orienta la stesura del presente lavoro è duplice. In primis, si intende accostare il tema del tempo attraverso lo sguardo filosofico della fenomenologia e dell'ermeneutica, convocando il pensiero di Edmund Husserl e Paul Ricoeur, al fine di restituirne una caratterizzazione stratificata. A tal proposito, il lavoro si snoda lungo tre capitoli, dedicati rispettivamente alle dimensioni pre-riflessiva, narrativa, ed infine intersoggettiva della temporalità. Tale architettura non si deve intendere però come un tentativo reificante di riflettere o esaurire il senso dell'esperienza del tempo, o eluderne la portata aporetica; essa si configura piuttosto come un espediente di ordine metodologico atto ad agevolare una successiva riflessione sul tema del tempo nell'ambito psicologico. Il secondo obiettivo consta infatti proprio nel rintracciare alcuni itinerari che le due prospettive filosofiche sopra citate possono offrire se messe in dialogo con il sapere psicologico: in particolare, si considererà come la temporalità possa rivestire un ruolo centrale in psicologia in qualità di categoria interpretativa, nel contesto della costruzione di un sapere psicopatologico di stampo fenomenologico; in qualità di dispositivo identitario; in ultimo, in qualità di dimensione relazionale.
La centralità della dimensione temporale in psicologia tra vissuto, racconto e intersoggettività. Un'analisi fenomenologica ed ermeneutica.
TROLESE, SARA
2021/2022
Abstract
Lo scopo che orienta la stesura del presente lavoro è duplice. In primis, si intende accostare il tema del tempo attraverso lo sguardo filosofico della fenomenologia e dell'ermeneutica, convocando il pensiero di Edmund Husserl e Paul Ricoeur, al fine di restituirne una caratterizzazione stratificata. A tal proposito, il lavoro si snoda lungo tre capitoli, dedicati rispettivamente alle dimensioni pre-riflessiva, narrativa, ed infine intersoggettiva della temporalità. Tale architettura non si deve intendere però come un tentativo reificante di riflettere o esaurire il senso dell'esperienza del tempo, o eluderne la portata aporetica; essa si configura piuttosto come un espediente di ordine metodologico atto ad agevolare una successiva riflessione sul tema del tempo nell'ambito psicologico. Il secondo obiettivo consta infatti proprio nel rintracciare alcuni itinerari che le due prospettive filosofiche sopra citate possono offrire se messe in dialogo con il sapere psicologico: in particolare, si considererà come la temporalità possa rivestire un ruolo centrale in psicologia in qualità di categoria interpretativa, nel contesto della costruzione di un sapere psicopatologico di stampo fenomenologico; in qualità di dispositivo identitario; in ultimo, in qualità di dimensione relazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31161