Adolescenza e psicopatologia: uno studio esplorativo sulla percezione dei sintomi, sul sistema di attaccamento e lo stress genitoriale

Objectives: One of the general objectives of this study is to arrive at a deeper understanding of psychopathological functioning in adolescents with eating disorders and self-injurious behaviour; evaluate the maternal perception with respect to the symptoms of the child and highlight possible parental difficulties. Finally, we want to explore the possible relationships between the variables investigated. Methods: 35 adolescents aged 4 to 17 years (M=15.43 DS=1.32) with primary diagnosis of eating behaviour disorder and diagnosis of self-harming behaviour and their mothers took part in the study, recruited from the various districts of the Local Social-Health Unit (ULSS) territories in the period between March 2021 and April 2022. Patients were given the following questionnaire: Youth self-report (YSR- 11- 18; Achenbach et. al, 2001) and a projective instrument: Adult Attachment Projective Picture System (AAP; George, West and Pettem, 1997; George and West, 2001). While moms compiled the following self-reports: Child Behavior Checklist (CBCL, 6-18; Achenbach & Rescorla, 2001; Frigerio et. al, 2004), Parenting Stress Index - Short Form (PSI/SF; Abidin & Abidin, 1990; Guarino et. al., 2008). Results: adolescents with DCA and NSSI repose high levels of perceived symptomatology in all the total subscales of YSR; from the comparison between the two clinical groups, a different perception of the symptoms emerges, with higher levels of emotional-symptomatology behavioral in adolescents with NSSI, as opposed to adolescents with DCA, who report more skills; similar results have emerged in mothers through CBCL. Investigating the attachment pattern, this clinical population seems to be characterized by an Insecure Attachment pattern, confirming what has been found in the literature; however, no significant differences emerge within the two groups. Compared to parental well-being, only 37.1% of mothers report high levels of parental stress, but dysfunction about the parent-child relationship emerges, unlike in mothers of patients with DCA and NSSI. About the relations between the constructs emerge significant correlations between the perception of symptomatology in adolescents and their mothers, as well as parental stress in relation to defenses, Segregated Systems (SS), elicitated by AAP, showing peculiar differences between the two clinical groups. Conclusions: The present study has made it possible to highlight psychopathological aspects rarely compared, highlighting aspects of similarity and diversity between these two peculiar forms of attack on the body in adolescence. Similarly, it made it possible to investigate the maternal perception of the symptom, as well as parental stress. The narrative-projective tool (AAP) has given an innovative character to the study, allowing to investigate not only the attachment pattern, but also the defensive system of attachment elicited from the narrative. In the light of this study, some limitations and aspects have emerged that can be further explored in future studies.

Obiettivi: Uno degli obiettivi generali del presente studio è quello di arrivare ad una conoscenza più approfondita del funzionamento psicopatologico in adolescenti con disturbi del comportamento alimentare e condotte autolesive; valutare la percezione materna rispetto ai sintomi del figlio e mettere in luce possibili difficoltà genitoriali. Infine, si vogliono esplorare le possibili relazioni tra le variabili indagate. Metodi: hanno preso parte allo studio 35 adolescenti di età compresa di età compresa tra i 4 ai 17 anni (M=15.43 DS=1.32) con diagnosi con diagnosi del disturbo comportamento alimentare e con diagnosi di condotte autolesive e le rispettive madri (M=48.63 DS= 5.40), reclutati dai vari distretti delle Unità Locale Socio-Sanitaria (ULSS) territoriali nel periodo tra marzo 2021 e aprile 2022. Ai pazienti è stato somministrato il seguente questionario: Youth Self-Report (YSR- 11- 18; Achenbach et. al, 2001) e uno strumento proiettivo: Adult Attachment Projective Picture System (AAP; George, West and Pettem, 1997; George and West, 2001). Mentre le mamme hanno compilato i seguenti self-report: Child Behavior Checklist (CBCL, 6-18; Achenbach & Rescorla, 2001; Frigerio et al., 2004), Parenting Stress Index – Short Form (PSI/SF; Abidin & Abidin, 1990; Guarino et. al., 2008). Risultati: gli adolescenti con DCA e NSSI ripotano alti livelli di sintomatologia percepita in tutte le sottoscale totali dello YSR; dal confronto tra i due gruppi clinici, emerge una differente percezione dei sintomi, con più alti livelli di sintomatologia emotivo-comportamentale negli adolescenti con NSSI, contrariamente agli adolescenti con DCA, i quali riportano maggiori competenze; simili risultati sono emersi nelle madri attraverso la CBCL. Indagando il pattern di attaccamento, questa popolazione clinica sembra essere caratterizzata da un pattern di Attaccamento Insicuro, confermando quanto riscontrato in letteratura; tuttavia, non emergono differenze significative all’interno dei due gruppi. Rispetto al benessere genitoriale, solo il 37.1% delle madri riporta alti livelli di stress genitoriale, ma emergono disfunzionalità circa il rapporto genitore-figlio, differentemente nelle madri dei pazienti con DCA e con NSSI. Circa le relazioni tra i costrutti emergono delle correlazioni significative tra la percezione della sintomatologia negli adolescenti e nelle loro madri, nonché lo stress genitoriale in relazione alle difese, Sistemi Segregati (SS), elicitate dall’AAP, mostrando delle differenze peculiari tra i due gruppi clinici. Conclusioni: Il presente studio ha permesso di mettere in luce aspetti psicopatologici raramente confrontati, facendo emergere aspetti di similarità e diversità tra queste due forme peculiari di attacco al corpo in età adolescenziale. Similmente, ha permesso di indagare la percezione materna del sintomo, nonché lo stress genitoriale. Lo strumento narrativo-proiettivo (AAP) ha dato un carattere innovativo allo studio, permettendo di indagare non solo il pattern di attaccamento, ma anche il sistema difensivo dell’attaccamento elicitato a partire dalla narrazione. Alla luce del presente studio, sono emersi alcuni limiti e aspetti che possono essere ulteriormente approfonditi nei prossimi studi.