Validazione dell'Anger Disorder Scale (ADS)

L’obiettivo di questa tesi è quello di validare l’utilizzo dello strumento “Anger Disorders Scale” (ADS) nella popolazione clinica italiana. Questo strumento è stato sviluppato e proposto da DiGiuseppe e Tafrate (2004), con l’obiettivo di discriminare le espressioni disfunzionali di rabbia da quelle che rappresentano invece un’esperienza affettiva normale e di fornire delle informazioni dal punto di vista clinico che siano in grado di orientare le scelte del terapeuta circa il trattamento più appropriato da proporre al paziente. Lo studio ha previsto la somministrazione dell’ADS e dei seguenti questionari: STAXI, scale di Irritabilità e di Ruminazione/Dissipazione (I.R.), scala per la misura della Fragilità Emotiva (F.E.), BIS-11, PID-5, BAI e BDI-2, al fine di andare a supportare e confermare i risultati ottenuti dallo strumento in esame. La somministrazione dei test è avvenuta all’interno di diverse comunità terapeutiche ed all’interno della casa circondariale e di reclusione. I partecipanti allo studio sono stati 255 persone, di cui 183 uomini, 70 donne. L’età dei partecipanti è compresa tra i 19 ed i 69 anni; mentre la scolarità va da un minimo di 5 anni ad un massimo di 18. I risultati hanno messo in evidenza la presenza di correlazioni significative tra i punteggi ottenuti dall’ADS e quelli ottenuti dagli altri questionari, sia in relazione alle sottoscale che li compongono, sia in relazione ai domini ed ai fattori di ordine superiore cui fanno riferimento. Inoltre, l’utilizzo di un’analisi fattoriale confermativa (CFA) ha permesso di calcolare gli indici di fit della scala e confermare il modello multifattoriale proposto dagli autori del manuale della scala. La conferma dei risultati derivanti dalla CFA e la presenza di correlazioni che si muovono nelle direzioni attese, permettono di confermare le ipotesi inziali, ovvero che l’ADS può essere utilizzato nella popolazione clinica italiana, come strumento adeguato per lo studio della rabbia.