L’elaborazione e la consapevolezza dell’errore sono abilità cognitive fondamentali per la regolazione del comportamento e per l’apprendimento. Recentemente, è stato dimostrato come queste capacità vadano incontro ad un declino nel corso dell'invecchiamento fisiologico. Riguardo invece l'invecchiamento patologico, ad oggi sono ancora scarse le evidenze. Il primo obiettivo di questo studio è quello di valutare l'elaborazione e la consapevolezza dell'errore nella malattia di Parkinson (MP), uno dei disturbi neurodegenerativi più frequenti nell'invecchiamento. Il secondo obiettivo, subordinato al primo, è quello di esplorare se esista una relazione tra queste abilità e il profilo cognitivo, affettivo e comportamentale di questi pazienti. Nove pazienti con diagnosi di MP hanno preso parte allo studio pilota, e hanno eseguito due compiti computerizzati, ovvero l'Error Awareness Task (EAT), e l'AX-Continuous Performance Task (AX-CPT). Dalla performance a questi due task sono stati ricavati tre indici di interesse, ovvero error rate, error awareness (EA) e post error slowing (PES), i quali sono stati correlati con la prestazione degli stessi pazienti ai seguenti test psicologici: Montreal Cognitive Assesment (MoCA), Frontal Assessment Battery (FAB), Cognitive Reserve Index Questionnarie (CRIq), Depression Anxiety Stress Scale (DASS-21), Barratt Impulsiveness Scale (BISS-11) e Questionnaire for Impulsive-Compulsive Disorders in Parkinson's Disease (QUIP-PD). I risultati mostrano nei due task elevati livelli di error rate, che suggeriscono la presenza di deficit di controllo cognitivo, bassi livelli di EA e PES assente. Inoltre, si è osservato che l’EA correli con il profilo cognitivo (MoCA, memoria del BEN-Par, CRIq), affettivo (scala dello stress del DASS-21) e comportamentale (scala di impulsività totale del BISS-11). Data la fondamentale importanza delle abilità di consapevolezza ed elaborazione dell’errore non solo per l’apprendimento e il controllo del comportamento nella vita quotidiana, ma anche per ottenere effetti in sede riabilitativa, si ritiene utile che questo studio pilota venga considerato un punto di partenza per lavori futuri. Si ritiene infatti che queste abilità, e la loro possibile associazione con il profilo cognitivo, affettivo e comportamentale, debbano essere maggiormente esplorate dal punto di vista comportamentale sia nella MP sia in altre popolazioni neurologiche.
Elaborazione e consapevolezza dell'errore nella malattia di Parkinson: uno studio pilota
SITTA, ILARIA
2021/2022
Abstract
L’elaborazione e la consapevolezza dell’errore sono abilità cognitive fondamentali per la regolazione del comportamento e per l’apprendimento. Recentemente, è stato dimostrato come queste capacità vadano incontro ad un declino nel corso dell'invecchiamento fisiologico. Riguardo invece l'invecchiamento patologico, ad oggi sono ancora scarse le evidenze. Il primo obiettivo di questo studio è quello di valutare l'elaborazione e la consapevolezza dell'errore nella malattia di Parkinson (MP), uno dei disturbi neurodegenerativi più frequenti nell'invecchiamento. Il secondo obiettivo, subordinato al primo, è quello di esplorare se esista una relazione tra queste abilità e il profilo cognitivo, affettivo e comportamentale di questi pazienti. Nove pazienti con diagnosi di MP hanno preso parte allo studio pilota, e hanno eseguito due compiti computerizzati, ovvero l'Error Awareness Task (EAT), e l'AX-Continuous Performance Task (AX-CPT). Dalla performance a questi due task sono stati ricavati tre indici di interesse, ovvero error rate, error awareness (EA) e post error slowing (PES), i quali sono stati correlati con la prestazione degli stessi pazienti ai seguenti test psicologici: Montreal Cognitive Assesment (MoCA), Frontal Assessment Battery (FAB), Cognitive Reserve Index Questionnarie (CRIq), Depression Anxiety Stress Scale (DASS-21), Barratt Impulsiveness Scale (BISS-11) e Questionnaire for Impulsive-Compulsive Disorders in Parkinson's Disease (QUIP-PD). I risultati mostrano nei due task elevati livelli di error rate, che suggeriscono la presenza di deficit di controllo cognitivo, bassi livelli di EA e PES assente. Inoltre, si è osservato che l’EA correli con il profilo cognitivo (MoCA, memoria del BEN-Par, CRIq), affettivo (scala dello stress del DASS-21) e comportamentale (scala di impulsività totale del BISS-11). Data la fondamentale importanza delle abilità di consapevolezza ed elaborazione dell’errore non solo per l’apprendimento e il controllo del comportamento nella vita quotidiana, ma anche per ottenere effetti in sede riabilitativa, si ritiene utile che questo studio pilota venga considerato un punto di partenza per lavori futuri. Si ritiene infatti che queste abilità, e la loro possibile associazione con il profilo cognitivo, affettivo e comportamentale, debbano essere maggiormente esplorate dal punto di vista comportamentale sia nella MP sia in altre popolazioni neurologiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32184