La non conformità di genere è ad oggi ancora molto stigmatizzata: su di essa vi è un giudizio complessivamente negativo. Gli individui che trasgrediscono le norme sociali relative ai tradizionali ruoli di genere diventano oggetto di violenze e abusi e soffrono i conseguenti effetti psico-sociali negativi associati allo status di minoranza. Vogliamo comprendere se la discriminazione della non eterosessualità e della non conformità di genere hanno una radice comune, di matrice eterosessista. In quest’ottica, l’interpretazione quasi automatica della non conformità di genere - a livello di interazione sociale - come indicatore di un orientamento omosessuale, potrebbe non essere solo il prodotto di un pregiudizio sull’omosessualità, ma potrebbe derivare dal fatto che la costruzione di tali stigmi, apparentemente indipendenti, si è evoluta in modo interdipendente. Per risalire alle radici della costruzione dello stigma omofobico, questa ricerca esplora le più note e influenti teorie sull’eziologia dell’omosessualità - emerse nell’ultimo secolo e mezzo. L’intento è quello di comprendere se e come l’attrazione omosessuale sia stata rappresentata e interpretata come una forma di disturbo, congenito o acquisito, del genere dell’individuo, come il sintomo di una mascolinità o femminilità “difettosa”, mal sviluppata, e perciò fortemente associata o addirittura fatta coincidere con la varianza di genere, il travestitismo e le identità transgender. Alla luce di questa analisi, la storia della costruzione dello stigma omofobico, a partire dall’inversione dell’istinto sessuale fino al disordine di identità di genere, può aver contribuito alla problematicità che la non conformità di genere rappresenta in moltissime società, talvolta superando e/o prescindendo la problematicità dell’orientamento omobisessuale in sé. Il retaggio di questa rappresentazione dell’omosessualità si può osservare nel privilegio di cui l’individuo omosessuale maggiormente conforme alle norme di genere gode rispetto ai propri pari non conformi, oltre che nella tendenza ad allineare i propri comportamenti e il proprio aspetto alle norme di genere socialmente accettate per evitare di essere identificati come membri della minoranza sessuale. Comprendere l’origine dell’omonormatività è fondamentale per decostruire e constrastare sia lo stigma della non eterosessualità che lo stigma della non conformità di genere.

Le radici storiche dell'omonormatività. Uno studio sulla non conformità di genere nell'eziologia dell'omosessualità.

DAL POZ, GAIA
2021/2022

Abstract

La non conformità di genere è ad oggi ancora molto stigmatizzata: su di essa vi è un giudizio complessivamente negativo. Gli individui che trasgrediscono le norme sociali relative ai tradizionali ruoli di genere diventano oggetto di violenze e abusi e soffrono i conseguenti effetti psico-sociali negativi associati allo status di minoranza. Vogliamo comprendere se la discriminazione della non eterosessualità e della non conformità di genere hanno una radice comune, di matrice eterosessista. In quest’ottica, l’interpretazione quasi automatica della non conformità di genere - a livello di interazione sociale - come indicatore di un orientamento omosessuale, potrebbe non essere solo il prodotto di un pregiudizio sull’omosessualità, ma potrebbe derivare dal fatto che la costruzione di tali stigmi, apparentemente indipendenti, si è evoluta in modo interdipendente. Per risalire alle radici della costruzione dello stigma omofobico, questa ricerca esplora le più note e influenti teorie sull’eziologia dell’omosessualità - emerse nell’ultimo secolo e mezzo. L’intento è quello di comprendere se e come l’attrazione omosessuale sia stata rappresentata e interpretata come una forma di disturbo, congenito o acquisito, del genere dell’individuo, come il sintomo di una mascolinità o femminilità “difettosa”, mal sviluppata, e perciò fortemente associata o addirittura fatta coincidere con la varianza di genere, il travestitismo e le identità transgender. Alla luce di questa analisi, la storia della costruzione dello stigma omofobico, a partire dall’inversione dell’istinto sessuale fino al disordine di identità di genere, può aver contribuito alla problematicità che la non conformità di genere rappresenta in moltissime società, talvolta superando e/o prescindendo la problematicità dell’orientamento omobisessuale in sé. Il retaggio di questa rappresentazione dell’omosessualità si può osservare nel privilegio di cui l’individuo omosessuale maggiormente conforme alle norme di genere gode rispetto ai propri pari non conformi, oltre che nella tendenza ad allineare i propri comportamenti e il proprio aspetto alle norme di genere socialmente accettate per evitare di essere identificati come membri della minoranza sessuale. Comprendere l’origine dell’omonormatività è fondamentale per decostruire e constrastare sia lo stigma della non eterosessualità che lo stigma della non conformità di genere.
2021
The historical roots of homonormativity. A study of gender non-conformity in the etiology of homosexuality.
omofobia
omonormatività
genere
stereotipizzazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/32412