In questa tesi di laurea magistrale, in cui si incontrano le branche della giustizia costituzionale e del diritto processuale, si tratta il tema della “rilevanza” della questione di legittimità costituzionale nel giudizio in via incidentale. La rilevanza è uno dei requisiti fondamentali da rispettare, ed accertare, affinché il giudice del processo principale (detto “giudice a quo”) possa avanzare, o meglio “sollevare”, la questione di cui si è accennato poc’anzi al nostro giudice delle leggi, ovvero la Corte costituzionale. Detto in parole molto brevi e per nulla esaustive, questa “questione” è una “domanda”, una richiesta d’intervento, che il giudice a quo pone alla Corte riguardo ad un dubbio di conformità a Costituzione che egli ha su di una determinata disposizione, o, vedremo meglio, norma. La rilevanza ha moltissime sfaccettature, a partire dalla sua nozione, che è già un qualcosa di non facile interpretazione, passando per le modalità del suo accertamento da parte del giudice comune, fino ad arrivare a capire se e come la Corte possa controllare questa condizione di ammissibilità della questione. È proprio per questo che nel titolo di questa tesi si parla di “dialogo biunivoco”. Difatti, si cercherà anche di scoprire se il giudice a quo e la Corte siano due entità distinte e indipendenti che non comunicano tra di loro, o se invece siano legate da un filo che non si spezza mai.
LA RILEVANZA DELLA QUESTIONE NEL GIUDIZIO DI COSTITUZIONALITÀ IN VIA INCIDENTALE. UN DIALOGO BIUNIVOCO TRA CORTE E GIUDICE A QUO
CASAROTTO, RICCARDO
2021/2022
Abstract
In questa tesi di laurea magistrale, in cui si incontrano le branche della giustizia costituzionale e del diritto processuale, si tratta il tema della “rilevanza” della questione di legittimità costituzionale nel giudizio in via incidentale. La rilevanza è uno dei requisiti fondamentali da rispettare, ed accertare, affinché il giudice del processo principale (detto “giudice a quo”) possa avanzare, o meglio “sollevare”, la questione di cui si è accennato poc’anzi al nostro giudice delle leggi, ovvero la Corte costituzionale. Detto in parole molto brevi e per nulla esaustive, questa “questione” è una “domanda”, una richiesta d’intervento, che il giudice a quo pone alla Corte riguardo ad un dubbio di conformità a Costituzione che egli ha su di una determinata disposizione, o, vedremo meglio, norma. La rilevanza ha moltissime sfaccettature, a partire dalla sua nozione, che è già un qualcosa di non facile interpretazione, passando per le modalità del suo accertamento da parte del giudice comune, fino ad arrivare a capire se e come la Corte possa controllare questa condizione di ammissibilità della questione. È proprio per questo che nel titolo di questa tesi si parla di “dialogo biunivoco”. Difatti, si cercherà anche di scoprire se il giudice a quo e la Corte siano due entità distinte e indipendenti che non comunicano tra di loro, o se invece siano legate da un filo che non si spezza mai.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33012