Con il presente lavoro si intende procedere ad una analisi del principio di legalità, concetto determinante per la qualificazione degli ordinamenti giuridici ed oggetto di innumerevoli studi ed approfondimenti, cui esso si presta anche per la pluralità di connessioni che per suo tramite è possibile rinvenire tra gli ambiti giuridico, storico, filosofico, sociale. Una prima panoramica ripercorre il concetto di legalità dal punto di vista dinamico del suo sviluppo fino all’affermazione dello Stato di diritto; si procede quindi da un punto di vista più strettamente analitico ad individuare le categorie giuridiche nelle quali tale principio si può qualificare nonché la struttura delle connessioni con gli altri principi ordinamentali fondanti. Nella seconda parte si presenta la figura emblematica di Piero Calamandrei, seguendo un approccio che ripercorre il lavoro fin qui svolto, riletto attraverso opportuni riferimenti ad alcune opere del giurista fiorentino. Si intende portare in evidenza da un lato la determinazione dell’Autore nel rivendicare il percorso compiuto dagli ordinamenti giuridici dell’Europa continentale verso la progressiva affermazione dei diritti di libertà garantiti tramite il principio in esame, cui il Padre Costituente attribuisce un contenuto fortemente connotato in senso democratico, dall’altro la ferma condanna delle battute d’arresto che ne hanno segnato il recente percorso, ed infine l’esortazione meditata e vigorosa alla protezione, al consolidamento ed all’ulteriore rafforzamento del principio di legalità e della sua valenza democratica ad ogni livello di interlocuzione. La terza parte del lavoro va a concentrare lo sguardo sull’ordinamento italiano e sulla sua Carta fondamentale, onde rinvenire, anche considerando la genesi del testo costituzionale, quei dati che confermano la presenza del principio di legalità nella Costituzione italiana, a tutela degli elementi garantisti e democratici dello Stato di diritto. Si rileva inoltre come nella dottrina siano presenti autorevoli voci anche radicalmente discordi.
Il principio di legalità nella Costituzione italiana. Il pensiero di Piero Calamandrei sullo Stato di diritto e sul principio di legalità
QUINZIATO, ELENA
2021/2022
Abstract
Con il presente lavoro si intende procedere ad una analisi del principio di legalità, concetto determinante per la qualificazione degli ordinamenti giuridici ed oggetto di innumerevoli studi ed approfondimenti, cui esso si presta anche per la pluralità di connessioni che per suo tramite è possibile rinvenire tra gli ambiti giuridico, storico, filosofico, sociale. Una prima panoramica ripercorre il concetto di legalità dal punto di vista dinamico del suo sviluppo fino all’affermazione dello Stato di diritto; si procede quindi da un punto di vista più strettamente analitico ad individuare le categorie giuridiche nelle quali tale principio si può qualificare nonché la struttura delle connessioni con gli altri principi ordinamentali fondanti. Nella seconda parte si presenta la figura emblematica di Piero Calamandrei, seguendo un approccio che ripercorre il lavoro fin qui svolto, riletto attraverso opportuni riferimenti ad alcune opere del giurista fiorentino. Si intende portare in evidenza da un lato la determinazione dell’Autore nel rivendicare il percorso compiuto dagli ordinamenti giuridici dell’Europa continentale verso la progressiva affermazione dei diritti di libertà garantiti tramite il principio in esame, cui il Padre Costituente attribuisce un contenuto fortemente connotato in senso democratico, dall’altro la ferma condanna delle battute d’arresto che ne hanno segnato il recente percorso, ed infine l’esortazione meditata e vigorosa alla protezione, al consolidamento ed all’ulteriore rafforzamento del principio di legalità e della sua valenza democratica ad ogni livello di interlocuzione. La terza parte del lavoro va a concentrare lo sguardo sull’ordinamento italiano e sulla sua Carta fondamentale, onde rinvenire, anche considerando la genesi del testo costituzionale, quei dati che confermano la presenza del principio di legalità nella Costituzione italiana, a tutela degli elementi garantisti e democratici dello Stato di diritto. Si rileva inoltre come nella dottrina siano presenti autorevoli voci anche radicalmente discordi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Quinziato_Elena.pdf
accesso aperto
Dimensione
870.61 kB
Formato
Adobe PDF
|
870.61 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/33015