In its drive to build a Common European Asylum System (CEAS),The European Union has exacerbated an imbalance in burden sharing by discouraging international cooperation while placing the responsibility of migration management primarily on first-entry nations, especially after the Dublin System came into force. As the economic crisis intensifies and the client politics of temporary immigration ends, the bursting return of nationalism has persuaded national governments to implement increasingly harsh measures, particularly against ethnicities who result more difficult to assimilate. The Ukraine crisis, as well as the EU's fast response in welcoming war refugees, show how migration policies change depending on cultural and ethnic assets.

Nel tentativo di costruzione di un Sistema Comune Europeo di Asilo (SECA), l'Unione Europea ha esacerbato uno squilibrio nella ripartizione degli oneri, scoraggiando la cooperazione internazionale e ponendo la responsabilità della gestione delle migrazioni principalmente sulle nazioni di primo ingresso, in particolar modo a seguito dell'entrata in vigore del Sistema Dublino. Con l'intensificarsi della crisi economica, la fine della politica clientelare dell'immigrazione temporanea e il conseguente ritorno prorompente del nazionalismo, i governi nazionali hanno attuato politiche migratorie sempre più restrittive, soprattutto nei confronti di etnie culturalmente distanti e meno adatte ad un'eventuale assimilazione. La crisi Ucraina, così come la rapida risposta dell'UE nell'accogliere i rifugiati di guerra, mostrano infatti come le politiche migratorie cambino a seconda del grado di vicinanza etnica e culturale con i rifugiati.

La Politica Immigratoria nell'Unione Europea: il caso dei Rifugiati Ucraini

PARENTE, ALISEA
2021/2022

Abstract

In its drive to build a Common European Asylum System (CEAS),The European Union has exacerbated an imbalance in burden sharing by discouraging international cooperation while placing the responsibility of migration management primarily on first-entry nations, especially after the Dublin System came into force. As the economic crisis intensifies and the client politics of temporary immigration ends, the bursting return of nationalism has persuaded national governments to implement increasingly harsh measures, particularly against ethnicities who result more difficult to assimilate. The Ukraine crisis, as well as the EU's fast response in welcoming war refugees, show how migration policies change depending on cultural and ethnic assets.
2021
Immigration Policy in the European Union: the Case of the Ukrainian Refugees
Nel tentativo di costruzione di un Sistema Comune Europeo di Asilo (SECA), l'Unione Europea ha esacerbato uno squilibrio nella ripartizione degli oneri, scoraggiando la cooperazione internazionale e ponendo la responsabilità della gestione delle migrazioni principalmente sulle nazioni di primo ingresso, in particolar modo a seguito dell'entrata in vigore del Sistema Dublino. Con l'intensificarsi della crisi economica, la fine della politica clientelare dell'immigrazione temporanea e il conseguente ritorno prorompente del nazionalismo, i governi nazionali hanno attuato politiche migratorie sempre più restrittive, soprattutto nei confronti di etnie culturalmente distanti e meno adatte ad un'eventuale assimilazione. La crisi Ucraina, così come la rapida risposta dell'UE nell'accogliere i rifugiati di guerra, mostrano infatti come le politiche migratorie cambino a seconda del grado di vicinanza etnica e culturale con i rifugiati.
Immigration
Refugees
European Union
Ukraine
Policy
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI DEFINITIVA PDF-A.pdf

accesso riservato

Dimensione 2.83 MB
Formato Adobe PDF
2.83 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33453